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Licei pubblici italiani Cambridge International

Ha iniziato il Liceo Galvani di Bologna nel 1997 e presto sono seguiti vari licei sul territorio nazionale, da Nord a Sud.  Non si tratta solo di scuole private: i licei Cambridge International sono, nella maggior parte dei casi, licei statali; solo alcuni sono paritari o istituti privati non parificati.
A Roma, il primo liceo ad avere l’abilitazione Cambridge International, rilasciata da Cambridge Assessment International Education, è stato un liceo pubblico, anzi, per la verità, due. Si tratta di due licei storici dei Parioli: uno scientifico (Liceo Manfredi Azzarita), l’altro classico (Liceo Goffredo Mameli), i quali, insieme all’Istituto Tecnico Antonio Genovesi, sono ora diventati Istituto Comprensivo sotto il nome di Istituto d’Istruzione Superiore Tommaso Salvini.
Negli anni, i licei Cambridge sono diventati, in tutta Italia, molti di più. Li trovate in buona parte in Tutti i Licei Cambridge d’Italia.

Cosa vuol dire che un liceo è Cambridge International?

Le certificazioni Cambridge non sono forse ottenibili nell’ambito di corsi di lingua pomeridiani in quasi tutti i licei? Qui arriva il primo elemento di confusione per il genitore italiano. Il riconoscimento della scuola come Cambridge International, infatti, non va confuso con la possibilità di seguire corsi e di sostenere gli esami per ottenere le certificazioni che attestano la conoscenza dell’inglese come lingua straniera. Queste ultime attestano diversi livelli di conoscenza della lingua, basati sul Quadro Comune Europeo di Riferimento (KET=A2, PET=B1, FCE=B2, CAE=C1, PCE=C2) e si chiamavano ESOL (English for Speakers of Other Languages) fino a poco tempo fa e ora si chiamano Cambridge Assessment English.

La qualifica di Cambridge International, inoltre, non fa neanche riferimento al sistema CLIL (Content and Language Integrated Learning), anche se anche se vi somiglia. Il CLIL, ossia l’insegnamento in lingua straniera di “discipline non linguistiche” (in gergo DNL), previsto dal 1999 per le scuole superiori e per il quale molte scuole non sono ancora attrezzate, comporta l’utilizzo dell’inglese ma seguendo programmi scolastici italiani.

Descritto ciò che il Cambridge International non è, si può quindi passare a spiegare ciò che è; il riconoscimento della scuola come centro Cambridge International significa che la scuola è abilitata ad inserire, nel normale corso di studi, insegnamenti che seguono i programmi della scuola britannica e che implicano l’utilizzo degli stessi libri di quest’ultima.

Insomma, detto in parole semplici, si tratta di studiare le stesse cose dei propri omologhi inglesi e di sostenerne i relativi esami. Questi esami si chiamano IGCSE, acronimo che sta per International General Certificate of Secondary Education. La prestazione di ogni studente è valutata in modo anonimo e imparziale, direttamente in Inghilterra, e il voto dell’esame va da  A * a G.

La differenza è che i ragazzi inglesi sostengono questi esami tra i 14 e i 16 anni mentre quelli italiani, poiché debbono affiancarli alle normali materie del programma ministeriale italiano, li ‘spalmano’ su un periodo di tempo più lungo, dai 14 ai 17.  Un’altra differenza è che in molte scuole britanniche si sostengono i GCSE e non la versione internazionale detta IGCSE, ma questa differenza non è di importanza sostanziale.

Gli esami IGCSE o GCSE segnano la fine della scuola dell’obbligo per i ragazzi inglesi. I molti che proseguono continuano poi sostenendo gli AS e gli A-levels o, in taluni casi, a seconda della scuola, l’IB (di questi ultimi esami ho scritto qui)

Ma come hanno fatto queste scuole italiane a diventare sedi autorizzate dalla Università di Cambridge per la preparazione e il conseguimento delle certificazioni internazionali IGCSE (nonché AS/A-level, quando verranno attivate)? I punti cardine del doppio programma sono, a mio avviso, due. Da un lato, le scuole si servono di lettori madrelingua che affiancano i docenti di cattedra in lezioni fatte quasi sempre in compresenza. Dall’altro lato, il progetto Cambridge si persegue sfruttando le economie di scala: i licei hanno adottato, dei programmi inglesi, quegli insegnamenti che sono caratteristici dell’indirizzo di studi, scientifico o classico. Ogni materia e’ quindi doppia: si svolge in italianoe in inglese in compresenza tra docenti italiani e lettori madrelingua  che conoscono la materia insegnata (anche se non hanno l’abilitazione).

 

A chi è adatto il percorso liceale Cambridge International?

