consigli e risorse per essere cosmopoliti

Come trovare un Summer Camp a Londra

regent's parkCome si trova un summer camp a Londra? La domanda è stata posta varie volte e, su questo sito, se ne è scritto spesso tra i commenti.  Cerco dunque di raccogliere tutte le informazioni in un  singolo ‘post’.

I summer camp, sia nella forma di “day camp” (centro estivo senza pernotto), sia nella versione residenziale, non sono così popolari in Inghilterra, almeno se comparati alla scelta che si avrebbe andando in Canada e Stati Uniti.

L’Inghilterra è più la patria delle boarding school. Dunque, storicamente, i ragazzini inglesi – specie quelli delle classi agiate – stavano fuori casa per tutto l’anno scolastico, rientrando in famiglia per le vacanze. Anche Winston Churchill fu spedito alla sua prima boarding school a sette anni (e non gli piacque proprio, ma all’epoca usava così…).

Finito questo brevissimo cenno storico, andiamo alle informazioni pratiche. Sotto elenco le varie società che organizzano camp in Inghilterra e, in particolare, a Londra. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di camp frequentati da ragazzini inglesi, il che è quello che uno cerca. Consiglio vivamente di evitare camp con corsi di inglese, perchè è il chiaro segnale di una clientela più internazionale e ci si ritroverà con un folto numero di italiani, annullando il valore linguistico e culturale dell’esperienza.

Molti dei camp di Londra  lo sono per modo di dire, perchè magari si trovano nella greater London  o fuori dalla città.

Ecco i camp più noti:

Fit for sport
http://www.fitforsport.co.uk

Camp beaumont
http://www.campbeaumont.com/

PGL
http://www.pgl.co.uk/pglweb

KG adventures
http://adventurecamps.kgadventure.com/

Campengland
http://www.campengland.co.uk/

Supercamp
http://www.supercamps.co.uk/

Allsport club
http://www.allsportsclub.co.uk/

Wickedly wonderful
http://www.wickedlywonderful.com/Activities

xkeys
http://www.xkeys.co.uk/index.htm

london3Nei relativi siti, tra le altre cose, c’è la possibilità di farsi mandare le brochure per posta. Poiché queste indicazioni possono sempre servire a distanza di un anno o due, io lo consiglio. E’ un metodo poco pratico (almeno per i nativi digitali), ma ti risparmia un sacco di fatica. Ogni anno ricevo le brochure di PGL, Camp Beaumont e via dicendo, nonchè un’infinità di newsletter via mail.

Infine un avvertimento: il calendario scolastico inglese è diverso dal nostro e le scuole terminano intorno a metà luglio. Basta controllare sul sito di qualche scuola la data in cui termina l’anno scolastico per sapere quando i camp saranno pieni di ragazzini inglesi…

 

 

Comments

  1. Non faccio nomi perché non voglio fare pubblicità ad alcuno; avverto però che la maggior parte degli operatori citati nel post ha aperto le prenotazioni per estate 2014 già il 26 dicembre (ho ricevuto gli “strilli” via mail); fra due o tre giorni scadono le offerte speciali e per posti gettonati come Londra è meglio affrettarsi.

  2. Ciao Francesco, so che hai esperienza diretta di summer camp a Londra, vorrei portare i miei bimbi 3 e 6 anni a Londra questa estate. Mi puoi raccontare le tue impressioni e cosa mi consigli?

  3. Caro Daniele, un report generale lo trovi sia in questo sito, come commento a un post, sia come post autonomo su bilinguepergioco (vacanze inglesi sino or swim). Per qualcosa di più personalizzato, siccome mi par di capire che dimoriamo entrambi nel veneto, autorizzo senz’altro la webmaster a darti la mia mail così ci scriviamo in privato (in questa sede non vorrei dare l’impressione di essere il promotore di nessuno ). Grazie e a presto.

    1. Francesco, preferisco che la conversazione rimanga pubblica, se non ti dispiace e ti autorizzo a sbilanciarti con commenti di ogni tipo, da papà a papà…!
      La webmaster o webmistress (o webperson, più politically correct…)
      Elisabetta

  4. Cara Webmaster, grazie. Il mio unico problema non sono i commenti, è che non sapevo se fare il nome dell’organizzazione. Detto questo, ormai per il terzo anno, ho confermato – prossimo luglio- per i miei due giovani la prenotazione al day camp gestito dalla Supercamps (www.supercamps.co.uk) presso la St. Nicholas prep school, che sta a Lodra, a Princes Gate, ovvero a un attraversamento pedonale da Hyde Park. Confermo in tutto le impressioni positive avute fin qui. Quest’anno, per due bimbi, cinque giorni dal lunedì al venerdì 9-17, merenda al sacco, ho speso 345 GBP fuori tutto, compresa garanzia rinunce, beneficiando di uno sconto fedeltà che ti accredita il sito dopo un certo numero di prenotazioni. (segue)

  5. Il personale è preparato ed entusiasta: i bimbi non si annoiano, se il tempo lo permette vengono portati fuori a Hyde Park, classicamente a sguazzare nella fontana di Lady Diana; ottima la sicurezza: appena entrate, vedete affissi l’assicurazione e le qualifiche di soccorritori degli addetti. L’anno scorso, Ilaria si è pestata un’unghia -veramente un’inezia!- e le hanno fatto una fasciatura da manuale, seguita dalla compilazione di un accident report che neanche in certi cantieri… A riprova, l’anno scorso c’è stata l’ispezione dell’Ofsted, con ottimo esito, puntualmente riportato sul sito dell’organizzazione. Bisogna infatti sapere che in Uk queste strutture sono controllate dal Ministero, e i controlli sono severi: mi si dice che l’ispettore si trattiene un giorno fra i bimbi, ad osservare cosa succede (segue)

