Come scegliere un summer camp a New York ed, in particolare, a Manhattan? La domanda me la posi anni fa quando i figli (pardon, “le figlie”, all’epoca) erano solo…due. Le motivazioni: da un lato, ci andava di passare un paio di settimane a girare in lungo e largo la città che non dorme mai; dall’altro ritenevamo che, andando negli Stati Uniti con due bambine relativamente piccole (4 e 6 anni), sarebbe stato meno faticoso e più formativo per loro non imbarcarsi in un viaggio con più tappe.
Non avevamo torto: la vacanza “stanziale” consente di sperimentare la vita del paese che si visita ed entrare più a contatto con la cultura del luogo. In partciolare, fermarsi nella grande mela avrebbe consentito alle bambine di fare un po’ di ore al giorno di camp e interagire con i bambini del luogo, sperimentando il loro inglese in una situazione reale.
Torniamo, dunque, alla domanda iniziale, come si sceglie un summer camp a Manhattan? Dalla risposta che mi diedi (dopo lunghissime ricerche sul web) conseguirono due bellissime estati in cui passammo – rispettivamente – prima due e, successivamente, tre, settimane a Manhattan e fu tutto molto più semplice di quanto pensassi (ed anche non troppo costoso, perchè approfittammo di un cambio euro – dollaro molto favorevole).
Io, nel mio piccolo, cercavo un camp non residenziale (quelli che in Italia chiamiamo centri estivi) che fosse tranquillo e protetto, dove lasciare le figlie qualche ora ogni giorno, mentre io e mio marito ce ne andavamo in giro per i musei meno graditi ai bambini (o in quei musei dove i bambini sotto i 10 anni non sono ammessi: è il caso della Frick Collection, ad esempio) o per negozi di spartiti musicali su Broadway. Ovviamente, non volevo qualcosa che occupasse tutto il loro tempo perché volevo che la nostra fosse anche una vacanza “di famiglia” e “in famiglia”.
Mancavano parecchi mesi all’estate del 2008, quando mi misi su google e subito fui piacevolmente sorpresa – e poi definitivamente travolta – dalla quantità, qualità e varietà dell’offerta. Si, perché la verità è che trovare un summer camp a NY é incredibilmente semplice. C’è molta più scelta di quanta non ve ne sia per i summer camp in Inghilterra.
Il problema, semmai, é un altro: scegliere! Volevo un corso di cucina o di scienze applicate nell’Upper East Side per bambini tra i 4 e i 7 anni? C’era! Così come c’era un camp di pattinaggio sul ghiaccio in pieno agosto per bambine dai 3 anni (a Chelsea Pier). Cerano camp sportivi o intellettuali, all’aperto o al chiuso, multisport e monosport. C’era un corso di giocoleria o il camp con gli animali allo zoo di Central Park. Insomma, veramente c’era proprio di tutto, anche per agosto, con date, prezzi e dettagli.
Si dà il caso, infatti, che il nordamerica sia la patria del summer camp, sia perché gli americani hanno meno ferie di noi italiani, sia perché più donne (e dunque più madri) lavorano. Vi è quindi un’offerta amplissima di campi estivi, residenziali e non.
L’ampiezza dell’offerta dipende, però anche da un altro motivo: negli Stati Uniti (ma ancora di più in Canada) l’esperienza del camp è la prima di molte separazioni dei ragazzini dalla famiglia, in preparazione del College (ossia dell’Università), il momento in cui i ragazzi escono di casa per sempre. Per questo motivo USA e Canada offrono ogni tipo di summer camp e non è infrequente che i campi residenziali siano frequentati da ragazzine/i di 7 o 8 anni che trascorrono anche due settimane lontano dalla famiglia. E’ ancora per questo che gli stessi ragazzi, a 12 o 13 anni, passano anche 5 o 7 settimane fuori casa e, a 16 o 17, fanno i camp councelor (gli animatori, insomma) o vanno alle summer schools delle università, in vista di quello che verrà dopo.
Insomma, da più di 150 anni il summer camp fa parte dell’esperienza di vita nordamericana.
