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L’International Baccalaureate (IB) raccontato da uno studente

educazioneglobale IB studentCome ben sanno i lettori di questo sito, l’International Baccalaureate o baccellierato internazionale è un diploma biennale valido per l’ammissione universitaria in più di 80 paesi del mondo ed equivalente all’Esame di Stato italiano. In un precedente post ho già spiegato come funziona l’IB.

Come fare per accedere al diploma IB? Le strade sono più d’una. Ci sono studenti che hanno fatto l’intero corso di studi sviluppato dalla International Baccalaureate Organisation fin dalle scuole elementari, iniziando con il programma PYP e proseguendo alle medie con il programma MYP. Vi sono studenti che sostengono il programma IB perché sono stati educati in una scuola internazionale di stampo americano o britannico (in quest’ultimo caso, in una scuola inglese che ha preferito adottare il sistema IB al posto degli A levels). Infine, alcuni studenti arrivano all’IB nel biennio conclusivo degli studi superiori, dopo aver fatto una parte di scuola superiore italiana, ossia un normale liceo.

Alcuni (ma devono essere molto bravi!) riescono a vincere la borsa di studio dei Collegi del Mondo Unito che consente loro di sostenere l’IB gratuitamente; altri fanno domanda per scuole all’estero, con boarding school (vitto e alloggio), pubbliche o private. In entrambe i casi occorre superare una selezione. Nel caso di scuole pubbliche, si sostengono solo i costi del boarding (e già non è poco, sia chiaro); nel caso di istituti privati occorre sostenere anche i costi delle rette didattiche. Tra quelle private, vi sono scuole gestite dalla EF Academy; ne scrivo poiché ho avuto modo di intervistare uno degli studenti di queste scuole, che ha fatto il percorso “ibrido” di scuola italiana seguita dall’IB.

Cosa vuol dire per uno studente affrontare questo programma? Come ci si prepara e quali sono i vantaggi e gli svantaggi? L’ho chiesto a Gianluigi Zito, uno studente italiano della provincia di Lecce che sta studiando al Campus di EF Academy ad Oxford. Buona parte di ciò che mi ha narrato, ovviamente, vale anche per altri percorsi IB presso altre scuole, organizzazioni e in altre parti del mondo, perché – ed è questo il bello di un tale percorso – si tratta di un percorso che alla fine prevede esami standardizzati, corretti anonimamente da persone diverse dai propri insegnanti.

Gianluigi, allora, cosa ti ha portato a scegliere l’IB? Chi te lo ha consigliato?

Ho preso ispirazione da mia sorella – che si è trasferita a studiare nel Regno Unito – ed ho deciso di lasciare i miei studi in Italia e, dietro suo consiglio, di optare per l’IB. Spero che l’IB mi dia più opportunità non solo nel Regno Unito, ma nel resto del mondo.

Perché hai scelto EF Academy?

Sono venuto a conoscenza di EF Academy sempre attraverso mia sorella. Pur non avendo visitato altri college inglesi che potessero offrire l’IB, ho preferito questa scelta per l’ambiente internazionale.

Da che tipo di scuola provieni?

Vengo da un normale Liceo Classico italiano.

Conoscevi già l’inglese ad un livello sufficiente ad intraprendere nuovo percorso di studi?

Assolutamente no. La conoscenza dell’inglese che avevo due anni fa non bastava a sostenere un nuovo percorso di studi.

Allora come hai fatto a migliorare il tuo livello linguistico?

Due parole: passione e sacrificio, altrimenti non sarei mai andato avanti. Prima di intraprendere questo nuovo percorso, ho passato gli ultimi mesi del liceo e il periodo estivo a leggere libri in inglese, dalla chimica alla letteratura inglese. Ovviamente con l’arrivo in Inghilterra, c’è stato un miglioramento sensibile.

Che impressioni hai avuto degli insegnanti IB? In che modo sono diversi da quelli che hai incontrato nel tuo percorso scolastico precedente?

Gli insegnanti IB sono veramente aperti al dialogo e alla conoscenza. Non smettono mai di insegnarti qualcosa, non importa se sei in classe, per i corridoi o a pranzo. Il luogo è irrilevante. Se gli dimostri le tue vere capacità, ti incoraggiano sempre, anche se la strada è lunga e pieni di ostacoli. Passando più tempo con loro, non solo nelle ore scolastiche ma anche nelle attività extra-curricolari, si può imparare molto di più che in classe, seguendo semplicemente lo schema didattico del giorno.

Quali corsi hai fatto? Qualcuno ti ha dato consigli su quali materia scegliere?

Durante la settimana introduttiva ho avuto l’occasione di “testare” diverse materie, a seconda di ciò che poi pensavo di studiare all’università, cercando di orientarmi nel modo migliore. Oltre ad inglese e alla letteratura italiana, mi sono focalizzato sulle materie scientifiche: ho scelto chimica e fisica avanzata e matematica standard. Ho anche scelto storia a livello standard.

Alla fine sei contento delle materie scelte oppure, con il senno di poi, cambieresti qualcosa?

Sono più che contento delle scelte fatte. Forse, se proprio dovessi cambiare qualcosa, oggi sostituirei storia con economia o business. Il motivo è che dopo aver ascoltato diverse persone che lavorano in campo scientifico, ho scoperto che, in certi casi, una conoscenza di economia o business può ritornare utile avanti col tempo.

Quale è la giornata-tipo dello studente IB?

Io abito presso una famiglia locale, per cui ogni giorno combatto con gli autobus per arrivare a scuola. Una volta arrivato, ci sono 15 minuti di “tutorial” prima che le lezioni inizino per divulgare informazioni e avvisi. Poi dalle nove fino alle quattro e mezzo abbiamo scuola (incluse due pause di 15 minuti e il pranzo). Alla fine della giornata scolastica, iniziano le diverse attività o club a cui ti sei iscritto. Ogni giorno, dopo la scuola, le attività cambiano. Se invece si è uno studente di secondo anno, come me, si preferisce tornare in camera a studiare o partecipare a lezioni extra per prepararti agli esami o ai test.

Non sarebbe stato meglio studiare in una scuola IB inglese invece che ad EF Academy con altri studenti internazionali? Quali sono i vantaggi e svantaggi di questa scelta?

Credo che quando si parte per l’estero, non sono solo importanti gli studi, ma anche le nuove esperienze e conoscenze. Stando a contatto con studenti provenienti da tutto il mondo ogni giorno si impara qualcosa di nuovo, anche dagli amici. Non smetti mai di sorprenderti di quante sfaccettature ha questo mondo. In fondo, se non si è capaci di comunicare con gli altri, la conoscenza è inutile. Insomma, una scuola internazionale ti forma molto, non solo dal punto di vista educativo, ma anche di vita. Un possibile svantaggio, in teoria, può essere quello di incontrare connazionali e, quindi, di non migliorare abbastanza il proprio inglese. Ovviamente, questo dipende più dello studente in sé che dalla scuola. Se sei pronto a metterti in gioco in fin dei conti non hai alcun tipo di “svantaggio”.

Sei a contatto anche con studenti extra-europei? Se si, di quali paesi e quali sono le caratteristiche che ti hanno colpito?

Ogni giorno sono a contatto con studenti di paesi anche extra-europei. Ho amici provenienti letteralmente da ogni angolo del mondo: Russia, Nigeria, Iran, Arabia Saudita, Hong Kong, Taiwan, Costa Rica, Argentina, Vietnam, Corea del Sud, Indonesia e la lista non finirebbe mai. In questi due anni, credo che mia abbia colpito come loro si siano integrati in un diverso contesto partendo da diverse culture e tradizioni di provenienza. Con la multiculturalità presente nel campus non puoi fare a meno di imparare qualcosa dagli altri studenti e di insegnare tu qualcosa a loro.

Cosa hai deciso di studiare all’università e perché?

All’università vorrei studiare Astrofisica. Non sono sicuro di saper spiegare perché. Presumo sia perché l’universo e ciò che è oltre e questo mi affascina. La terra è soltanto un minuscolo punto in un vastissimo campo di altri punti. Vedo l’universo come la culla tra il passato e il futuro della Terra.

A quale o quali università sei stato ammesso?

Dato che sto richiedendo l’ammissione ad università canadesi e americane non ho ancora nessuna risposta. Dita incrociate!

Qual è stata per te la difficoltà maggiore nell’andartene di casa?

Credo sia stata la giovane età. Quando partii per Oxford, avevo appena compiuto 16 anni. Praticamente un bambino. Non è stato facile, ma ho sempre dato il meglio di me stesso e ogni giorno non ho mai smesso di credere in me e in quelle persone che hanno creduto in me, conscio di ogni sacrificio fatto.

Hai suggerimenti da dare ad altri ragazzi che vogliono intraprendere il percorso IB?

Siate pronti ad affrontare nuove sfide ogni giorno. L’IB include aspetti del tutto assenti nel normale percorso italiano. Allo stesso tempo non abbandonate mai quello che avete già appreso, non saprete mai se un giorno potrà tornarvi utile.

 

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Comments

  1. Dieci anni fa una mia giovane parente ha trascorso un anno in una scuola canadese. Questa esperienza per lei è stata molto formativa e le ha permesso di acquisire un ottimo inglese che ha sfruttato molto nel suo lavoro (ha scelto diritto internazionale). Questo è accaduto in un liceo classico di Mantova.

  2. Riuscire a frequentare i due anni di IB dopo aver fatto tutti gli studi secondo il curriculum italiano credo sia molto difficile in veneto e dintorni. La politica di ammissione delle scuole è molto severa e di solito chiedono: di possedere certificazione First o livello di Inglese equivalente,
    possedere un diploma di licenza Media con una valutazione finale di almeno 7,
    avere votazione “C” o superiore negli esami IGCSE (o equivalente) per ogni materia che lo studente intende seguire nel biennio IBDP,
    superare un test di ammissione in inglese, italiano (se applicabile) e matematica, che mi risultano non facilissimo. Infine nella graduatoria hanno priorità gli studenti stranieri.

  3. Ciao barbara, raccontaci esperienza di quella da voi frequentata a malta (summer school) . Quella fino i 14 per intenderci.

    1. Ben volentieri!

      Nell’estate del 2014 ci siamo trasferiti nell’arcipelago delle Calipsee Islands per ragioni puramente scolastiche (infatti siamo fanatici integralisti sia della lingua che della cultura anglo in tutte le sue sfumature) e nostra figlia ha frequentato la Summer School presso la sua scuola, seguendo il consiglio della Registrar Manager, per familiarizzare con l’ambiente scolastico, conoscere studenti che poi avrebbe avuto come compagni di classe e soprattutto testare la lingua, che fino a quel momento aveva studiato privatamente in Italia con insegnanti madrelingua.

      La sfumatura locale è in salsa mediterranea, per cui nella Summer School da noi testata si svolgono attività all’aperto tra mare, spiagge e luoghi storici.
      Inoltre qui l’attività teatrale è molto gradita a tutti i livelli e la scuola di mia figlia incoraggia questo tipo di espressività tanto da aver inserito “Drama” tra le materie scolastiche.
      La scuola estiva di teatro del San Martin’s College,quindi, è ambitissima tra gli indigeni e tra gli stranieri anglosassoni che qui risiedono, così, da genitore fanatico, sei praticamente certo che l’espressione linguistica venga curata nei minimi dettagli essendo lo strumento principale dell’arte drammatica (poi c’è anche l’espressività corporea, ma quella ci interessa meno!).

      Inutile dire che dopo un’estate così l’entusiasmo era alle stelle e non si vedeva l’ora di iniziare la scuola!!
      Per la cronaca, l’istituto organizza annualmente anche la mitica gita scolastica (su base volontaria) a Londra: una settimana presso “I Pineapple Studios” con lezioni giornaliere di canto, danza e recitazione, e serate a teatro. Mia figlia vi ha partecipato lo scorso anno scolastico (con notevole sacrificio economico da parte nostra). L’esperienza è stata davvero formativa e l’inglese ne ha beneficiato moltissimo. Ora sta risparmiando per finanziarsi quella del prossimo anno.

      Altre Summer School puntano sugli sport estivi, comunque sono tutte economicamente abbordabili e Italians free, poichè i connazionali ivi residenti d’estate rientrato in patria per le ferie!

      A disposizione, vi saluto cordialmente.

      Barbara

        1. Elisabetta carissima,

          grazie ancora per i tuoi interventi così curati e attuali.

          Mia figlia sta attualmente frequentando il level 7, altrimenti detto “Form one” (grade 6, secondo l’ordinamento americano, year 6 per gli inglesi), che corrisponde alla nostra prima media.
          Ha iniziato al SMC l’anno scorso(a.s. 2014-2015) essendo stata ammessa al Level 6, proveniente dai quattro anni della scuola primaria Italiana.
          Io stessa da quest’anno insegno lingua italiana ai madrelingua, dal Level 1 al level 5, alla CHS,che è la junior school dello stesso istituto.
          La scuola infatti offre, con l’indirizzo internazionale, la possibilità di continuare ad approfondire la lingua madre ad italiani, francesi e spagnoli che lo desiderano. Le ore di “lingua madre” sono alternative alla lingua maltese, che invece risulta essere materia obbligatoria nel curriculum degli studenti locali, al pari della lingua l’inglese. Malta infatti è un paese dove sussiste il bilinguismo.

          Per mia figlia tuttavia non abbiamo optato per lo studio della lingua italiana, bensì per un rafforzamento dell’inglese, almeno fino a questo anno compreso.
          Per il prossimo anno sentirò cosa mi consigliano le mie colleghe, dal momento che il livello della mia studentessa è ormai soddisfacente . Comunque puoi farti un’idea dell’offerta formativa già consultando il sito.
          Se ti può interessare, noi paghiamo seimila euro all’anno di tasse scolastiche, esclusi corsi pomeridiani in laboratorio, libri di testo e uniform.

          Pensavamo inizialmente di farle frequentare qui solo la Middle School per poi rientrare in Italia (mio marito continua a vivere in Italia per lavoro!! e qui siamo praticamente sole), ma stiamo valutando l’opzione di farle continuare la scuola nell’isola, in quanto più economico a parità di offerta (inoltre lei non ne vuole sapere di rientrare in Italia).
          Non so se hai letto il mio primo intervento del 12 febbraio, comunque da queste parti una scuola internazionale con IGCSE e IBD (per esempio Verdala International) costa novemila euro (più il contributo “capitale” una tantum).

          Purtroppo il SMC non rilascia questi titoli, bensì il CSE alla fine della scuola dell’obbligo (16 anni) e poi gli A-levels.
          Prima di decidere vogliamo comunque valutare altre scuole internazionali in Italia, sia nella nostra regione che provincie limitrofe: per questo ti ringrazio infinitamente per l’interessante post di oggi e gli spunti che mi offri per tutto il resto!

          Barbara

  4. Ciao Barbara, avrei bisogno di un tuo parere : la prossima estate volevo far frequentare un summer camp per 15-20 giorni a mio figlio che avrà 7 anni. Una delle idee era quella di portarlo a Malta così che io e mia moglie in contemporanea potessimo fare un periodo di ferie al mare. L’altra opzione è andare in Gran Bretagna ma credo non sia altrettanto facile trovare un summer camp al mare. La CHS è comoda per l’idea del genere? Ci sono vicino alberghi o appartamenti da affittare vicino al mare e/o spiagge ?

  5. Salve Daniele,
    sicuramente la location di CHS permette di conciliare summer camp per i bimbi e sano relax in riva al mare per i genitori. Sarò ben lieta di darti informazioni dettagliate, se ne hai bisogno. A questo proposito acconsento all’amministratrice del blog di trasmetterti il mio indirizzo e-mail, così da contattarci privatamente. Altrimenti suggerisco di trasferire questa conversazione in un post più adatto all’argomento “Summer camp”: attendo indicazioni dalla nostra Elisabetta!

    1. Ciao Barbara e ciao Daniele, forse la cosa migliore è che vi scambiate ulteriori ‘dritte’ commentando questo post qui
      https://www.educazioneglobale.com/2016/04/bambini-e-ragazzi-risorse-per-esercitare-linglese-destate/
      Tutto questo salvo che tu, Barbara, non voglia riassumere la tua esperienza solo della parte summer camp direttamente scrivendo a me e potrei pubblicarti in forma di post sul tema “Summer Camp a Malta”. Questo dipende solo dalla tua voglia e disponibilità di tempo per scrivere! Nel caso, mi puoi scrivere a elisabetta chiocciola educazioneglobale punto com. Altrimenti ti agganci al post che ho citato sopra. Saluti a tutti!

  6. Posso permettermi? conosco personalmente Barbara (un grosso ciao a lei e famiglia) e so che ha molte cose interessanti da dirci su Malta… Io voterei per un nuovo post a se’ stante, se lei trovasse il tempo…

  7. Quanto alla nostra esperienza dei summer camp e summer school a Malta, accolgo la proposta di trasferire commenti e consigli sul post indicato da Elisabetta.

    Il suggerimento del caro Francesco di raccontare l’intera esperienza scolastica (come genitore e come insegnante) mi stuzzica molto, perciò mi riservo di mandare ad Elisabetta le mie “memorie” non appena troverò il tempo e, se lei le riterrà utili per “Educazione Globale”, potrà confezionarle in un post.

  8. Ciao Barbara, sapresti indicarmi altre scuole a Malta che organizzano summer camp ( italian free) ? Sempre nella vicinanza delle zone che mi avevi già indicato?

    1. Ciao Daniele,

      così su due piedi mi vengono in mente la San Anton School di Imselliet- Mgarr che organizza da anni il Summer Club, e la San Andrea di Zebbiegh con la sua Summer School: cerca nei loro siti le info e vedi cosa offrono (www. sananton.edu.mt e http://www.sanandrea.edu.mt).
      Non so se Verdala International School di Pembroke organizza attività estive, poichè non si evince dal loro sito, io comunque se fossi in te li contatterei direttamente, sono molto disponibili. Questa sarebbe la location migliore secondo me, per conciliare scuola estiva e vacanza al mare.

      Nel frattempo continuo a cercare e ti faccio sapere.

      PS Così tanto per sapere, dato che sei della zona,…pensi di andare al prossimo open day della H-International School di Roncade? Si terrà sabato 19 novembre dalle 11.00 in poi.

  9. Ciao Barbara, grazie mille delle informazioni davvero molto utili. Sono ancora indeciso se andare direttamente in Gran Bretagna o a Malta anche se la seconda destinazione mi sembra la più probabile visto che potrebbe diventare anche una piacevole vacanza. All’open day non credo di andare perché mio figlio già la frequenta per cui bene o male la scuola e i suoi obiettivi la conosco bene.

  10. Ciao Daniele,
    per darti ulteriori info mi sono imbattuta nella scuola STC HIGHER EDUCATION (www.stcmalta.com). Siccome mi è piaciuta la loro offerta formativa, mi ci sono recata oggi pomeriggio ed ho parlato direttamente con la responsabile.
    La loro scuola estiva, nata di recente, è rivolta a ragazzi dagli 8 anni in sù interessati all’ITC e in questo assomiglia molto al summer camp di H-Farm, sia nei contenuti che nell’impostazione delle attività didattiche. STC dipende dalla Middlesex University con cui tra l’altro condivide la sede. Si trova a Pembroke, un’area residenziale molto tranquilla vicinissima al mare. Nei pressi (5 minuti di passeggiata) c’è un albergo molto rinomato, e sicuramente puoi trovare con facilità anche altre soluzioni in sintonia con le vostre necessità.
    La responsabile mi diceva che stanno organizzandosi per un’offerta più elastica, con corsi di durata settimanale e con possibilità di opzioni personalizzate(settimana intera, settimana corta…). Nel sito infatti leggi i programmi relativi alla stagione appena trascorsa, in cui offrivano corsi piuttosto lunghi. Dato il successo ottenuto e le richieste dell’utenza, intendono ampliare l’offerta.
    I dettagli relativi al programma estivo 2017 saranno disponibili nel sito a partire da febbraio.
    Spero di essere stata utile. Saluti

  11. Ciao Daniele,
    c’è andato mio marito (come sai io sono expat con mia figlia) ed è rimasto molto ben impressionato sia dalla presentazione del programma IB sia dall’organizzazione della struttura, efficiente ed attrezzata come una boarding school di tutto rispetto.
    Conosceva già la coordinatrice, per averla incontrata la scorsa estate presso il Pio X International di Treviso, scuola con cui H-International di Roncade ha in atto una collaborazione biennale. E’ una persona squisita di grande professionalità e competenza, per la quale abbiamo molta stima: davvero quello che ti aspetteresti da un’insegnante!
    Ora conosciamo praticamente tutti gli aspetti salienti di entrambe le scuole per poter fare una scelta ponderata. Dipende tutto dalla nostra studentessa: quale indirizzo vorrà scegliere e soprattutto se passerà il test di ingresso di matematica (quello di inglese è superfluo in quanto ormai madrelingua).

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