consigli e risorse per essere cosmopoliti

Settembre: tutti a scuola!

Settembre. E’ questo mese che segna il vero inizio dell’anno. Ricomincia l’anno lavorativo, accademico e scolastico. Tra poco riapriranno le scuole e bisogna riorganizzare anche le attività extrascolastiche dei bambini.

I genitori possono aiutare i figli a ricominciare l’anno scolastico, facilitando la transizione dalla vacanza all’impegno.

L’Associazione degli psicologi scolastici americani fornisce una serie di consigli per prepararsi all’avvio dell’anno scolastico.

Sono consigli di senso comune, ma molto spesso dimenticati, eccone una selezione. Chiamala, se vuoi, tutto quello che dovresti fare a settembre…e che dimentichi sempre di fare!

1. Assicurati che il bambino (o la bambina…o i bambini) sia/siano in buona salute fisica e mentale: è tempo di pianificare visite dal medico, dall’oculista o dal dentista o di discutere eventuali preoccupazioni sullo sviluppo emotivo o psicologico del bambino con il pediatra. Il medico può aiutare a determinare se si tratta di questioni normali, adeguate all’età, o se richiedono ulteriori valutazioni.

2. Rivedi tutte le informazioni sul nuovo anno scolastico. Il calendario scolastico regionale si trova sul web (basta che scrivi “calendario scolastico regionale” su un qualsiasi motore di ricerca…),  ma con l’autonomia anche le scuole pubbliche, come quelle private, possono avere calendari propri. Il sito web di ciascuna scuola può essere il luogo giusto dove reperire informazioni per i genitori distratti. E’ il caso di prendere nota delle date importanti subito, prima che il lavoro prenda il sopravvento, copiando le date di inizio e di fine e le vacanze scolastiche sulla propria agenda cartacea o elettronica, oppure attaccandole in casa (la cucina è solitamente il luogo a ciò deputato: quello in cui passano tutti, prima o poi…).

3. Ricontrolla gli eventuali compiti delle vacanze dei tuoi figli…tutto fatto?

4. Organizza le attività extrascolastiche (sport, musica o scrittura creativa?) e gli orari di eventuali babysitter (o ragazze alla pari).

5. Acquista una parte del materiale scolastico. Anche senza indicazioni dalla scuola si può cominciare a dotarsi dell’ovvio: matite e penne, diario e zaino. Si salva un po’ di tempo e, talvolta, anche denaro. Purtroppo molti insegnanti richiedono forniture specifiche per le quali occorrerà aspettare l’inizio della scuola, ma sul diario e una penna/matita per il primo giorno si può mettere la mano sul fuoco. Se ti è utile, anche su Amazon trovi di tutto per la scuola

6. Una settimana prima dell’inizio della scuola è il caso di ristabilire orari decenti per i pasti e, soprattutto, per l’ora di andare a dormire dei bambini. Il miglior modo è svegliarli giorno dopo giorno un po’ prima e mandarli a dormire sempre più presto, di sera in sera. Nessuno vieta di ritornare dall’ultima vacanza alla mezzanotte del giorno prima che inizi la scuola, però poi non è il caso di lamentarsi se si hanno figli su un fuso orario diverso e serate intere di negoziati per spedire la prole a letto… Sotto il profilo costi – benefici per il genitore non c’è dubbio che l’opzione “graduale” non sarà cool ma è molto efficiente

7. Se il bambino/a cambia scuola è il momento di visitarla. Se è aperta si può chiedere di entrare. Se è chiusa sarà comunque piacevole per il neo – scolaro vedere almeno il portone nel quale entrerà il primo giorno…

8. In gran parte dell’Italia, i vestiti estivi vanno solitamente bene per l’inizio dell’autunno, ma, per evitare che il bambino arrivi a scuola direttamente con le infradito, verifica che abbia almeno un paio di scarpe da ginnastica che gli entrano ancora. Solitamente ciò non succede: gli è certamente cresciuto il piede ed è meglio non scoprirlo il primo giorno di scuola….

9. Se non lo hai già fatto, organizza per i tuoi figli un luogo (gradevole) per fare i compiti. I bambini più grandi dovrebbero avere la possibilità di studiare in camera propria. I bambini più piccoli di solito hanno bisogno di una zona del soggiorno o della cucina per facilitare il controllo degli adulti, la supervisione e l’ incoraggiamento.

10. Seleziona – sin da ora – un punto delle casa dove tenere gli zaini, così come un posto dove mettere avvisi importanti inviati a casa. Spiega a tua/o figlia/o che svuotare lo zaino ogni sera fa parte della sua responsabilità.

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Comments

  1. Buongiorno, Elibetta, grazie del bellissimo blog, molto utile. Avrei bisogno di mettermi in contatto con lei. Come posso fare?

  2. GRAZIE!
    Commento volentieri il post sulle SCUOLE INTERNAZIONALI perché ho trovato davvero utili le informazioni fornite per valutare la qualità dei vari istituti. È un’impresa davvero difficile orientarsi e grazie al suo post ho potuto iniziare a scremare. Complimenti

  3. Buongiorno Elisabetta,

    intanto faccio i complimenti per il blog: davvero ricco di notizie, informazioni, consigli e commenti interessanti.

    Faccio due premesse:
    1. avrei voluto inserire il mio commento in questo post (https://www.educazioneglobale.com/2015/05/tutte-le-scuole-internazionali-in-lingua-inglese-a-roma/) ma ho visto che i commenti sono chiusi;
    2. il nostro bambino deve ancora nascere, luglio, ma leggendo quel post penso che sia il caso di prepararci per tempo!

    Ti chiederei inizialmente un consiglio.

    Siamo una famiglia italiana che vive a Roma (in questo momento in zona S. Giovanni ma con la possibilità di spostarci fra un po’) a cui piacerebbe dare un’istruzione internazionale al nostro bimbo.

    Leggendo le policy di entrata di ASOR, Marymount (Cassia) e St. George’s, noi, essendo una famiglia italiana senza una pregressa vita all’estero e non lavorando per enti internazionali, saremo ultimi nella lista di selezione, sebbene potremmo avere delle lettere di referenza da ex alunni.

    Leggendo il tuo post linkato sopra (in particolare un tuo commento), tu stessa hai avuto moltissime difficoltà per tentare di iscrivere tuo figlio alla “Core”.

    Da qui due domande:
    1. ci consigli fin da ora di mandare la lettera di applicazione nelle tre scuole indicate, previo sopralluogo ed incontro con il direttore/direttrice?

    2. se in quelle scuole non fosse così difficile accedere, può avere un senso far frequentare la scuola d’infanzia in una scuola bilingue? Abbiamo la St. Philip vicino casa.
    O meglio iniziare il percorso internazionale fin da subito?

    Grazie ancora per tutto ciò che hai condiviso nel tempo.

    1. Ciao Giulio,
      forse iniziare procedure di iscrizione già ora è un po’ presto ma visitare le scuole può comunque aiutarvi a darvi un’idea e spesso per farlo chiedono l’età e il nome del bambino (per voi… la data presunta del parto). Magari ora è presto, ma fra maggio e settembre potreste pensare di farvi un giro a visitare i vari campus e fare domande.
      I tipi di scuola sono molti e ti consiglio di leggere in particolare questo post https://www.educazioneglobale.com/2023/05/scegliere-una-scuola-internazionale-di-lingua-inglese-come-valutarne-la-qualita/
      Le scuole inglesi (st. george’s, new school) hanno quasi zero italiano. E’ un aspetto trascurabile i primi anni, visto che uno vive in Italia, ma alla lunga è come se uno crescesse un figlio in una bolla di expat che vanno e vengono, molto bello e stimolante ma alla lunga con i suoi svantaggi, specialmente nel mondo post Brexit (mi riferisco al fatto di “sentirsi inglese” o straniero e poi dover fare i conti con il fatto che si ha un passaporto italiano!).
      Le scuole americane, invece, (AOSR, Marymount) fanno italiano e organizzano per chi vuole gli esami da privatista nella scuola italiana (V primaria, terza media), con il vantaggio di poter rientrare nel sistema italiano se uno vuole.
      Ci sono poi varie scuole che sono meno costose e più recenti: Core (che è inglese, ma fanno parecchio italiano), Saint Francis (americana ma bilingue), Acorn House (più o meno inglese ma bilingue). Insomma, il panorama è molto variegato e in costante evoluzione. Io consiglierei sempre di evitare scuole troppo lontane. Ovviamente queste scuole hanno gli schooolbus, ma non accettano spesso bambini sotto i 5 o 6 anni sul bus e comunque avere festicciole di compleanno dall’altra parte di Roma diventa rapidamente un incubo.
      St. Philips, se state a San Giovanni, potrebbe anche andare bene per i primi anni, soprattutto se uno si mette in lista per l’inizio della primaria in una scuola internazionale (e attenzione che la primary inglese inizia a 5 anni compiuti e dura 6 anni e la elementary americana è come la nostra, inizia a 6 anni e dura 5 anni…).
      Alla fine le variabili sono così tante nelle scuole (sezioni, maestre, gruppo classe) che è difficile trovare ora la quadra per un bambino che non è ancora nato.
      Pian piano, quando crescerà, dovrete fare delle correzioni di percorso. Vi faccio un esempio pratico: se avesse un talento musicale fuori dal comune, la scuola migliore di Roma per la musica è senz’altro il st. George’s. Sarà intellettuale o sportivo? Timido o intraprendente? Sarà meglio una scuola piccola e raccolta, magari non perfetta, o un grande campus pieno di attività diverse? Insomma, cominciate a farvi un giro ma soprattutto lasciatevi tutte le opzioni aperte.

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