consigli e risorse per essere cosmopoliti

Bambini e ragazzi: come trovare un campo estivo residenziale per tuo figlio

La scorsa settimana ho scritto dei centri estivi in città, ma come trovare, invece, un campo estivo residenziale per tuo figlio?

I campi estivi residenziali accolgono bambini e ragazzi che sono pronti a dormire fuori casa, coinvolgendoli nelle più svariate attività.

A che età iniziare?

Normalmente i campi residenziali sono orientati a bambini e ragazzi dai 7 anni in poi, ma c’è chi è già pronto a dormire fuori casa e chi, invece, lo sarà più tardi, magari a 9.

SPORT E MOVIMENTO

Per molte famiglie la prima scelta è solitamente quella di iscrivere i bambini ad un campo che preveda un impegno intenso di uno sport già praticato durante l’anno: il tennis o la pallavolo, ad esempio. In questo caso ci si può rivolgere al proprio circolo sportivo, per vedere se organizza qualcosa del genere, oppure ai centri estivi sportivi educamp organizzati dal CONI e dal MIUR e ispirati a valori olimpici oppure, per i ragazzi che amano il tennis, i centri della federazione italiana tennis, il corso vela o di windsurf a Caprera o i Champions’ Camp che consentono di scegliere lo sport preferito tra calcio, basket e volley oppure di fare una vacanza multisport.

Il Tour Operator specializzato Sport & Holidays organizza campi estivi residenziali per bambini e ragazzi dai 6 fino ai 21 anni, al mare e in montagna. Con un ventaglio di oltre 60 Campus estivi diversi, gli Experience Summer Campoffrono una varietà  di iniziative tra Summer Camp Multisport ma anche campi tecnici, tematici o vacanze studio all’estero

NATURA, AMBIENTE, AVVENTURA

Per i bambini che non amano lo sport, ma cui piace la natura, un’ottima scelta sono i campi estivi (a volte denominati parchi avventura o settimane verdi) della Lipu, del WWF,  di campiavventura e di Legambiente. Vi sono campi orientati al birdwatching, oppure vacanze al mare nelle isole con attività di difesa delle coste e dei fondali. L’Associazione kinderheim italiani (Aki) consente di scegliere soggiorni estivi a contatto diretto con la natura, al mare, in montagna oppure in collina.

SOLIDARIETA’ E IMPEGNO

Per i ragazzi più grandi, che si vogliono impegnare in qualcosa di utile, Amnesty International organizza campi per promuovere la conoscenza dei diritti umani e per difendere le vittime delle violazioni; inoltre la Marina militare, i  Vigili del fuoco, la Croce Rossa e la Guardia Costiera “addestrano” i ragazzi (dai quattordici anni in su) a prevenire un incendio, portare una barca o prestare soccorso in casi di emergenza: per questi, vedi il sito Campo Giovani. Perché la vacanza si possa trasformare in un momento di solidarietà.

LINGUE, CULTURE E INTERNAZIONALITA’

Per sviluppare una attenzione alle altre culture, una mentalità cosmopolita consiglerei anche l’sicrizione al CISV. Infine potreste iscrivere i vostri ragazzi dagli 11 anni appena compiuti al CISV: e chissà che non diventiate dei Cisver anche voi (ne ho scritto qui: Interchange Italia – Norvegia: che sorpresa, ho una figlia in più!)

I genitori che, invece, vogliono aiutare i propri figli con le lingue straniere possono scegliere corsi di lingua all’estero, con varie organizzazioni.  Se mandare un figlio all’estero sembra avventato, perché magari è molto piccolo o molto timido (ma, spesso, sono i genitori ad essere più ansiosi dei figli…), è bene sapere che ci sono una serie di campi residenziali in Italia che offrono corsi di inglese o un ambiente madrelingua e che sono, pertanto, adatti ai più piccoli. Come è ovvio, però, questi camp sono organizzati per italiani. Pertanto, nel tempo libero i ragazzi parleranno italiano tra di loro, rendendo il camp più una vacanza con un po’ di studio che una vera e propria immersione nella lingua.

Per questo è meglio prendere i summer camp in inglese che si svolgono in Italia o i corsi di lingua all’estero per quello che sono: prevalentemente un divertimento, con dentro un po’ di inglese, imparato giocando, o qualche ora di lezione. Corso per corso, sarebbe meglio approfittarne per studiare lingue meno accessibili o più lontane dalla nostra, come il cinese o il giapponese oppure l‘arabo. In questo caso, infatti, può avere senso un approccio meno drastico, e affrontare lingue e culture extra – europee in un contesto divertente e in compagnia di coetanei della propria nazionalità.

L’optimum, per chi è interessato ad un vero apprendimento della lingua inglese e ad una apertura verso altre culture, è quello di consentire ai bambini di stare con i coetanei stranieri. Ma gli stranieri non fanno corsi di lingua nella propria lingua madre… ma, allora, dove trovarli?

Ma è semplice: basta fare un centro estivo o un summer camp all’estero! Vi conviene leggere ad esempio Come trovare un Summer Camp a Londra.

Potrebbe trattarsi anche di qualcosa di più basato sullo studio e allora vi consiglio di leggere Estate in UK: corsi accademici per bambini e ragazzi o, se voleste spingervi più lontano, Summer camp a New York: dove e come trovare il summer camp giusto negli USA e magari trasformare questo periodo in un mini sabbatico di famiglia Un mini-sabbatico a New York con bambini, perché no?

Se ti piace questo ‘post’ iscriviti ad educazioneglobale. Ti potrebbero anche interessare:

Comments

  1. Ho iscritto mia figlia ad un residential summer camp che ho trovato in un tuo post: Canadian Island. Ti raccontero’. Grazie

    1. ENGLISH CAMPS in Italia – è possibile organizzarli quest’estate nella scuola di vostro figlio, così i nostri ragazzi non dovranno andare all’estero per praticare l’inglese.