Alla fine trovai quello che volevo. Un camp di danza, solo per femmine, un po’ decentrato dalle zone turistiche, che prendesse bambine molto piccole, in una zona tranquilla di Manhattan. Gestito con grande professionalità da persone deliziose ed accoglienti, non era per niente economico ma garantiva tutto ciò che desideravo. Le bimbe, come ho scritto, avevano rispettivamente, 4 e 6 anni e, come inizio, mi sembrava andasse benissimo. Il camp si teneva in una scuola di danza, l’American youth dance theater e lì fecero yoga, danza classica e moderna e tip tap.
L’anno successivo, stessa vacanza ma diverso camp, questa volta misto maschi/femmine presso Sweet Soul Movement; era nel Village, vicino alla casa che avevamo affittato e costava la metà di quello dell’anno precedente. Per chi la cercasse, la scuola di danza ha cambiato sede e nome e si chiama ora Soul Arts Academy.
E in termini di lingua, che risultati ci furono? Il bilinguismo è un work in progress e le bambine partivano già da una solida base, quanto meno di conoscenza “passiva”. Lì avevano l’occasione di usare il loro inglese con gli animatori e gli istruttori di danza, nonché con bambini americani della loro età. Alla fine delle due settimane usavano espressioni in inglese anche con noi (oggi sono bilingui, ma, è il caso di dire che ci abbiamo lavorato molto…anche con esperienze di questo tipo).
Se un bambino, invece, la lingua proprio non la sa, non bisogna illudersi che un camp di due settimane, faccia miracoli in termini linguistici (ovviamente, la cosa cambia se si può stare per un periodo di alcuni mesi, trasformando la vacanza in un vero e proprio mini – sabbatico). Però, per chi ha un inglese stentato ma un po’ di curiosità o di spirito di avventura, il summer camp all’estero è comunque un’occasione per conoscere i propri coetanei del luogo, per capire come si vive altrove e per farsi venire voglia di imparare un po’ di più, per poi continuare a praticare anche in Italia, con centri estivi in inglese, con le tante risorse gratuite disponibili sul web, oppure, magari, ospitando una ragazza alla pari.
Ma come trovare il summer camp più adatto al proprio bambino? Come iniziare la ricerca? Come fare la selezione?
Anzitutto vale la pena chiarire la terminologia: il centro estivo si chiama day camp e il campo residenziale si chiama summer camp.
Le organizzazioni più note che organizzano summer camp a Manhattan (e non solo) sono: oasis children la più diffusa (è in tutti gli USA); chelseapiers a chelsea (dove si tengono persino corsi di pattinaggio sul ghiaccio ad agosto e accolgono anche bimbi di due anni!); ny kids club (un’altra delle più diffuse); fastraskids (una delle più costose, ma che offre camp intellettuali/scientifici, per bambini che non amano lo sport).
Tra i summer camp ce ne sono 2.400 che si distinguono dagli altri perché sono stati ammessi all’American camp association ACA. Chi fosse in dubbio sulla scelta può cominciare la ricerca dal sito dell’ACA, i cui camp sicuramente offrono garanzie di sicurezza, per poi concentrarsi sul campo che va maggiormente incontro ai gusti e alle preferenze del proprio bambino in termini di attività.
Quanto al resto del viaggio, i prezzi di voli si possono comparare su expedia e per il dove stare si può scegliere tra albergo oppure puntare su appartamenti, tramite agenzie o social network come airbnb. Onestamente io ho sempre preferito l’appartamento. E’ ideale per periodi lunghi, specie con bambini, perché si ha più spazio a minor prezzo, si può mangiare a casa (in maniera più sana, dunque) nonché riposarsi, se i bimbi sono piccoli. Inoltre l’appartamento consente di far la vita del luogo e non la vita dei turisti.
Ah, è bene sapere che si tratta di vacanze stancanti. La nostra giornata era abbastanza piena: ogni mattina ci svegliavamo intorno alle sette, di seguito colazioni, borse per il summer camp (con scarpette da classica e da tip tap, tutù e via dicendo), poi di corsa in autobus per arrivare al centro estivo (anche quella dell’autobus e il dover rispettare degli orari è una esperienza diversa da quella turistica..). Alle tre riprendevamo le bimbe e andavamo a far merenda in un parco del Village, a vedere e sentire musicisti di strada, oppure al cinema, oppure ad uno spettacolo, oppure in libreria, oppure ad un water park (qui nella foto accanto quello sull’Hudson) o facevamo le altre mille cose che Manhattan può offrire. Alle 18 la spesa per la cena e poi…tutti a casa (almeno di solito, perchè stremati).