Ovviamente si tratta di un percorso adatto agli studenti che per storia famigliare conoscano già l’inglese, per coloro che provengano da una scuola internazionale e vogliano rientrare nel sistema di istruzione italiano, per chi esce da una scuola bilingue e per tutti i ragazzi/e particolarmente brillanti o motivati a misurarsi con un programma di studi di respiro internazionale.  Un liceo Cambridge International non è infatti for the faint-hearted: nelle ore di insegnamento sono compressi due diversi programmi, per una giornata veramente intensa. In molte scuole, tra l’altro, sono previsti stage di full immersion all’estero, per avviare in modo intensivo lo studio delle varie materie in lingua.

 

educazioneglobale licei IGCSEMa tutto questo é gratis?

Non proprio: nelle scuole pubbliche, all’indirizzo Cambridge International, oltre alla spesa dei libri e al contributo volontario (“erogazione liberale”) che ormai tutte le scuole chiedono, si paga un controbuto extra che va dai 200 ai 500 euro l’anno. Gli stage all’estero e i singoli esami si pagano a parte, ma rimangono costi contenuti se si considerano le alternative: le scuole internazionali, infatti, costano anche 20/25 mila euro l’anno.

All’Azzarita il Cambridge International è partito in sordina nell’anno scolastico 2012-2013, con una sola sezione. Il nuovo indirizzo ha avuto successo e le sezioni Cambridge International si sono moltiplicate e gli si sono affiancate anche sezioni “internazionali” con più esami Cambridge e una terza lingua.  Nel tempo, si sono andate moltiplicando anche le scuole che offrono il programma Cambridge: l’elenco aggiornato lo trovate nel post Tutti i Licei Cambridge d’Italia oppure sulla Rete delle scuole Cambridge

Ogni altra questione si può approfondire sul sito del Cambridge, che contiene, tra le altre cose, un documento destinato ai dirigenti scolastici ma utile a genitori che vogliano conoscere meglio gli assi portanti dell’educazione bilingue Cambridge. Il documento, che spiega i dettagli del curriculum  che le scuole dei  paesi non anglofoni possono “importare” nel proprio iter scolastico, si chiama Implementing the curriculum with Cambridge.

Ma con questi esami si può entrare in un’università inglese?

Questa è la domanda di molti genitori. La risposta è complessa: si porebbe rispondere…“ni…”. Tanto per cominciare per entrare in una università inglese servono gli A-levels. E’ vero che le Università inglesi guardano anche ai risultati degli IGCSE, in specie perché le domande si fanno con molto anticipo e lo studente inglese potrebbe non avere ancora i risultati degli A-levels, ma le università guardano anche ai tempi in cui questi sono stati conseguiti e gli allievi italiani li spalmano su un periodo troppo lungo.

Insomma, in alcuni paesi e per alcune università, le qualifiche IGCSE in grado di soddisfare i requisiti di ingresso per l’università, in altri vengono comunque valutati insieme agli A-levels e all’IB.  In ogni caso, un voto pari a C nell’IGCSE di “English as a Second Language” soddisfa i requisiti di conoscenza della lingua inglese di molte università nel Regno Unito e in altri paesi anglofoni. Per valutare quale università riconosce cosa si può utilizzare questo sito.

In sintesi, lo studente italiano che volesse accedere all’università inglesee provenisse da un simile cursus studiorum, dovrebbe comunque fare domanda presentando come requisito non solo gli IGCSE ma il voto dell’Esame di Stato italiano (l’ex Maturità, per intenderci), voto che, come noto, è visto con sospetto (e non a torto, poiché è un voto arbitrario: un 100 preso nella scuola A della Regione X non è lo stesso voto che quello preso nella scuola B della Regione Y). Ovviamente, un buon risultato agli IGCSE è sempre un arricchimento importante del curriculum e consente di ottenere crediti linguistici e disciplinari (CFU) da poter utilizzare in ambito universitario.

Insomma, i licei Cambridge presentano vantaggi e svantaggi. Per un approfondimento ulteriore, consiglio di leggere Licei italiani che offrono gli IGCSE: vantaggi e svantaggi. Per chi invece fosse ancora indeciso sulla scelta, ho scritto una Guida pratica alla selezione del liceo “giusto”.

 

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Comments

  1. Veramente interessante. E’ un contributo alla chiarezza di una tipologia di “scuola” ancora non molto conosciuto. Franco e Marisa

  2. Buon giorno! Ecco qui il mullah Omar, o se preferite il fastidioso….
    Ho letto, oso dire studiato, con attenzione questo articolo, e mi permetto di evidenziare quelle che, a mio avviso, sono alcune criticità.
    Primo, avvalendomi dei link opportunamente offerti ho fatto un “giretto” nei siti delle scuole citate, e i risultati mi paiono non del tutto convincenti.
    Nel merito, su un orario di trentatre/trentacinque ore settimanali, l’insegnamento in madrelingua, là dove è possibile ottenere il dato -non sono riuscito a ricavarlo negli istituti Salvini, Aristotele e Maria Ausiliatrice- va da un massimo di sei ore alla settimana complessive nella prima classe del Galvani, ore che scendono a tre al quinto anno, alle tre ore, sempre alla settimana, del DeMerode; non conto, ovviamente, ore di English as second language, che è in fondo un riconfezionamento della lingua inglese già prevista nei normali programmi, né tantomeno ore svolte in inglese da un docente italiano non madrelingua.
    Scusate la franchezza, ma mi sembra un assai poco, soprattutto se, in prospettiva, si tratta di impressionare gli scafatissimi selezionatori di Oxbridge e dintorni.
    Inoltre, anche se in un caso – il DeMerode- si premette una panoramica sintetica, ma corretta, sul sistema scolastico inglese, nessun istituto dice in modo chiaro quello che dice Elisabetta, ovvero che ai fini dell’ammissione ad una università inglese queste certificazioni da sole non bastano.
    Secondo, c’è una questione che andrebbe approfondita, eventualmente intervistando i singoli dirigenti scolastici, perché in questi casi accade un poco come nei rapporti con l’Agenzia delle entrate: più che la normativa, conta la prassi seguita. Non sono infatti riuscito a capire in base a quali norme e procedure questi istituti abbiano adottato il programma “internazionale”, e la domanda non è oziosa come sembrerebbe.
    Lo strumento normale per adottare un programma “speciale”, ma bisognerebbe verificare cosa è stato fatto in concreto, sarebbe l’inserimento nel POF di un progetto corrispondente, che però, come tale, andrebbe anno per anno approvato dal consiglio di istituto e finanziato dal ministero. E quindi, anno per anno, sarebbe esposto al rischio di essere abbandonato per mancanza di fondi ovvero semplicemente per mancanza di buona voglia, dato che il dirigente e gli insegnanti promotori possono non essere più in servizio in quella scuola. Detto altrimenti: quali garanzie, o almeno prospettive, di continuità ci sono? Non è che si rischia di investire tempo e danaro in qualcosa che poi rimane incompiuto? Tra l’altro, non si tratta di progetti a basso costo: l’impegno economico può essere modesto, ma il tempo perduto, in un momento essenziale per la formazione dei giovani, non ritorna più.

    1. Volevo specificare che l’Istituto Salvini di Roma ha ottenuto il riconoscimento di Cambridge International Centre dall’Università di Cambridge e segue i programmi IGCSE stabiliti dalla stessa Università adottando endorsed books per le discipline con esami IGCSE.
      English as a Second Language non è un “riconfezionamento della lingua inglese” ma presuppone lo svolgimento di un programma specifico atto al superamento dell’esame.
      Per quanto riguarda il sito della scuola informo che è stato modificato in quanto erano presenti delle inesattezze.

        1. Grazie alle tue informazioni mi sto informando per il san giuseppe a Roma dove mi hanno detto che non hanno più posti per il prossimo anno.Ma mio figlio fa la prima media in una scuola bilingue e quindi potrei fare una pre iscrizione. Ma tu sai anche se questi “esperimenti” italiani stanno funzionando? Se , diciamo,sono fatti seriamente?
          Grazie mille
          Francesca

          1. Al Galvani di Bologna funziona senz’altro. A Roma hanno tutti iniziato da poco ma, come scrivevo, il primo a partire è stato il Salvini/Azzarita dove lavora la prof.ssa Emma Mandò (che ha pure scritto tra i commenti in questo blog) cui si deve l’idea di avere “importato” l’idea dal Liceo Galvani. I risultati li vedremo da quest’anno, credo, perchè mi pare che è proprio a conclusione di questo anno accademico che la prima “coorte” di ragazzi del liceo scientifico Cambridge del Salvini faranno il primo esame IGCSE (mi pare Geography) ma potrei sbagliare sulla tempistica. Uno potrà vedere in quanti passeranno (prendendo C) o prendereanno un buon voto (B o A). Dopodichè, giudicare se questo serva per l’Università in Inghilterra e di quale livello è più complesso. Certamente serve come preparazione, meno come titolo se non si fanno poi gli A levels. Infine ci si può chiedere se il troppo stroppia e se non sarebbe meglio fare uno scientifico normale e dei corsi estivi di inglese o dei corsi accademici in inglese. Si può argomentare all’infinito, insomma.
            Elisabetta

