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Da Bruxelles a Roma: e se la scuola francese non accetta le mie bambine?

educazioneglobale room 2Trasferirsi da un paese all’altro non è facile. Ma se è difficile andare all’estero, talvolta è anche difficile tornare, specie se si vuole ancora beneficiare di qualche vantaggio di quelli che si è goduti altrove, come ad esempio, consentire ai propri figli di mantenere viva una lingua straniera che si è appena iniziato ad apprendere.

Su questo tema mi scrive Eleonora, che si è trasferita da Bruxelles a Roma ed è alle prese con la scelta della scuola francese per le sue due bambine.

Ecco la sua lettera:

“Cara Elisabetta, mi consentirai l’uso del “cara” perché credo di conoscerti un po’ dopo aver letto diversi tuo post sparsi per il web. Ti seguo da Bruxelles, dove ho vissuto per 3 anni, e mi accingo a rientrare a Roma insieme alle mie due bambine di 3 e 1 annoLa primogenita, frequenta qua una ecole maternelle già da novembre (è consentito l’ingresso a 2 anni e1/2), dopo aver frequentato per 1 anno un nido belga. Dopo questi due anni, il suo livello di francese direi che è in forte sviluppo, infatti lo capisce perfettamente e inizia ad utilizzarlo anche a casa (quando parla con me, mentre gioca da sola…). A questo punto ecco il mio grande dilemma: che fare per preservare questa sua “ricchezza” linguistica? Ho pensato che la vera unica alternativ, tornando a vivere a Roma, fosse lo Chateaubriand, ma purtroppo la scuola Belga non è riconosciuta come scuola pura francese quindi la domanda per la scuola di infanzia non verrà accettata. L’unica alternativa sarebbe o la “Petite Ecole” a Trinità di Monti, francese al 100% (la cui frequenza forse consentirebbe l’accesso alle elementari Chateaubriand) o la Scuola infanzia “Sacro Cuore”, bilingue, con la possibilità di proseguire anche alle elementari, di cui però non ho alcun feedback.  Inutile dire che abito dall’altra parte di Roma (Monteverde) e quindi lo spostamento verso piazza di Spagna dovrebbe avvenire con pulmino o con babysitter. Tieni presente che ho anche la bimba di 1 anno da inserire al nido (io lavoro full time), quindi l’ideale sarebbe trovare una struttura unica per entrambe, almeno per i primi due anni. ma questo sembra impossibile…. l’unica vera alternativa sarebbe:

– iscrivere la grande alla scuola comunale e prendere una ragazza alla pari
– aspettare due anni e poi, eventualmente, spostare le bambine al “Sacro Cuore”.

Sto impazzendo! Riusciresti a darmi una mano per chiarirmi le idee?  Grazie 1000! Eleonora  p.s.  alla Maisonette non c’è posto…ho trovato una scuola infanzia bilingue (Passi di Bimbo, zona Casaletto) che avrebbe posto e da novembre dovrebbe iniziare con l’insegnamento anche della lingua Francese (1 ora al giorno) e dove prenderebbero anche la piccola… ma ho molti dubbi sull’efficacia linguistica.”

Ed ecco cosa ho risposto ad Eleonora:

“Cara Eleonora, mi pare che le informazioni sulle scuole le hai tutte quante, pertanto il mio contributo può essere solo a titolo di confronto (o di conforto…decidi tu! Non conosco ulteriori scuole francesi oltre a quelle da te enumerate, salvo il caso del Convitto Nazionale che, al Liceo Classico Europeo, ha il francese e il Bac. Ma torniamo alla tua questione. Io mi sarei ovviamente rivolta allo Chateaubriand, come giustamente hai pensato di fare tu. Mi sfugge però quanto hai detto sulla scuola belga e la scuola francese. Il fatto che le tue figlie (anzi, la maggiore, per il momento) non provenga dalla scuola francese certamente non li obbliga a prenderla, ma, d’altronde, perché non ammettere una bimba già francofona? Hanno finito i posti? So di treenni italiani che non parlano francese che vi vengono iscritti… Trinità dei Monti è parecchio scomodo da dove stai tu (certamente più dello Chateaubriand) e comunque la scuola bilingue italiano-francese è un modello ibrido, diverso dalla scuola francese vera e propria.  L’investimento nella Petite Ecole varrebbe la pena solo se poi sei sicura che la (o le) accetterebbero allo Chateaubriand. Comunque, bilingue per bilingue, forse vedrei di mettermi in lista di attesa per una delle sedi della Maisonnette. Sono mi pare almeno sei sedi a Roma (dall’Eur a Colle Oppio, dai Parioli a piazza Bologna, ne ho scritto qui), anche se non tutte hanno sia nido sia scuola dell’infanzia, e avrebbero il vantaggio di poter prendere entrambe le bimbe. Esiste anche un’altra scuola francese…se possibile ancora più lontana da casa tua però! Me la dimentico sempre perché è così fuori mano, è l’Institut Saint Dominique de Rome, sulla Cassia. Questo solo per completezza di informazione, perché certo non risolve i tuoi problemi!  La au pair francese la prenderei COMUNQUE (e come fare l’ho descritto in questo post). Anzi, cercherei di prendere subito da Bruxelles una ragazza belga, selezionata in loco (anche tramite au pair world o con una agenzia, che sicuramente ci sarà in una città internazionale come Bruxelles!).  Insomma, per ricapitolare, la strategia che adotterei io al posto tuo è questa:

Au pair comunque, perché non si sa mai;

– Piano A Lista di attesa per lo Chateaubriand + Petite Ecole solo se allo Chateaubriand hai qualche chance di entrare, da qui ai prossimi due anni (poi, ti assicuro, ti passerebbe la pazienza. Questa è una città difficile…);

– Piano B (se fallisce il Piano A) scuola bilingue o trilingue (tanto avresti anche l’au pair), a questo punto direi la meno scomoda in termini di costi/benefici (sede, eventualità di prendere anche la piccola, lista di attesa breve per la sede più vicino casa etc…).  In tutto ciò, considera pure la tua sede di lavoro, ovviamente, ma senza dimenticare cosa può essere fare lo slalom nel traffico di Roma in un novembre piovoso dopo che magari una (o entrambe) le figlie hanno fatto i capricci per vestirsi….una mamma lo sa.  ciao, Elisabetta”

Ecco la la risposta di Eleonora:

“Cara Elisabetta, avevo letto la tua risposta tramite iphone ma riuscita a collegarmi da casa solo oggi! Ci tengo a scusarmi perché sei stata super celere e ti ringrazio per il tuo supporto, preziosissimo. In merito allo Chateaubriand, al telefono sostengono che non ci siano posti, che l’anno prossimo verranno solo accettati bambini francesi (non francofoni) o fratelli di alunni già iscritti. In realtà, leggendo il regolamento, si scopre che “sono obbligati” ad accettare tutti i bambini che provengono da scuole francesi, ma il sistema belga non è contemplato…. dubito che non verranno inseriti bambini italiani, e mi dispiace, soprattutto considerando che la mia bimba ha già frequentato una anno di materna e parla già francese. La Direttrice della Petite Ecole mi ha spiegato che i bambini che frequentano la loro scuola, solitamente vengono quasi tutti ammessi alle elementari, ma non c’è garanzia. Per questa ragione chiedevo qualche informazione sul Sacro Cuore, che al momento è l’unica scuola che mi offre la possibilità di accesso sicuro. Al momento – ma cambio idea ogni giorno! – ho pensato di abbandonare la soluzione della Petite Ecole, perché non c’è neanche un sevizio pulmino e francamente far affrontare un viaggio dedicato, da sola in macchina con eventuale babysitter alla bimba, mi sembra eccessivo. Al limite, ci riproverò l’anno prossimo, o tra due anni, quando la piccola potrà entrare alla materna e la grande frequentare l’ultimo anno. Ho solo il dubbio che la grande perda completamente la padronanza della lingua e che poi recuperare sia difficile: tu che ne pensi? Nel frattempo ovviamente chiederò ufficialmente allo Chateaubriand di riconsiderare il mio caso. La Maisonette non dà speranze per la scuola dell’infanzia, perché tutti i posti sono coperti dai bambini del nido, quindi anche questa mi sembra una strada da abbandonare. Credo, quindi, che seguirò il tuo consiglio e mi lancerò con il piano B, sperando di avere fortuna con la ragazza Au Pair (non ho neanche una stanza da dedicarle, quindi dovrò inventarmi qualcosa…). Grazie ancora da una mamma in preda ai deliri di due piccole principesse. Un caro saluto”.

A questo punto, se qualcuno ha consigli o suggerimenti per Eleonora è invitato a partecipare alla discussione ‘postando’ un commento!