E’ anche grazie a queste vacanze che poi le figlie, quando sono state più grandicelle, sono state in grado di fare esperienze un po’ diverse dalle solite vacanze-studio o vacanze sportive. Ma tutto questo, è il caso di dire, in un prossimo ‘post’!
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Cara Elisabetta, interessantissimo questo post per noi che amiamo NY e che vorremmo fare un’esperienza tipo la tua con il nostro ragazzo di 10 anni (“bilingue” Italiano Inglese, ma non troppo, con genitori italiani e che vive in Italia). Riporto la sua esperienza di Summer (residential) camp. Non so se conosci LPC Luethi Peterson Camps. L’estate scorsa ha trascorso con loro quasi 4 settimane in Rep. Ceca e il prossimo luglio (per un mese) si appresta a ripetere l’esperienza negli Stati Uniti (New Hampshire). Grazie ancora per le preziose informazioni. Ciao
Ciao Tiziana, non li conosco direttamente ma ne ho visto il sito.
Ciao Tiziana,
sto iscrivendo anche io i miei due ragazzi, bambina 12 e bambino 14 anni al Luethi Petersons Camp.
E’ la terza volta che ci provo. Lo scorso anno uno dei due lo avevano accettato, ma era la bambina di 11 anni e ho valutato fosse troppo presto mandarla da sola in un camp negli USA.
Sto cercando feedback da parte di genitori e/o camper che hanno frequentato un Luethi Peterson Camp, perchè io sono venuto a conoscenza di questi camp per caso e in effetti non ho nessuna informazione in più’ rispetto a quelle essenziali e un po’ generiche che si leggono sul sito.
Il tuo ragazzo come si e’ trovato? Quali attività’ vengono predilette durante il campo? Quale e’ la formazione dei tutors? All in all intuisco che ti sei trovata bene, altrimenti non lo rimanderesti un altro anno: in particolare cosa vi e’ piaciuto del campo?
Ciao Elisabetta, ma secondo te ci sono campo anche in aprile, per interceder ci quando ci sono le vacanze tra un term e l’altro nelle scuole inglesi?
Chiara, ma ti riferisci all’Inghilterra o agli USA? I due paesi sono diversi e hanno calendari scolastici diversi… ad ogni modo in entrambe i casi ci sono camp durante tutte le vacanze scolastiche, anche se gli americani non hanno un calendario scolastico basato sui “term” e poi negli USA i calndari scolastici variano – come molte altre cose – da Stato a Stato…
Buongiorno a tutti, oltre ad airbnb potete indicarmi dei siti anche di agenzie per poter affittare un appartamento a NY? Sto programmando una trasferta a Pasqua per poi pensare ad un soggiorno più lungo (mini sabbatico) sulla base delle indicazioni di Elisabetta facendo fare dei summer camp a mia figlia. Quali sono le zone consigliabili? Ho sentito parlar bene di Brooklyn Heights ma ho paura non sia molto comoda…Appena si cerca una sistemazione fuori Manhattan infatti i prezzi si abbassano molto (anche Harlem è piuttosto cheap). Scusate se il post è parzialmente fuori tema ma credo qualche consiglio sulla logistica possa essere utile per poter programmare trasferte con i bambini. Io a NY non sono mai stata quindi vorrei capire con un viaggio preliminare come muoversi, quale quartiere scegliere e fare un “test” su quanto costa la vita in questa città.
ciao Elisabetta, il tuo post interessantissimo. Vorrei farti una domanda. Per iscrivere il bambino al summer camp, che documenti servono, ho visto sui siti anche un documento che attesti la salute del bambino firmato da un medico . Noi siamo a new york, forse dovrei andare da un medico qua?.grazie mille
Stefania, sicuramente ti rispondo con troppo ritardo ma sono arrivata poche ore fa dal Canada e lì ero spesso senza wi fii. Io per i summer camp ho sempre fatto compilare tutto alla pediatra di base (conosce l’inglese) ma questo perchè prenotavo tutto già entro marzo per l’estate successiva. Certamente si può fare in loco, ma questo implica pagare un medico locale che – per giunta – non conosce il bambino, in generale il gioco non vale la candela..