          2. Ciao Francesca, i miei due figli hanno studiato al de merode per elementari e medie. Il maggiore ha appena finito la terza ed il secondo si appresta a frequentarla. Per il primo io avevo già fatto l’iscrizione al classico bilingue, ma i giudizi che mi sono arrivati sono stati parecchio negativi, per cui abbiamo deciso di cambiare e andare al Visconti dove si sta anche avviando una sezione Cambridge. Ti consiglio di informarti bene sul De Merode, potrebbe trattarsi di difficoltà iniziali (questo sarebbe solo il secondo anno), ma i malcontenti lo scorso anno erano parecchi

          3. Palma, grazie delle informazioni. In effetti il funzionamento di un progetto Cambridge si regge sulla bravura dei lettori madrelingua, sulla loro conoscenza – almeno media – della materia che contribuiscono a veicolare (che sia fisica o latino) e sull’interazione tra lettore e docente curriculare. Altrimenti il risultato è che non si impara nè la materia veicolata nè un inglese corretto. Penso che tutte le scuole debbano affrontare e risolvere queste sfide.

      1. Gent.ma dottoressa,
        sono una coordinatrice di Liceo. Corremmo attivare nel nostro liceo la sezione Cambridge, sia per il classico che per lo scientifico. Avremmo però bisogno di indicazioni su come attivare, dove inviare la domanda e come presentarla al ministero. Potrei entrare in contatto con lei.
        le lascio la mia mail privata marlgab@tin.it

  3. vuole fare qualche precisazione al post e aggiungere qualche commento.
    Prima precisazione (pedante?): GCSE e IGCSE non sono proprio la stessa cosa. I GCSE sono gli esami che fanno gli inglesi a 16 anni a fine del ciclo della scuola obbligatoria, gli IGCSE sono invece gli esami fatti dagli studenti internazionali sparsi per il mondo. In particolare, i GCSE vennero introdotti alla fine degli anni ’80 al posto degli O Level, considerati troppo selettivi per una scuola di massa. Gli IGCSE ricalcalcano invece gli O level e sono adottati dalle scuole private internazionali e dalle scuole private inglesi insoddisfatte dei nuovi GCSE. In altre parole, i IGCSE sono più intensi dei GCSE. Entrambi sono standardizzati, mentre però per i GCSE ci sono diversi board che amministrano l’esame, per l’IGCSE vi è solo l’Università di Cambridge.

    Seconda precisazione: gli IGCSE come strutturati negli esempi riportati di fatto non sono rilevanti per l’ammissione in una università inglese. Infatti, i GCSE/IGCSE devono essere in un numero tale che di fatto non è possibile riprodurre in un contesto a doppio standard (italiano e CIE) e sopratutto, sono solo indicatori per un prescreening, in quanto l’eventuale offerta è condizionata dal voto degli A level o dell’IB (o anche dell’esame di stato). Quindi i IGCSE sono una utile integrazione alla preparazione in inglese, ma non rafforzano la preparazione finale del liceale nelle materie studiate (IGCSE sono e rimangono basic, salvo per matematica avanzata e per altre materie che non hanno equivalenti in Italia come Global Perspectives o World Literature).

    L’Esame di stato e l’amissione in una università inglese. Purtroppo, rispetto all’equivalente francese o tedesco(ma anche svizzero o finlandese), l’esame di stato è penalizzante per l’ammissione in una università top inglese, per il fatto che non è un esame standardizzato e perché non è indicativo quasi di nulla, né della qualità dello studente (ci sono 100 e 100) né della specializzazione (ad esempio, nei licei scientifici italiani il livello di chimica e biologia è inferiore o pari al GCSE biology o chemistry, entrambe condizioni essenziali per l’ammissione a Medicina, ma a livello A level, cioè due livelli superiore all’IGCSE). Per essere ammessi in Economics a Oxford si sostiene, se si passa il prescreening, un colloquio (che è un vero esame/interrogatorio) che verte proprio su Economics. Tra chi ha preso l’A level in economics e chi non ha l’ha mai studiata (e neanche ai commerciali si studia come in un A level), è facile fare una previsione. E così per le altre materia. Quindi a Oxbridge e alle varie facoltà di Medicina in UK i tassi di ammissione per gli italiani sono inferiori a, e in alcuni casi nulli, quasi tutti gli altri paesi europei (il numero cioè di ammessi sulle domande presentate), tranne che per Classics. E ci voleva pure.

    Però a parte queste precisazioni, che rilevano solo per chi pensa di mandare i figli a Oxford, a Cambridge e all’Imperial College, l’introduzione di corsi IGCSE nei licei è un’ottima dimostrazione di creatività da parte della scuola, e sicuramente è una aggiunta utile all’acquisizione di competenze nella lingua inglese. Tra un liceo che fa IGCSE e uno che non li fa, la scelta diviene più facile.

    1. una precisazione : gli IGCSEs li fanno anche i board Edexcel e AQA , anche se Cambidge li ha partoriti e battezzati… quanto poi alla questione che siano più intensivi e simili agli O levels mah …..

      1. allora precisazione alla precisazione: Edexcel amministra l’Edexcel’s International GCSE, che assomiglia solo nel nome agli IGCSE del Cambridge in quanto registrato. Cioè sono “diversi” e meno diffusi rispetto a IGCSE e GCSE. AQA invece amministra esattamente gli IGCSE di Cambridge.

        Sulla questione O level, questa è la percezione, forse viziata dal difetto di sovrastimare i tempi che furono.

          1. non ho capito cosa non è chiaro. In modo semplice: il GCSE è l’esame che si fa a 16 anni in UK. Le regole sono stabilite da una autorità pubblica, mentre l’amministrazione del test standardizzato è condotta da diversi board, tra cui AQA, OCR e Edexcel, tra gli altri. Questo é un modo di separare chi prepara gli studenti (gli insegnanti e la scuola) e chi valuta (appunto questi board secondo lo standard GCSE). Lo stesso vale per gli A level. L’alternativa che gli studenti escano da scuola con una valutazione data dagli stessi insegnanti è incoerente con un sistema che prevede università di vario livello. Ci sarebbe per gli insegnanti l’incentivo a gonfiare i voti e in ogni caso sarebbe difficile per l’Imperial college confrontare uno studente di Brighton con uno di York.

            A questo sistema “statale” si è venuto a creare un sistema parallelo internazionale che mal digeriva un gcse incentrato su esigenze inglesi. Per questo si è attivato Cambridge, che peraltro partecipa nel board OCR, con l’identificazione di un suo standard internazionale IGCSE.

            Le scuole internazionali non hanno le stesse esigenze degli indigeni. Il sistema IGCSE ha avuto successo per vari motivi, anche tra le scuole private in inghilterra che lo hanno adottato perché ritenuto, a torto o a ragione, più rigoroso. Le università hanno di fatto accettato gli IGCSE insieme ai GCSE (non ho informazioni se le univ. danno peso diverso ai due sistemi).

            Si è formato un mercato. L’IGCSE è talmente accettato in UK, che il governo britannico ha recentemente permesso ad alcune scuole pubbliche di ricorrere all’IGCSE. Il mercato è quindi potenzialmente ricco e interessante. Al che Edexcel (che è una controllata di Pearson, un editore molto grande) ci si è buttata a capo fitto elaborando anch’essa un suo International GCSE (all’inizio aveva usato la denominazione IGCSE, ma Cambridge ha rivendicato il trademark).

  4. Buon giorno. Credo di interpretare il pensiero di tutti se ringrazio la prof. Mandò per il suo intervento, che spero sia il primo di una serie. Voglio poi precisare il mio pensiero, che evidentemente non avevo bene espresso. Dò per scontato che i programmi IGCSE siano stati adottati, dall’Istituto Salvini e da tutti i consimili, nel pieno rispetto dei requisiti stabiliti da quella Università. La mia domanda era un’altra, e spero che la prof. Mandò possa rispondere: c’è una qualche garanzia, e se si quale, che l’istituto italiano non abbandoni il programma Cambridge in favore di altre iniziative didattiche, ovvero non lo interrompa da un anno all’altro, senza che tutti completino il corso, per scelta o mancanza di fondi?
    Io poi sono un rozzo, ed ho scritto “riconfezionamento per dire che, a quanto ho capito, un programma di English as a second language non differisce per contenuti in modo significativo dal programma di lingua inglese nprmalmente previsto nell’ordinamento italiano. Se così non è, potrebbe la prof. Mandò spiegare in che esattamente consiste il suo valore aggiunto, dato che -credo- ogni insegnamento presuppone uno specifico programma atto al superamento dell’esame. In altre parole, se al Salvini, o altrove, Tizio fa inglese come normale materia e Caio lo fa come English second language, al di là della certificazione e a parità di profitto individuale cosa Caio sa fare in più rispetto a Tizio?

    1. Buona sera,
      intendo rispondere al Sig. Spisani riguardo alla validità dell’esame IGCSE English as a Second Language:1) già il nome mostra che si valuta la conoscenza di una Seconda Lingua e non Lingua Straniera come è denominata nel programma italiano e questo indica che allo studente è richiesta una conoscenza più approfondita;
      2) la certificazione IGCSE (come altre certificazioni Cambridge :KET,PET,FCE,CAE) hanno una validità internazionale perchè certificano il grado di conoscenza della lingua,invece il Diploma di Maturità ha una votazione generica che non attesta specificatamente la conoscenza della lingua seguendo parametri internazionali.
      Per quanto riguarda le garanzie di continuità le posso assicurare che la Dirigente e tutto il corpo docente hanno preso molto seriamente questo Progetto che abbiamo fortemente voluto , inoltre la scuola ha investito anche nella formazione specifica dei docenti coinvolti per l’insegnamento delle materie IGCSE.
      Forse è banale ripetere che molti insegnanti sono appassionati del loro lavoro e amano le sfide che possono migliorare il futuro dei giovani.
      Per ulteriori informazioni La invito al Open Day che si terrà il 15 dicembre p.v. dalle ore 9,00 in Via Tommaso Salvini, 24 Roma

  5. Gent. ma prof. Mandò, sono molto contento di leggerla. Insegno anche io, se pure non al liceo, e secondo i miei amici faccio parte anch’io della categoria degli appassionati al loro lavoro: mi fa sempre piacere conoscerne qualche altro esemplare.
    La mia formazione personale (insegno diritto amministrativo) mi aveva però condotto a pormi un interrogativo diverso, di carattere procedural burocratico. Come fate ad assicurarvi le risorse? dovete operare anno per anno? o potete farvi autorizzare la spesa per tutto il corso, anche se pluriennale? e con quale strumento tecnico giuridico? La ragione della mia curiosità è ovvia: vorrei spingere tanti a copiarvi, e ho già in mente un paio di candidati seri nella mia zona. Vivo a Venezia, e come forse ha letto sono babbo di due piccini, quindi non credo di potercela fare per l’open day, ma sono onorato del suo invito. Spero di leggerla ancora presto, e magari in futuro di conoscerla personalmente. I migliori saluti!

  6. Mio figlio dopo aver frequentato fino alle medie una scuola internazionale inglese ha scelto l’opzione Cambridge del liceo scientifico Azzarita di Roma. Ero perplessa ma certa che avesse bisogno di un passaggio a una scuola pubblica, magari poi per tornare gli ultimi due anni a fare l’IB ( international baccalaureate). Adesso sono molto contenta perchè la sua scuola è gestita da una preside open minded e molto efficiente e i professori c’è la mettono tutta. Sono giá andati due volte in. Inghilterra e anche se il livello di inglese della classe è molto inferiore a quello di mio figlio è anche vero che il suo livello di italiano deve migliorare, così alla fine in questo scambio ci guadagniamo tutti. Come in tutte le cose potrei dirvi anche i difetti, ma credo che alla fine quello che conta sia il risultato di insieme ed è certamente positivo in una scuola italiana che ancora si vanta di essere la migliore quando non lo è.

  7. Complimenti Betta per le tue osservazioni, interessanti e piene di tanti spunti di riflessione. Credo che, un ulteriore valore aggiunto del progetto Cambridge, e più in generale di un percorso di studi che attinge all’approccio scolastico anglo-americano, stia nel fatto che i ragazzi sono incentivati a portare avanti tante iniziative extra curriculari, come per esempio il progetto ONU, i soggiorni all’estero nel 4 anno di liceo o le attività di social service o di perfoming arts. Queste esperienze, che licei come l’Azzarita incentivano, sono molto arricchenti per i ragazzi, ed inoltre favoriscono il team building della classe e completano il CV degli studenti che vorranno poi applicare in università anglo americane. Per quanto riguarda i costi del progetto Cambridge, credo convenga mettere in budget una cifra un pò più alta dei 200 euro richiesti dalla scuola in quanto che io sappia sono previsti soggiorni all’estero durante l’anno per approfondire lo studio di alcune materie (la geografia è una di queste) e forse è opportuno prevedere un sostegno per la lingua inglese per i ragazzi che hanno un livello scolastico della conoscenza della lingua. Continuerò a seguirti Betta perchè il tuo blog è davvero molto interessante.

  8. Intanto ringrazio Maria e Benedetta per le loro esperienze, inoltre aggiungo un commento ulteriore per dar conto di quello che stanno facendo altre scuole di Roma autorizzate “Cambridge International”. Ho desunto queste informazioni andando – dove possibile – agli Open Day e aggiornandomi sui siti web delle relative scuole.
    Ovviamente, chi leggesse questo post e i relativi commenti e volesse contribuire è il benvenuto ed è invitato a segnalare altre scuole (pubbliche e private) che offrono i diplomi IGCSE Cambridge sul territorio nazionale.
    Colgo l’occasione per fare una precisazione: in questi commenti, come nel post, elenco le realtà Cambridge presenti sia nelle scuole pubbliche che in quelle private. Con ciò non intendo fare in nessun modo pubblicità alle seconde, ma semplicemente mettere a disposizione – a chi volesse leggere – più informazioni possibili.
    Al di là dell’offerta formativa di ciascuna scuola e di come essa è presentata, devo dire che la mia simpatia va a chi riesce ad introdurre questi corsi ed esami nella scuola pubblica, perché immagino che le difficoltà che deve affrontare – dato il momento di contrazione economica – sono tantissime.
    Consiglio a tutti i genitori interessati all’IGCSE – Cambridge (tra i quali, come si sarà capito, ci sono anche io, nella doppia veste di blogger e di mamma di figli bilingui) di fare un po’ di quello che si chiama “shopping around”: di studiarsi e comparare l’offerta formativa delle varie scuole. Quello dell’autorizzazione Cambridge International è un work in progress e non sempre i siti web delle scuole sono completi (soprattutto quelli delle scuole pubbliche) o precisi (soprattutto quelli delle scuole private).
    Ed ecco le informazioni sulle scuole romane, oltre ovviamente all’Istituto di via Salvini si cui si è ampliamente scritto.
    Tra le scuole pubbliche, ho saputo che il Lucrezio Caro ha avviato il percorso Cambridge IGCSE nell’indirizzo classico. Dal sito sembra potersi desumere che abbia attivato Storia e Geografia, Scienze e Matematica in Inglese. Scrivo “sembra” perché il quadro orario presentato parla prima di IGCSE e poi di metodo CLIL e non mi pare chiaro, ma forse la mia lettura è stata frettolosa.
    Sempre a Roma, la scuola Maria Ausiliatrice di via Dalmazia (scuola paritaria, rette sui 3.500 euro) sta puntando molto sugli IGCSE per l’indirizzo del liceo linguistico. Per il biennio del linguistico ha attivato gli esami IGCSE English as A second Language, French, Spanish e Georgraphy. Al terzo e al quarto anno del liceo ad indirizzo linguistico si sostengono anche gli esami di German e Global Perspectives, quest’ultimo insegnato dal docente madrelingua (gli altri insegnamenti sono svolti da docenti italiani che conoscono l’inglese o in compresenza con lettore madrelingua). Gli altri due indirizzi della scuola, classico e scientifico, sono meno orientati, per il momento, agli Cambridge IGCSE. Al classico si sostengono gli esami IGCSE di English as a Second Language e Latin, mentre allo scientifico English as a second language, mathematics e Physics. Probabilmente questo assetto cambierà nel tempo, visto che la preside dei licei ed ex insegnante di inglese, Suor Paola, afferma che quello del Cambridge è l’inizio di un cammino.
    Diversa la situazione ad un’altra scuola paritaria, il San Giuseppe De Merode di Piazza di Spagna a Roma (rette sui 5.000 euro), dove all’inizio si era puntato sull’IGCSE al liceo Classico (forse per controbilanciare un calo di iscritti per questo indirizzo, che, del resto, è comune a molte scuole statali e non su tutto il territorio nazionale, specie al nord). Il Classico del San Giuseppe è partito da settembre 2013 con gli esami IGCSE English as a second language, con docente di madrelingua inglese; History –Geography, insegnamento in inglese con docente italiano; Biology (3 ore, di cui due in compresenza) con docente di madrelingua inglese + docente italiano). Capito che la richiesta dell’utenza per l’IGCSE è anche (o soprattutto?) per il Liceo scientifico, il San Giuseppe si è attivato e a partire dall’anno scolastico 2014-15 la proposta viene estesa al Liceo Scientifico con i seguenti insegnamenti: English as a second language, con docente madrelingua (2 ore, oltre le 3 curricolari); Maths: insegnamento in inglese (una delle cinque ore) con docente italiano; Geography, insegnamento in compresenza di docente italiano e docente di madrelingua (1 ora); Biology (3 ore, di cui due in compresenza) con docente di madrelingua inglese + docente italiano.
    Poi la scuola mette a disposizione il suo Centro Lingue, dove, con pagamenti extra c’è la possibilità di fare i corsi e sostenere altri esami IGCSE (French, Spanish, Global Perspectives e Mathematics). Anche al San Giuseppe il Cambridge viene visto come un work in progress, per arrivare ad attivare i corsi e gli esami A levels.
    Su chi ci arriverà per primo è lecito dubitare, visto che neanche il Liceo Galvani di Bologna, che è stato il primo ad adottare questo programma e costituisce dunque la “best practice” italiana in materia, ha mai adottato i corsi A levels.