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Comments

  1. cara Eleonora,

    ho letto la tua storia e poiché conosco diverse mamme che hanno avuto i bambini alla Petite école volevo raccontarti quello che so nella speranza che ti possa essere utile. Le esperienze delle mie amiche e conoscenti sono tutte molto positive, la scuola è in una location meravigliosa, gli insegnanti sono ottimi, c’è un bellissimo parco e i bambini si trovano molto bene. Si parla solo in francese ed è anche una scuola attenta a fornire stimoli culturali e creativi ben concepiti ed organizzati.
    In effetti come hanno detto a te non esiste nessuna garanzie che poi i bambini vengano presi allo Chateaubriand ma nei casi di mia conoscenza però tutti sono stati ammessi…
    Purtroppo per le tue esigenze logistiche resta lontana e si trova in centro quindi non è così semplice organizzare come accompagnare e riprendere perché è necessario il permesso e la scuola ne rilascia solo uno a bimbo!
    In ogni caso in bocca al lupo
    ciao
    silvia

  2. Cara Eleonora,
    Io vivo in zona Marconi ed ho un bambino di 5 anni che ha finito la scuola materna quest’anno.
    Per ragioni logistiche dopo il rientro da un anno in Francia non ho potuto iscrivere mio figlio a nessuna delle scuole citate ed ho optato per una ragazza francese qualche ora a settimana più i suoi film e cartoni preferiti in francese…
    Non è molto ma per ora funziona e continuo a cercare altre possibilità di integrazione della lingua.
    Una sarebbe conoscere altri bambini in zona che parlano francese, se ti interessa quando rientri possiamo provare ad organizzare degli incontri!
    In bocca al lupo!
    Eufrasia

    1. ciao Eufrasia,
      io ho un bimbo di 4 anni e mezzo e viviamo a Monteverde (via di donna olimpia), siamo tornati da qualche mese dal Belgio dove mio figlio ha frequentato un anno di nido e uno di materna. ora, ho una baby sitter francese, ma se ti va, possiamo far giocare insieme i nostri bambini!
      Silvia

  3. L’istituto di cultura francese il sabato mattina allo chateabriand organizza dei corsi per bambini francofoni. Noi abbiamo vissuto un anno a Parigi quando i nostri figli erano alle elementari, al ritorno abbiamo preferito proseguire con la scuola italiana. Per non perdere le competenze acquisite ci siamo rivolti appunto alla sede vicino a San Luigi dei Francesi e loro ci hanno parlato di questa possibilità. Ci siamo trovati benissimo, li preparano anche per i Delf, noi ormai e’ 4 anni frequentiamo.

  4. Non ho precisato che il progetto si chiama FLAM ed oltre ad essere appunto validissimo e’ anche poco costoso (circa 250 euro l’anno)

  5. Carissime,
    vi ringrazio tutte per i preziosissimi suggerimenti! Gli ultimi mesi sono stati pieni di “problematiche” e purtroppo riesco a leggervi solo ora. Ma eccomi qua…a Roma! Alla fine la mia scelta è ricaduta per un asilo privato, italiano, per la piccola e scuola infanzia comunale per la grande, entrambi vicino casa. Purtroppo la logistica ha condizionato le mie scelte e non me la sono sentita di andare per tentativi, mettendo a rischio il benessere delle bambine (la piccolina in particolar modo..) con una organizzazione familiare troppo complicata. Purtroppo non ho avuto modo di iniziare la ricerca della ragazza alla pari, quindi al momento il mio piano è quello di trovare una baby sitter francese che vada a prendere le bimbe a scuola e stia con loro fino al mio rientro.. Eventualmente la ragazza alla pari subentrerà più tardi.
    So che non è molto, ma spero che basti a tener viva la lingua. In solo 1 mese mia figlia già ha smesso di utilizzare il francese a casa, quindi ho paura che presto avrà dimenticato tutto.
    Palma, il progetto FLAM è meraviglioso, non lo conoscevo, ma da quel che leggo dal loro sito aihmè parte dai 5 anni….conosci per caso delle alternative simili per bambini di 3/4 anni?
    Eufrasia, si sono molto interessata! volevo anche chiederti come hai trovato la babysitter francese, io sto avendo molte difficoltà! La tua sarebbe disponibile qualche pomeriggio anche per me? 🙂
    Pare che l’unico moo sia quelodi rivolgersi ad agenzie specializzate, francamente vorrei evitare anche questa spesa.

    grazie ancora a tutte! Eleonora

    1. Ciao Eleonora,
      Prima di tutto in bocca al lupo per il tuo rientro e l’inizio della nuova avventura!
      Per la ragazza francese la posso sentire e mettervi in contatto. Lei veniva da me il sabato mattina perché il pomeriggio fa ripetizioni a bambini che frequentano la scuola francese ma io quest’anno volevo provare col progetto FLAM e quindi il sabato dovrebbe essere libera. Inoltre potrebbe conoscere altre persone.
      Altri corsi di francese per bambini piccoli so che li fanno alla maisonette.
      A presto e fammi sapere!

    2. ciao Eleonora,,
      io ho un bimbo di 4 anni e mezzo e viviamo a Monteverde (via di donna olimpia), siamo tornati da qualche mese dal Belgio dove mio figlio ha frequentato un anno di nido e uno di materna. ora, ho una baby sitter francese, ma se ti va, possiamo far giocare insieme i nostri bambini!
      Silvia

  6. Ciao Eufrasia,
    grazie e crepi il lupo! Sono molto interessata e mi piacerebbe avere questo prezioso contatto. Come possiamo fare? Chiedo scusa ad Elisabetta per aver monopolizzato il forum con questa questione ‘personale’. Grazie ancora è a presto!

      1. Ciao Elisabetta, sono una nuova iscritta. volevo chiederti se c’è un modo per entrare in contatto ( oltre a rispondere ai loro commenti) con le persone che scrivono. vorrei contattare Eleonora e Silvia. grazie mille!

        1. No, il modo di entrare in contatto è questo, il commento. Tuttavia, se loro rispondono commentando e acconsentono a che io vi metta in contatto lo faccio. E’ un pò una eccezione ma capisco l’esigenza! Vediamo se e cosa scrivono. Elisabetta

          1. grazie! purtroppo ho visto che non si viene avvisati dal sito se qualcuno risponde ad un proprio commento ( ho visto che mi avevi risposto solo riaprendo la pagina della discussione) perciò è molto improbabile che mi rispondano! ti posso chiedere di scrivere tu all’indirizzo che hanno fornito per registrarsi ed informale della mia richiesta? so che è un po’ macchinoso, ma sarebbe una bella opportunità per i nostri bimbi! non è facile trovare francofoni nel nostro quartiere! grazie per quello che potrai fare!saluti, Silvia

          2. Se hai inserito un check nella apposita casella quando hai messo il commento dovresti ricevere le notifiche, anche se il sistema ci mette un pò di tempo a segnalarle. Ad ogni modo eccezionalmente scriverò a Eleonora e ad Eufrasia dando loro la tua mail per mettervi in contatto

  7. Salve a tutte,

    sono una mamma italiana con figlie iscritte a una scuola francese (all’estero) del circuito AEFE quindi riconosciuta dal MInistero dell’Educazione francese. Rientreremo in Italia per la rentree’ Settembre 2016 quando la grande dovra’ cominciare la seconda elementare e la piccola la GS (ultimo anno di materna). So che allo Chateubriand c’e’ una lista d’attesa lunghetta, soprattutto per la primaria, e purtroppo so di amiche che non sono riuscite a rientrarci pur provenendo da scuole francesi riconosciute.

    In proposito volevo chiarire che le scuole francesi che fanno capo al MInistero dell’Educazione Nazionale Francese hanno l’OBBLIGO di accettare studenti di nazionalita’ francese (almeno uno dei due genitori), per tutti gli altri il posto e’ soggetto a disponibilita’ (purtroppo per noi :(. Poi si da’ generalmente priorita’ a chi proviene da scuole francesi, etc. ma non c’e’ sicurezza per i non francesi.
    La domanda che volevo farvi e’: sapete se e’ possibile cominciare la domanda un anno prima, in modo da guadagnare posti in lista d’attesa….la mia idea era di farla gia’ ora a gennaio 2015 per l’anno dopo ma non so se e’ possibile?

    qualcuno ci ha provato?

    grazie,
    giulia

    1. Ciao Giulia,
      non so dirti nulla di specifico sullo Chateaubriand ma, se applico alla stessa scuola ciò che ho appreso sulle scuole internazionali e bilingui, il consiglio è quello che prima ti muovi e meglio è. Ci sono scuole dove metti in lista di attesa il tuo bambino già a pochi mesi…quindi ti consiglerei di scrivere e o telefonare sin da ora e chiedere se vogliono una iscrizione via mail o se hanno un modulo sul sito da compilare e rinviare, in modo da non trovarti spiazzata al tuo ritorno in Italia, anche se questo ritorno non è immediato.

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