Ciao Elisabetta, questa estate volevo mandare le mie figlie ormai 15 enni in un Summer Camp di 4 o 5 settimane in usa o megli ancora in Canada. …che mi sembra più sicura per isis e via dicendo. Vevo prenotare con largo anticipo per poter avere buoni prezzi anche sui voli aerei. Hai qualche proposta per Quell età? Questo anno dovrebbero prendere il Pet. …sconsigliato sempre un corso per prendere una certificazione e consigli sempre per l apprendimento un Summer Camp anche a quelli età?
In generale la qualità dei camp canadesi è altissima, praticamente i summer camp li hanno inventati loro. Le accomodation, in puro stile canadese, sono molto spartane e tutto è focalizzato sul contatto co la natura e molto sport.
Guarda questo camp directory http://thebestcamps.com/best-canada-camps.html e scegli quello che si confà alle tue figlie come attività
Mia figlia maggiore andò ad uno dei più noti camp di nuoto per sole ragazze, questo http://www.campakomak.com/info/swimming-camps-for-girls-ontario
Devo dire che arrivarci per accompagnarla fu un’impresa e poi il camp si rivelò troppo sportivo per lei, che aveva solo nove anni e mezzo all’epoca. Però sotto il profilo sociale si divertì molto (sono bravissimi nel team building in questi camp) e dopo due settimane lì praticamente non riusciva più a parlare italiano…
Ovviamente questi camp non sono nati per studenti internazionali, dunque non aspettarti transfer dall’Italia, devi organizzarti tu. In generale per il Canada l’Ontario è la scelta più facile.
Scusami, ti ho linkato la cosa sbagliata. Guarda direttamente Our kids, io ricevo la rivista via posta, qui trovi tutti i camp canadesi http://www.ourkids.net/camp/
Ho dato un ‘ occhiata, tanta scelta…costerà un po’ …non ho ancora fatto i conti, ma immagino. Hai qualche dritta sui voli aerei?
Solo quelli detti qua: https://www.educazioneglobale.com/2014/05/summer-camp-a-new-york-dove-e-come-scegliere-il-campo-estivo-giusto-negli-usa/ usare expedia o altro motore in grado di comparare date e prezzi e chiudere i biglietti presto.
Per i voli trans-oceanici un tempo si consigliava l’acquisto un paio di mesi prima. Io compro, di solito, anche 6 mesi prima i voli per destinazioni lontane e sempre all’ultimo i low cost per destinazioni vicine. Occhio, però, che Alitalia non se la sta passando bene, per il resto ti consiglio di chiedere su qualche forum di discussione di viaggio perché potrei essere poco aggiornata.
ciao Elisabetta,
stavamo valutando con le ragazze i camps in Canada che ci hai indicato. Ho visto che ce ne sono alcuni anche con il corso di lingua…sicuramente i summer camps senza corso di lingua, come più volte detto in questo blog, sono più proficui perchè si impara la lingua vivendola e perchè magari così c’è più gente del posto.
Però ai fini di una futura certificazione di lingua al livello di b2-c1 o c2 (le mie figlie stanno prendendo il pet con una madrelingua), mi chiedevo se fosse più efficace il summer camp con il corso di lingua sebbene più noioso e impegnativo perchè immagino che facendo il summer camp con i ragazzi del posto stando con ragazzi/e canadesi imparerebbero molte espressioni, modi di dire che si usano fra ragazzi che saranno poco “polite” e molto molto informal che hai fini di una certificazione di un certo livello forse sarebbero poco utili….tu cosa ne pensi? Un’altra curiosità: l’inglese parlato in Canada è quello americano o se ne discosta un po’?
Maria, io penso sempre che una esperienza ‘autentica’ è meglio. Poi al ritorno, se pensi che il loro livello sia migliorato e hanno già fatto il PET puoi iscriverle al First e tentare la sorte senza preparazione (io così faccio con le mie figlie). Non bisogna fissarsi con i pezzi di carta…alla fine conta arrivare ad un certo livello di conoscenza e di naturalezza, tale che, con poco sforzo, uno riesca a sostenere il Proficency o lo IELTS con un punteggio accettabile verso i 18-19 anni.
In Canada si parla un inglese nordamericano, di primo acchitto molto simile all’americano. La qualità della lingua dipende esclusivamente dal livello culturale delle singole persone, principio che – a mio modo di vedere – si applica a tutti i luoghi e tutte le lingue. Chi conosce bene l’inglese nordamericano coglie le differenze di accenti tra canadesi e americani. Gli americani sfottono i canadesi perchè tendono ad aggiungere un ‘hey’ alla fine di ogni frase, il che è contagioso perchè succede ogni volta anche a me quando sto con i miei amici di Toronto. Inoltre ci sono piccole differenze semantiche, per fare un esempio: l’americano si riferisce al bagno come “rest – room”, il canadese della costa est come “wash -room” (nella costa ovest sono più hippie e il lessico varia molto, specie nella Vancouver area), mentre, come noto, l’inglese working class chiede invece “where is the loo?” (ma anche l’upper class lo fa, salvo che non sia molto snob e allora dice ‘lavatory’). Comunque nei camp canadesi la mia figlia maggiore incontrò canadesi, americani e anche messicani che però facevano la scuola americana. Alla fine, in sostanza, uscì all’epoca con un bell’accento nordamericano ed io ero molto ma molto emozionata (ho imparato prima l’americano e poi ho masticato l’inglese britannico…l’americano rimane decisamente più vicino al mio cuore).
Scusate l hai preposizione areticolato scritta con l “h” ma è il programma del cellulare che corregge a cavolo!!!
Grazie delle delucidazioni. Ancora una domanda ci potrebbero essere episodi di cattiveria, bullismo nei camps o come mi auguro sono molto controllati e al di fuori della filosofia di questi camps?
Scusa le numerose domande ma sarebbe la prima esperienza di questo tipo per le mie ragazze sebbene 15enni e rimanendo noi in Italia ho bisogno di sapere se sono assolutamente sicuri e controllati.
Summer Camps a New York. Ho trovato un appartamento nell’Upper est side (vicino Broadway)…l’Oasis sarebbe perfetto ma…ha dei prezzi assurdi! due settimane più di 1100 dollari. Possibile che questo sia lo standard? Avete esperienze? Non essendo mai stata a NY è piuttosto complicato per me orientarmi. Mi sto scoraggiando. In più, volevo sapere se ad agosto il clima è davvero tanto caldo o si resiste. Grazie
Guarda Lavinia, proprio l’altro giorno ho buttato un metro lineare di carte sui summer camp americani, era roba del 2008, dieci anni fa. Ho verificato che all’epoca Oasis costava 400 dollari a settimana, con un minimo di due settimane. Dunque da 800 a 1100 in dieci anni non è una cosa dell’altro mondo. Il fatto è che gli stipendi americani sono molto più altri dei nostri. Se vuoi cercare alternative, puoi partire dal sito della American Camp Association. I camp del Village e di Lower Manhattan costano certamente meno di quelli del centro di Manhattan, sono sicura che ci sono cose con costi più contenuti, ma sempre sugli standard americani.
NB sul clima non c’è un’estate uguale all’altra. Il caldo può essere torrido o equivalere ad un giugno romano. E’ veramente random. Quando le mie figlie erano piccole beccai due estati piacevolissime, calde ma ventilate di giorno, fresche di sera. Tornandoci con il piccolo tre estati fa ho beccato una settimana molto calda. Nulla comunque a che vedere con il caldo umido e soffocante di Washington. Inoltre autobus ed edifici sono pieni di aria condizionata a 17 gradi per cui il continuo congelamento ti fa apprezzare il caldo. Io poi sono della teoria che in vacanza tutto è sopportabile e piacevole, ma sarà che io amo le città. Mettetemi prigioniera su una barca a vela e sotto il sole, senza terra e senza musei e impazzisco..