      Canalescuola – un’agenzia formativa accreditata dal MIUR – organizza camps di una o due settimane in collaborazione con la scuola d’inglese The English Experience di Norwich (Inghilterra).

      L’offerta prevede l’organizzazione degli English Camps nella vostra città, tenuti da insegnanti madrelingua che arriveranno appositamente dall’Inghilterra, e rivolti a giovani studenti delle scuole elementari, medie ed anche superiori (7-18 anni). In quest’ultimo caso è consigliabile un camp a tema/progetto, che possa essere cioè contestualizzato rispetto all’indirizzo di studio e alla tipologia della scuola.
      I giovani studenti saranno sempre a contatto esclusivamente con personale madrelingua inglese, anche nelle pause dei pasti e nelle attività ricreative, praticando la lingua in un contesto rilassato e amichevole.

      Per informazioni contattare Canalescuola – cell. 388 0918020; tel. 0471 979580 http://www.canalescuola.it

  2. ABBIAMO TROVATO LA SOLUZIONE AL PROBLEMA DELL’ALTERNANZA SCUOLA LAVORO.

    L’Associazione Culturale GOOD DESIGN da 10 anni è impegnata nel campo della creatività a sfondo sociale, e organizza iniziative nazionali ed internazionali per studenti universitari e scuole medie superiori.

    I progetti di Good Design sono stati anche patrocinati dall’Unesco, e hanno avuto riconoscimenti prestigiosi come il bronzo agli European Design Awards nel 2009 e la Medaglia di Rappresentanza della Repubblica Italiana nel 2010, conferita dal Presidente Giorgio Napolitano per l’impegno nel sociale. Nel 2010 e nel 2016, per la qualità e l’originalità dei progetti, Good Design ha ricevuto l’ADI INDEX, il premio che seleziona i migliori progetti di design che concorrono all’assegnazione del Compasso d’Oro.

    LE NOSTRE PROPOSTE PER LA SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE E L’ALTERNANZA SCUOLA LAVORO. I progetti sono supportati anche da un comitato scientifico.

    PROGRAMMA: DESIGN IS YOUNG (10 giorni)
    Per l’anno scolastico 2016/2017 offriamo una nuova Summer School di 10 giorni chiamata DESIGN IS YOUNG, rivolta agli studenti delle scuole medie superiori; gli allievi, indipendentemente dal percorso
    di studi già intrapreso, potranno decidere di partecipare ad un’esperienza creativa, umana e culturale simile a quella del ‘fratello maggiore’ DESIGN IN TOWN, beneficiando altresì di 72 ore da cumulare
    ufficialmente nel progetto “Alternanza Scuola Lavoro” valide per la certificazione finale.

    PROGRAMMA: DESIGN IS YOUNG (20 giorni)
    Per l’anno scolastico 2016/2017 offriamo una nuova Summer School di 10 giorni chiamata DESIGN IS YOUNG, rivolta agli studenti delle scuole medie superiori; gli allievi, indipendentemente dal percorso
    di studi già intrapreso, potranno decidere di partecipare ad un’esperienza creativa, umana e culturale simile a quella del ‘fratello maggiore’ DESIGN IN TOWN, beneficiando altresì di 140 ore da cumulare
    ufficialmente nel progetto “Alternanza Scuola Lavoro” valide per la certificazione finale.

    http://www.designisyoung.org

    I progetti nascono dall’esperienza maturata con il progetto per studenti universitari Design in Town, ormai giunto alla sua quinta edizione. (www.designintown.org).

    Per tutte le altre info: scrivici, chiamaci, consulta il sito o la nostra pagina Facebook.

    Design is Young!

  3. Per i ragazzi che imparano il tedesco, ecco il mio report su una classica vacanza studio per mio figlio che ha finito la 3 media con tedesco come 2 lingua.
    Mi sono affidata alla GLS con cui avevo fatto un’esperienza personale nel campus di Berlino.
    Tra le varie proposte abbiamo scelto due settimane in un posto a 40 km da Monaco e 1 ora da Kitzbühl, dunque vicino all’Austria.
    I partecipanti venivano da varie parti del mondo, Russia, Francia, Inghilterra, anche Hong Kong. 2 italiani.
    La mattina facevano lezione 9-12.15 in maniera più discorsiva che “grammaticale”, commentando le attività svolte, ecc.
    Pomeriggio trekking in montagna, passeggiata alla cascata, kayak nel laghetto vicino. Fuori lezione, si finiva a parlare in inglese.
    Nel weekend, dove qualcuno arriva e qualcuno parte, erano previste escursioni mattina-pomeriggio.
    Ho trovato il posto molto bello. Anche il vitto, che era stato commentato negativamente gli anni scorsi, sembra migliorato.
    Staff disponibile, considerando sempre il diverso approccio rispetto agli italiani. Ad esempio in occasione di un febbrone causato da brusco calo di temperatura come spesso accade in montagna, mio figlio si è abbastanza autogestito mettendosi a riposo nel weekend, e il lunedì ha ripreso regolarmente la 2 settimana.
    Sul fatto di comportamenti antipatici di alcuni partecipanti (lo dico perché ho letto Lavinia sull’esperienza PGL), sono stati coinvolti sia il capo campo che i ragazzi dello staff che hanno mostrato ascolto e vigilanza.
    Complessivamente: opinione positiva per ragazzi con una certa autonomia, anche pronti a gestire l’iniziale disagio trovando gruppetti già formati dalle varie nazionalità.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *