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Imparare a leggere e scrivere…in inglese!

educazioneglobale-scrivere-in-ingleseMi scrive Silvia, che ha un bambino di 5 anni, bilingue italiano – inglese. Anche Silvia, infatti, come altre mamme (tra cui la sottoscritta) ha deciso di parlare inglese al suo piccolo sin dalla nascita, essendo bilingue lei stessa (è il metodo OPOL – One Parent One Language).

Sin qui nessun problema. Ma, quando il bambino cresce, anche se capisce e parla l’inglese, si pone il problema di come insegnargli a leggere e scrivere in lingua.

Per chi manda i figli ad una scuola internazionale o ad una scuola bilingue il problema è risolto in partenza: imparano a scuola, ma per gli altri?  Ecco la lettera di Silvia ed i suoi dubbi.

Il quesito

“Cara Elisabetta,

ti scrivo con un quesito. Intanto complimenti perché il tuo blog è veramente bellissimo. E’ stupendo, pratico e pieno di consigli oltre che di emozioni ed è davvero originale: nel panorama di blog materni, il tuo è qualcosa di più.

Per questo ho pensato di scrivere a te, per un dubbio che ho a cui forse ho trovato la risposta. Ma ho bisogno di strumenti, oltre che di conferme.

M. ormai ha cinque anni (li compie tra pochi giorni) e, anche grazie ai tuoi consigli relativi alla ragazza alla pari, sono riuscita a continuare a parlare in inglese con lui, tanto che ha cominciato a parlare l’inglese ancora prima che l’italiano. Per un lungo periodo l’inglese è stata la sua lingua maggioritaria. Certamente andare all’asilo italiano ha prima bilanciato, poi sovrastato l’inglese, ma sapevo che sarebbe successo.

Ora la situazione è questa: è al secondo anno di asilo e devo decidere se lasciarlo all’asilo ancora un anno oppure se anticiparlo alla scuola elementare. A me, francamente, non mi sarebbe mai venuto in mente di anticiparlo se non fosse che è lui a chiedermelo visto che, da solo, ha imparato a leggere e scrivere ed è molto curioso.

Ovviamente io temo che sia troppo presto e che si stanchi ma, dall’altra parte, temo che si annoi all’asilo e che gli si blocchi un pò la passione per la scrittura e la lettura. Quindi mi era venuta questa idea, che potrebbe salvare capra e cavoli e, anzi, forse farmi comodo. E’ su questa idea che ti chiedo consiglio.

Ho pensato che, invece di mandarlo alla scuola elementare l’anno prossimo, potrei cominciare il processo di apprendimento di lettoscrittura in inglese, a casa. Perchè, andando comunque lui ad una scuola italiana, se non comincio un processo parallelo non imparerà mai a scrivere e leggere bene in inglese come un bilingue. Quindi, siccome anche imparare a leggere e scrivere in inglese potrebbe essere faticoso e impegnativo, ho pensato che, invece di fargli fare la prima elementare l’anno prossimo, gli faccio fare lettoscrittura inglese. Questo lo distrarebbe un pò dall’asilo, dandogli la sensazione che già studia e fa cose importanti e, dall’altra parte, non mi ritrovo in prima elementare a dover cominciare anche l’inglese, il che potrebbe davvero stancarlo troppo.

Potrebbe essere un buon piano. Comincerebbe a leggere in inglese prima che in italiano, il che tornerebbe, visto che è la lingua in cui qui a casa leggiamo di più.

Subito, però, mi sono scontrata con la realtà. Non esiste a Roma una scuola pomeridiana per bambini per imparare a leggere e scrivere in inglese. O c’è la scuola dell’obbligo inglese americana internazionale oppure c’è il British Council e corsi vari, ma sono per bambini che non parlano inglese.

Come insegnare a leggere e scrivere in inglese a un bambino che è già bilingue ma che non va a una scuola inglese-americana? Questo è il quesito. Un bambino la cui seconda lingua è all’altezza della sua età, come fa ad imparare a leggere e scrivere nella seconda lingua?

Se, come temo, la risposta è che si può far solo privatamente, allora dove trovare l’insegnate giusta, brava? Magari mettendo insieme anche più bimbi. Anzi, magari organizzandola a casa come una piccola scuola. Insomma mi pongo questo domanda e non riesco davvero a trovare una risposta. Grazie, Silvia”

La risposta

Cara Silvia, nel tuo messaggio sollevi molti punti interessanti.

Cominciamo dalla questione dell’anticipo scolastico. In generale, anche io sono contraria all’anticipo, quanto meno nell’attuale sistema di istruzione italiano e ciò per due motivi.

Il primo è che spesso i genitori tendono a sovrastimare le capacità dei propri figli (non è il tuo caso, ma è tipico). Il secondo, che è collegato al primo, è che molti bambini sono assolutamente pronti a leggere e scrivere a 5 anni (ed anche molto prima), ma non sono affatto pronti a ritrovarsi in una struttura scolastica che è incentrata su lunghe ore seduti al proprio banco, compiti a casa e via dicendo. E non perché non siano intellettualmente desiderosi di imparare, ma perché non sono fisicamente ed emotivamente maturi per tenere a lungo quel tipo di disciplina. Tanto è vero, che i sistemi di istruzione in cui, in sostanza, la prima elementare o il suo equivalente inizia a 5 anni di età, hanno poi programmi e, soprattutto, metodi, molto più “hands on”, incentrati sul lavoro di gruppo, con la possibilità di muoversi più liberamente e così via e non sono basati sulla lezione ex cathedra, che diventa l’unico modo di condurre una classe (specie quando non si è in compresenza con un’altra docente – ma basterebbe una teaching assistant –  o si ha una classe molto numerosa).

Pertanto concordo sul progetto di posticipare. Inoltre, in molte scuola dell’infanzia (per inciso: non si chiamano più “asili”!), al terzo anno si introduce la letto-scrittura, almeno parzialmente (su questo potresti informarti). Riguardo alla questione che ti sta a cuore, ossia , ossia come insegnare a leggere e scrivere a un bambino che è già bilingue ma che non va ad una scuola internazionale, purtroppo, che io sappia, puoi solo organizzarti privatamente.

Ma come trovare una docente madrelingua specializzata nell’infanzia? In realtà, abitando tu a Roma, di persone con questo profilo (ossia abilitate o comunque in grado di insegnare in un kindergarten/transition/year1) penso che ve ne siano non poche. Il problema è fare incrociare la domanda con l’offerta.

La fonte più sicura potrebbero essere proprio le scuole internazionali, magari se hanno una bacheca.

Stando tu a Roma le altre tre cose che mi vengono in mente sono queste:

1.   Telefonare o scrivere alla Core International School di via Crati e chiedere di mettere un annuncio sulla loro newsletter settimanale (è ottimo anche per cercare una baby sitter bilingue);

2.   Mettere un annuncio molto dettagliato su www.wantedinrome.com;

3.   Mettere un annuncio cartaceo sulla bacheca di Feltrinelli International o nelle bacheche delle librerie in lingua, ad esempio alla Anglo American Bookshop vicino piazza di Spagna.

Insegnanti madrelingua, anche esperti con i piccoli, ce ne sono tanti a Roma, bisognerebbe solo trovare quella giusta. Hope this helps! E vediamo se qualcuno della community di educazioneglobale sa risponderti.

 

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Comments

  1. Esiste a roma Abckids roma scuola dai 2,5 anni fino i 6 (mi sembra ) in lingua inglese xbambini italiani o bilingue.

  2. Io ho acquistato dei libri bellissimi per mia figlia che ha 7 anni. Ve li consiglio sono bilingue coloratissimi con tracce audio gratuite che si possono scaricare dal web. Il sito è http://www.lupusin.com.
    Regards
    Paola Lester

  3. Ciao Silvia , sono Valentina la mamma di una bimba di 3 anni e anche io le ho sempre parlato in inglese. Mia figlia ha fatto lo stesso percorso del tuo bimbo, ha cominciato a parlare in inglese e poi è subentrato l’italiano. Avevo provato a segnarla ad una scuola materna internazionale, ma poi mi sono resa conto che l’inglese lo sentivano solo da lontano….

    Anche io proverò a seguire i consigli di Elisabetta.
    Ho deciso che lavorando io part-time, mi prenderò cura della educazione di mia figlia da sola, la scuola penso di poterla rimandare a più tardi….però sarei contenta di ricevere qualche consiglio da chi ha provato o pensa di provare la mia stessa strada. Ad esempio come avete fatto ad insegnare a leggere e scrivere?

    Inoltre sarei molto contenta se riuscissi a trovare qualche gruppo di incontro in inglese o anche qualche mamma disponibile ad incontri in inglese, così mia figlia capirebbe che ci sono anche amici e bimbi che parlano in inglese visto che ora, quando parla con altre persone usa automaticamente l’italiano (come se avesse capito che l’inglese è solo una cosa nostra….).

    Ringrazio chiunque voglia fornirmi consigli.

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