  6. Possibile aspetto negativo: il camp è per bambini inglesi, ma qualcuno che parla italiano lo si trova. Per esempio, quest’anno si sono aggregati, con immenso piacere, due compagni di scuola. La struttura forma più gruppi, tenete presente che ci sono una cinquantina di bimbi, e in genere separa i non inglesi – io dico scherzando che i maestri vogliono capire se si sparla di loro- ma non lo può garantire. Notate che è l’opposto di quanto avviene nelle vacanze studio, in cui, a quanto ho visto, aggregano gli italiani per affidarli a un sorvegliante italiano. Se però non vi interessa Londra in quanto tale, l’organizzazione opera in tutto lo stato, e credo che fuori Londra gli italofoni siano molti meno. In conclusione, consiglio senz’altro l’esperienza, che è vera, e non “in scatola”, come avviene, con tutto il rispetto, per gli english camps in Italia. Però muovetevi subito: sia la sede sia il periodo – il summer break, “where no deadlines can be surely met” (cito da un giornale), è temutissimo dai genitori inglesi- sono molto gettonati, per tacere, per quanto riguarda noi forestieri, di aerei ed alloggi.

  7. Anche mio figlio, 10 anni, ha partecipato ad un summer camp della Supercamps l’estate scorsa.
    A Croydon, periferia sud di Londra.
    Era un campo all’aperto un po’ tipo boyscout. Si è trovato benissimo. La maggior parte dei bambini erano della zona. Come stranieri c’erano solo lui ed un coreano.
    L. non è bilingue, ma diciamo che l’inglese è una L2. Riusciva ad interagire pur non comprendendo il 100% ed esprimendosi come meglio poteva.
    Unica raccomandazione: poiché il pranzo si deve portare, assicuratevi di poter organizzare i panini o il lunchbox.

  8. Grazie delle informazioni Francesco. Credo che quest’anno non si farà. Ma dal prossimo anno : summer camp per entrambi i bimbi.

  9. È Da un paio di anni che penso ad un summer Camp per mia figlia di 11 anni. Ho il catalogo super campa e qualche altra associazione. Mi piacerebbe molto ma non credo che il suo inglese sia ancora a livello così alto ed essendo timida ho paura in una catastrofe che, invece di avvicinarla all’inglese, me l’allontani. Suggerimenti o idee ? Francesco i tuoi figli sono bilingui o quasi?

  10. ai genitori dei ragazzini che partecipano a questi summer camp vicino Londra: ma voi andate anche voi in uk e li andate a riprendere nel tardo pomeriggio? come funziona? Vanno bene anche per ragazzine di 13 anni o è più indicato per bambini in età da scuola primaria?

  11. Rispondo alle ultime domande. Sì, siamo andati anche noi in uk e abbiamo trovato una sistemazione (hotel no frills) vicino alla sede del summercamp, in periferia sud di Londra. In generale funziona che vai a prenderli alle 16 – 16.30 o, pagando qualcosa in più ,c’è un estensione di un’ora circa, ma noi abbiamo mantenuto l’orario standard.
    Avevo scelto, come accennato nel mio commento precedente, un camp “di avventura” in cui mio figlio, anche lui non proprio estroverso, potesse partecipare con un disagio minimo sul fronte linguistico.
    Non è bilingue ma se la cava. Io ho attuato il “piano B”: scuola italiana, inglese a casa vissuto come L2, ma senza ossessioni.
    Ero pronta a sospendere il tutto in caso di criticità pesanti (musi lunghi, crisi e malumori vari) ma è andata bene. Il primo giorno con mio marito siamo rimasti in zona, ma dal giorno dopo abbiamo fatto del sano turismo, anche una bella gita a Brighton col treno.
    La maggior parte dei ragazzini erano in età da scuola primaria ma ce ne erano anche sui 12 anni.
    Detto ciò, quello che penso è che indubbiamente in una settimana non si può pretendere un balzo linguistico pazzesco, ma quello che certamente avviene è un’apertura ad altri stili di vita, a cavarsela in situazioni in cui si parte, per modo di dire, svantaggiati: tutto nuovo, altra lingua, rapporto con i coach diverso, ecc.
    Insomma, anche io sono, in questo caso, per il swim or sink!

  12. Cara Raffaela, effettivamente sì, i miei bimbi sono bilingui. Se hai letto i miei precedenti interventi, l’idea del summer camp ci è venuta proprio quando, in un’occasione simile -giochi organizzati in un grande magazz- hanno scambiato il chiacchierone del Mario per un bimbo autoctono … Detto questo, come pure ho scritto, l’anno scorso c’era anche una bimba lombarda, che veniva da una scuola a inglese potenziato, non internazionale, e se l’è cavata più che dolorosamente: dipende dalle persone, anche fra gli adulti c’è chi sa quattro parole di una lingua e sì butta e chi, pur avendo sulla carta fior di certificati, non riesce a superare l’imbarazzo.
    Poi, ebbene sì, ci hai colto in castagna: accompagnarli al camp è anche la scusa buona per fare anche noi un poca di vacanza. Affittiamo una casa, short term rent ve ne sono molti, e quando i gatti non ci sono – perché sono al camp- i topi ballano 🙂

      1. Ahhh!!! Ho letto dolorosamente….e mi stavo chiedendo cosa le fosse successo alla poverina! 🙂 Io purtroppo non ho tutto quel coraggio anche dovuto all’età di mia figlia (ne farà già 12 quest’estate) e dunque troppa paura di farla “sinkare”.

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