consigli e risorse per essere cosmopoliti

Dalle elementari alle medie: genitori di undicenni

Dagli 11 ai 13 anni comincia quella che viene chiamata “l’età ingrata”. Preadolescenza o adolescenza vera e propria che sia, questa è anche l’età più interessante della vita: quella fase nella quale si entra bambini e si esce ragazzini perchè si comincia a diventare – inesorabilmente – se stessi.

In questa età, il passaggio dalla scuola elementare alla scuola media (anzi, come si dice ora, dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado) spaventa i bambini (e, a volte, pure i genitori).

Per molti ragazzi una volta terminata la quinta elementare si tratta di cambiare scuola, compagni, materie, metodo di studio ed insegnanti. Ma anche per chi magari frequenta un istituto comprensivo i cambiamenti sono molti: se non altro perché sono già tanti i cambiamenti che avvengono all’interno.

Ma cosa succede tra gli 11 e i 13 anni?  Essendoci passati dovremmo saperlo…ma chi ricorda bene quegli anni?

Ebbene, io sono stata fortunata, perché – sebbene la mia esperienza come genitore di preadolescente sia (per ora!) limitata alla primogenita – una persona che insegna in questa fascia d’età da parecchi decenni mi ha praticamente fornito una sorta di “manuale” per capire i preadolescenti.

Ecco, in pillole, quello che mi ha detto:

1. Tra gli 11 e i 13 anni ragazze e ragazzi avranno sbalzi di umore. Se sei genitore di una femmina, tanti auguri: abituati all’idea di vederla piangere per delle inezie. Inoltre, molte ragazze avranno oscillazioni nelle loro amicizie: un giorno torneranno a casa con il muso perché hanno litigato con un’amica e ne faranno una tragedia. Tu ascolta e basta; è inutile che ti preoccupi perché, nel giro di poche ore o di pochi giorni, tua figlia e la sua amica si saranno riappacificate e non si ricorderanno neanche di aver litigato.

2. Tra gli 11 e i 13 anni, molti ragazzini cominciano a mentire ai genitori. Anche i più trasparenti, anche quando non sono in difficoltà, cominciano a dire a te genitore solo una parte della verità. Non forniscono quasi mai un quadro completo. Assicurati, per questo, di fare squadra con insegnanti e altri genitori e non dare mai per scontato che la descrizione di un evento fatta da tuo figlio sia accurata. Inoltre verifica che, per gli anni a venire, quando tuo figlio o tua figlia viene invitato/a a casa di qualcuno, ci sia sempre un adulto in casa.

3. Se è proprio necessario che tu sappia qualcosa da tuo figlio attendi con pazienza la sera. E’ inutile chiedere “Cosa hai fatto a scuola?” quando tuo figlio ne è appena uscito, perché la risposta sarà sempre “niente” (se è molto bene educato magari sarà “niente di che”, ma siamo lì…). La sera i preadolescenti sono più inclini a parlare e a dire le loro preoccupazioni, se non altro per ritardare il momento del sonno. Se vuoi parlarci, tu aspettali al varco (ad esempio in cucina, quando passeranno a prendersi un bicchier d’acqua  prima di dormire…)  A quel punto, se non sono loro a parlare, racconta tu qualcosa della tua giornata, una cosa qualsiasi, triste, banale o divertente. Come per magia vuoteranno il sacco.

4. Quando un preadolescente ti confessa qualcosa che considera importante o privato, non fare mai dell’ironia e non dare consigli non richiesti. A volte i preadolescenti hanno solo bisogno di parlare. Un giorno, quando saranno al liceo, forse non ti parleranno più di quello che passa loro per la testa (così mi dicono), per cui è inutile essere troppo pedanti ora.

5. In questi anni, i ragazzini hanno un sacco di problemi. Te lo ricordi? Stanno cercando di capire chi sono e se “vanno bene”, ossia se sono accettati dagli altri. Le ragazzine – in particolare – cominciano a pensare quasi ossessivamente al proprio aspetto e non si sentono mai carine abbastanza (o popolari abbastanza, o alla moda abbastanza o qualcos’altro abbastanza). Il ruolo del genitore è quello di tranquillizzare le figlie femmine, dire loro che vanno bene come sono (anche se non basterà a placare la loro ansia), ma, soprattutto, dire loro che tutte le ragazze di quell’età, anche quelle che sembrano a loro agio, si sentono allo stesso modo. I ragazzini, nella grande maggioranza dei casi, arrivano a tutto questo in un altro modo e con ritardo: mentre le femmine si preoccupano, loro continuano imperterriti a giocare a calcio.

6. In questi anni non aspettarti che tua figlia o tuo figlio ti corra incontro quando esce da scuola. Ti vuole bene lo stesso, anche se è capace di ignorarti pur di non fare brutta figura davanti ai suoi amici (i quali ti conoscono benissimo…ma tant’è…).