I miei ricordi sono che a New York e Boston in agosto c‘è brezza da mare e si sta meglio, mentre ad esempio Chicago, anche se sta sul lago Michigan, era molto più afosa, per poi passare a un freddo cane l‘inverno.
Sui summercamp e i loro costi non ho esperienza, se non per un campo vela residenziale a Cape Cod, non lontano da Boston, sul quale avevo solo preso informazioni e non era eccessivamente costoso.
Ama, sono stata la scorsa estate a luglio a Chicago, ho beccato sempre sole e circa 25 gradi. Un paradiso. Diciamo che con le città americane non si può mai dire…queste poi sono città sull’acqua, il che rende tutto più aleatorio
Anche io lo avevo notato il costo eccessivo. In Canada ci sono Summer Camp meno costosi . Potresti vedere su ourkids che consigliava Elisabetta. Ce ne sono tantissimi e di tutti i tipi. Costosi e non. Anche io li stavo valutano ma il mio timore era che quelli meno costosi fossero anche qualitativamente più carenti.
Sentiamo cosa dice Elisabetta
Elisabetta si grazie dacci qualche indicazione. Io ho trovato tutto: casa e volo per agosto e pensavo di far fare una settimana di summer camp a Domitilla e poi una settimana in giro per l’America… non essendoci mai stata non so bene cosa vedere che possa interessare mia figlia di 9 anni e che non sia troppo turistico possibilmente. Magari un posto dove possa fare 3 giorni di esperienza spartana in natura.
Salve Elisabetta
Ad Agosto eravamo intenzionati ad andare a ny e iscrivere nostra figlia di 7 anni ad unh camp per migliorare l inglese
Abbiamo trovato questo sito e sembra molto interessante.
Due domande:
Conosci per caso questo camp https://www.hi-new-york.com/ ?
Seconda , noi saremmo un po dubbiosi nel lasciare una bimba di 7 anni in mano apersone che non si conoscono in una metropoli del genere , sapendo che faranno anche escursioni esterne per la ciita. Qualche suggerimento.?
Grazie
Buongiorno a tutti! Sto organizzando un trasferimento estivo a San Francisco, indicativamente da metà giugno a metà settembre. Ho due bambine, di 6 e 8 anni, con una conoscenza di base dell’inglese. Qualcuno ha esperienza in merito e mi sa consigliare un valido campus estivo?
Ciao Lara,
ti rispondo io per prima.
Quasi ogni città americana ha una guida ai summer camp. Qui su citymumblog https://sanfrancisco.citymomsblog.com/guides/san-francisco-summer-camp-guide-2018/
Qui trovi camp per tutti i gusti
http://www.sanfranciscosummercamps.com/
Io ti do alcuni consigli generali, perché è difficile scegliere se non sai in che area sarai di albergo o appartamento.
Io in California ho vissuto, ma ero a Palo Alto ed ero ragazzina, quindi Frisco la conosco ma non ci sono mai stata con i figli.
Ecco i miei consigli.
Il primo è di cercare direttamente l’espressione “day camp”, perché quello che tu vuoi è l’equivalente di un centro estivo e non un summer camp con pernotto.
Il secondo è di orientarti sui gusti delle tue bambine: cosa piace loro? arte, danza, sport, scienza? Questo può orientare la tua ricerca.
Il terzo è – se sei in dubbio sull’esperienza e se le tue ragazze non sono molto sportive – di evitare i camp sportivi e sceglierne uno solo femminile. Io quando andai a NY con le due figlie (il terzo non c’era) scelsi un camp di danza solo per bambine e solo fino a 10 anni. Questo perché gli americani quando sono molto sportivi sono veramente ad alti livelli, molto competitivi e avendo due bimbe di solo 4 e 6 anni (e prive di passioni o orientamenti definiti quanto ad attività extra curricolari), scelsi un ambiente molto protetto.
Il quarto consiglio è, nel dubbio, di orientarti verso i camp nei musei, acquari e zoo. Se non sei sicura della scelta, i camp nei musei per bambini e per ragazzi sono sempre ben organizzati e a lungo testati dalla comunità locale.