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Scuola bilingue St. Philip di Roma: intervista alla dirigente

Roberta Wunderle è la dirigente scolastica e coordinatrice didattica della St. Philip School, una scuola paritaria bilingue di Roma che era stata già menzionata su Educazione Globale qui.

La scuola ha sede a Roma e, ad oggi, propone un percorso bilingue italiano-inglese che copre la scuola dell’infanzia e la scuola primaria e che, entro due anni, sarà integrato dalla secondaria di primo grado (ossia dalla scuola media).

Ho avuto occasione di intervistarla per conoscere la scuola un po’ più da vicino.

Roberta, buongiorno. Ci parli della sua scuola. Quando nasce, perché e cosa offre?

La St. Philip school nasce nel 2014 dalla volontà di realizzare una scuola attenta alle necessità delle famiglie e del territorio; insieme alla scuola dell’infanzia, nel 2015, abbiamo attivato anche la prima classe della primaria.

Dal momento che si tratta di una scuola bilingue abbiamo ritenuto opportuno immaginare un percorso di formazione continuativa, che accompagni i nostri studenti dalla scuola dell’infanzia al liceo.

Che metodo d’insegnamento utilizzate e perché credete sia un elemento caratterizzante e qualificante?

Ci denominiamo “la scuola del sapere e del saper fare”. Tutta l’azione formativa viene proposta agli allievi attraverso l’arte, la musica e il movimento. La didattica appresa in aula viene poi sperimentata e metabolizzata nei diversi laboratori: artistico, multimediale, di musica e nelle palestre, ove gli studenti sono stimolati a tirar fuori quanto di creativo già posseggono, divertendosi e sviluppando la curiosità del sapere.

Quali sono i punti di forza della St. Philip e quelli su cui intendete lavorare nei prossimi anni?

Ogni alunno è una persona, con proprie capacità e attitudini; il nostro ruolo è di individuare in ogni studente non l’età anagrafica, che è estremamente indicativa, quanto l’età cognitivo-comportamentale ed emotiva, in modo da poter proporre un’adeguata azione formativa. L’obiettivo è quello di formare individui liberi di scegliere sulla base di una conoscenza e non di un sentito dire. Riteniamo vincente la nostra proposta educativa anche nei successivi ordini di studio, poiché, ad oggi, è evidente che nelle scuole tradizionali vi sia un eccessivo nozionismo che, nel tempo, ha prodotto astrattezza, noia e disinteresse per il sapere. Anche nella scuola secondaria di primo e secondo grado i ragazzi continueranno, quindi, a formarsi nella medesima modalità, utilizzando, oltre ai laboratori, anche aule studio polivalenti che andranno a favorire le relazioni tra di loro, altra grave mancanza per le attuali generazioni.

Quante ore di lezioni in inglese vengono proposte nella sua scuola?

Alla St. Philip la lingua inglese viene proposta come una lingua madre, in modo naturale. Sino ai 6 anni, si sollecita unicamente l’aspetto fonologico per non destare confusione nei piccolini. Nella prima classe della scuola primaria e, successivamente al consolidamento della letto-scrittura in lingua italiana, gli studenti andranno formati anche in inglese. Per consentire un consistente apprendimento della lingua inglese, è necessario un elevato numero di ore: si parte da un minimo di 16 ad un massimo di 18 ore settimanali nella scuola dell’infanzia, per proseguire nei successivi ordini di studio sino a 25/27 ore settimanali, completamente in lingua inglese, solo con docenti madrelingua.

In che tipo di attività sono coinvolti i bambini della St. Philip School? La scuola prevede anche attività extracurriculari?

Certo. Si inizia dalla scuola dell’infanzia, ove oltre alle consuete attività curriculari quali pittura, manipolazione, collage, disegno, proposte in modo estremamente concreto, finalizzato a sollecitare negli allievi l’osservazione di contesti esterni o di immagini; associate, poi, al racconto di storie, vengono proposte ulteriori attività, fondamentali per l’adeguata crescita dei bambini, quali la musica, la psicomotricità, le attività circensi ed i diversi laboratori, artistici e di cucina. Anche la drammatizzazione in entrambe le lingue viene proposta settimanalmente. Nella scuola primaria, oltre a consolidare tutte le attività sopra indicate, ne vengono inserite ulteriori, quali plastici, scultura, lavori con la lana, cucito, lavori con telaio ecc.

L’apprendimento della musica prosegue con la conoscenza di ulteriori strumenti musicali a seconda delle diverse fasce di età: pianoforte, violino e violoncello, chitarra e percussioni.

Che cosa si aspetta dal futuro per la vostra scuola, dagli insegnanti e dagli alunni?

Dalla scuola una crescita importante; dagli insegnanti passione, devozione ed eccellente preparazione e professionalità; dagli alunni passione per il sapere, entusiasmo nell’apprendere, apertura mentale, eccellenti capacità relazionali e linguistiche, educazione, rispetto delle regole e dei valori.

Nel corso della sua carriera dirigenziale si sono verificati episodi che ricorda in particolare?

Certamente, molti dei quali sono e saranno utili insegnamenti per lo sviluppo futuro della nostra scuola, che è, e deve essere, una comunità educante ove ognuno porti il proprio contributo: insegnanti, allievi, genitori e il personale tutto.

Quali modifiche vorrebbe attuare per migliorare il sistema scolastico?

Intanto una scuola come la nostra dovrebbe poter essere alla portata di tutti e non solo per i pochi che possono permetterselo.

In secondo luogo, il nozionismo e l’astrattezza vanno eliminati e il personale docente deve essere gratificato e motivato… l’insegnamento dovrebbe essere una missione dettata dalla passione e non solo una professione.

Quali sono gli obiettivi che lei intende perseguire in questo Istituto?

Mantenere alto il livello di istruzione per consentire agli studenti, domani, di poter proseguire gli studi universitari in Italia o nel resto del mondo. Questo spiega la nostra scelta di non aver aperto una scuola bilingue contestualmente a tutti gli ordini di studio, ma per gradi.

Può rivolgere un invito da trasmettere ai genitori che leggono Educazione Globale?

Invito le famiglie ad investire sul futuro dei propri figli. L’unico modo possibile è affidare la loro preparazione a scuole di spessore che propongano anche l’insegnamento della lingua inglese, valido passaporto per garantire alternative e maggiori opportunità professionali.

Perché una famiglia italiana o internazionale dovrebbe preferire la St. Philip School?

La St Philip offre le opportunità di cui abbiamo già parlato e sta portando avanti un’azione pedagogica vincente, in grado di formare persone capaci, colte ed adeguatamente formate per affrontare questo difficile momento storico.

 

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