7. Ah, e poi a questa età non chiamarli mai più “bambini”: si offenderebbero a morte!

E, se ancora hai qualche dubbio in tema di pre adolescenti…leggi anche questo post: sei indizi per capire se tua figlia è diventata adolescente

Comments

  1. ciao mi kiamo Federica,ho undici anni,e il mio scopo era avere la certezza di essere diventata un adolescente.
    La preadolescenza avviene tra i 10 anni.
    L adolescenza invece inizia a 11 e finisce a 19.L adolescenza si divide in “TAPPE”.
    la prima,tra gli 11e i 14:i ragazzi cercano nuovi interessi,cercano di capire “chi sono veramente”,arrossiscono MOLTO facilmente (ve lo assicuro),cambiano amicizie,ogni giorno tornano da scuola delusi o arrabiati,eee..cari genitori questa è la parte più brutta per voi:..fanno nuove esperienze con fumo,alcol,ecc..
    alla mia età si ha moooolti problemi:se vedete che i vostri figli sono “sfigati”e se la cavano piuttosto bene…DACCORDO!!!
    ma se tornano a casa con occhi neri,graffi,ecc..dovreste parlarci perchè per qualche motivo potrebbero soffrire di BULLISMO.
    in molte scuole MEDIE si trova questo problema..
    Non fate scenate se i vostri figli:tornano a casa tardi,lo trovate strano,in un periodo non va molto bene a scuola…perchè loro non lo dicono ma..hanno molti, troppi problemi ke voi non potreste mai immaginare e per un motivo che nn potreste mai immaginare…SPERO di esservi stata d’aiuto cari genitori.
    se avete qualcosa da dire commentete<3lovely<3

    1. Ciao Federica (o Ginevra??) grazie per aver commentato il ‘post’ e averci riraccontato un periodo per noi (genitori) ormai lontano. Così lontano che ce lo siamo un pò dimenticato (ma guarda che a quasi tutte le generazioni sono successe le stesse cose…). Sperando di rendere più lieta la tua giornata ti dò una buona notizia (per gli anni a venire) tra qualche anno non ti importerà più nulla di catalogare te stessa (tra gli sfigati/oppure tra le eprsone ‘popolari’) e ti importerà moltissimo di fare cose che ti interessano, passare il tempo con le persone che ti piacciono, studiare o lavorare in campi che ti appassionano.
      E’ un cosa bellissima, guarda, una gran figata: gli anni più belli della tua vita sono tutti davanti a te, tra qualche anno.
      E, a proposito, ora non dovresti stare a scuola??

  2. Eccoci qui. Mio figlio ha cominciato la prima media e la terza lingua.
    Come vi avevo detto in altri interventi, per l’inglese avevo scelto un metodo abbastanza rilassato: scuola italiana ma a casa si parlava inglese il piu’ possibile e c’era un corso fatto molto bene una volta / settimana. Ha prodotto buoni risultati. Capisce bene e (con me no) con bambini parlanti inglese, conversa e gioca.
    Ora mi si e’ complicata di molto la storia perche’ l’impegno e la mole di studio e’ assai maggiore rispetto alle elementari e mi rimane davvero poco margine per l’inglese. Pensate che fino all’anno scorso molti argomenti trattati alla scuola italiana, li studiavamo in parallelo in inglese. Con Scienze l’abbiamo fatto integralmente. Adesso restano le chiaccherate ma temo fortemente che molto vada perso.
    Che fare? Escludendo l’au pair e la scuola internazionale per varie ragioni, pensavo di andare avanti forzando un po’ la mano dando per esempio un orario di massima in cui si smette l’italiano in ogni caso.
    Accetto consigli!

    Un saluto a tutti.
    Quest’ anno vorrei andare anch’io a “Studiare in UK”.

    Ama

    1. Ciao Ama, solo per dirti che per lo Study in UK c’e’ gia’ una data, sabato 27 febbraio 2016, registrazioni aperte da dicembre. Io quest’anno vorrei portare anche i giovanotti, e ho gia’ bloccato un b&b li’ vicino: se vuoi ci troviamo! invito valido a tutti gli amici del sito!

      1. Molto volentieri.
        Mi pare di capire che ci si deve prenotare.
        Mi confermi che e’ all’Executive davanti stazione porta Garibaldi?

        Ama

        1. Confermo, ci si registra gratuitamente nel sito del british council. Con l’occasione, suggerisco alla webmaster di creare uno spazio per questa tematica, magari rendendo generale il post gia’ apparso a corredo della passata edizione. Grazie!

          1. Che cosa tratta in estrema sintesi questa fiera?Ne ho sempre letto qui a proposito di università, ma invece leggo che ci andate con bambini in età elementari-medie, un po’ presto per pensare all’università quindi forse mi sono persa qualcosa io e ci sono invece temi anche per i più piccoli? Grazie!

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