    1. “Su chi arriverà primo è lecito dubitare, visto ceh neanche il Liceo Galvani…” I principali A level, sopratutto in scienze, sono a un livello troppo alto rispetto a un liceo italiano, e non sarebbe possibile integrare l’A level senza snaturare completamente l’impostazione del liceo. Per alcune materie scientifiche come ad esempio la biologia, l’A level è al livello di corso universitario italiano, con l’aggiunta dei laboratori, che pongono un duplice problema. Da un lato, la preparazione dei docenti che dovrebbe (e questa può essere una sfida professionale) insegnare non solo una materia che forse nemmeno loro hanno studiato ai tempi dell’università, ma devono anche mettere in piedi una serie di attività di laboratorio che richiede risorse umane adeguate (l’insegnante che sa fare il rainbow experiment in chimica senza far esplodere tutto come recentemente è successo in una scuola a new york) ma anche di tempo. Infatti, il lab richiede almeno 60 ore extra. In totale un A level prevede 360 ore di lezione (nell’arco di due anni) che però devono essere preceduti dal corrispondente IGCSE o equivalente nella materia prescelta. In altri termini, per fare l’A level di biologia o chimica è necessario prevedere 4 anni pieni di quella materia a ritmi piuttosto sostenuti. Rispetto agli standard ai quali siamo abituati non è sostenibile inserire 3 o 4 A level e mantenere anche una struttura che in qualche modo richiami il liceo di qualunque indirizzo. Se poi si tiene conto che a parte matematica e latino, è difficile che una materia come chimica o biologia compaia all’esame di stato, si capisce che l’IGCSE è come la ciliegina e si può fare, mentre l’A level, è tutta un’altra storia.

  9. Volevo segnalare che il Liceo Salvini ha attivato per l’anno scolastico 2014-2015 il Liceo internazionale inglese. Franco Guerrera

  10. Per un liceo innovativo di tipo internazionale (privato) vedasi anche il Liceo Internazionale per l’impresa Guido Carli di Brescia.
    Complimenti per il sito che seguo (in silenzio) da diverso tempo.

    1. Grazie Tiziana. Conosco (grazie al web, ovviamente) il Liceo Internazionale per l’Impresa Guido Carli di Brescia, anche perchè è uno dei pochi (insieme al Collegio San Carlo di Milano e all’Istituto Olga Fiorini di Busto Arsizio) per i quali il Ministro Carrozza ha approvato la sperimentazione della riduzione del percorso liceale a 4 anni. Non escludo di scriverne in futuro
      a presto
      Elisabetta

  11. Buonasera a tutti, ho scoperto questo sito per caso e vorrei informarvi che anche il Liceo Scientifico Statale Stanisòao Cannizzaro di Roma è una Cambridge School dall’anno scolastico in corso.

  12. Bellissima questa e le altre discussioni del blog, finalmente posso dialogare con chi considera le lingue importanti. Cara Elisabetta, mi hai rimandato a questo post, che comunque avevo letto già con molto interesse, a proposito di scuole europee e in particolare a Roma. Apprezzo gli sforzi di qualche liceo pubblico di adottare il Cambridge international con alcune materie insegnate direttamente in inglese, e’ la cosa più vicina a quella che cerco, però ancora non ci siamo completamente, anche perché pare ci si un bel numero chiuso , devi avere voti alti e provare di avere già una buona conoscenza dell’inglese con diploma alla mano, almeno questo al Cannizzaro, di cui sono stata all’open day. Mi mancano i particolari, perché di questo indirizzo linguistico ne avrebbero parlato più diffusamente all’open day in succursale, mentre io sono andata a quello della centrale, pensando che ne avrebbero parlato li, invece l’ argomento era stato toccato solo marginalmente. Peccato. Comunque di sicuro C’ e’ numero chiuso e requisiti che ho detto sopra. Io continuo a sperare in un bel liceo europeo a Roma, nel frattempo un normale liceo linguistico o un liceo Cambridge international sono l’ unica via che vedo praticabile per ore. ( a proposito, ma perché continuano a tenere ben nascosti i licei linguistici come sezioni aggiunte all’ interno di licei denominati classici , scienze sociali e scientifici? )

    Chiedo inoltre cortesemente, qualcuno e’ a conoscenza di una iniziativa simile alla scuola media?
    Grazie
    Laura

  13. Salve,
    al Liceo Azzarita il primo esame IGCSE sarà Geography, la sessione di ottobre vedrà cimentarsi 24 studenti dell’inizio del 3° anno. Abbiamo posticipato di una sessione perchè il TEST è molto complesso ed ha impegnato non solo l’insegnante della materia ma anche l’insegnante di scienze, inoltre la preparazione è stata coadiuvata da uno stage specifico in Inghilterra della durata di una settimana.
    Spero che tutti gli sforzi fatti dagli insegnanti e, soprattutto, dagli alunni saranno premiati con 24 A con*!
    Prof.ssa Emma Mandò
    Coordinator International Cambridge School Salvini Roma

    1. hi emma,
      i am the new immigrant of Italy.my kids have been in a high school doing their IGCSE and A LEVELS in my naive country…..so worried about their education as they have no knowledge of italian…i want to continue their IGCSE and A-LEVELS….what opportunities they can have in ITALY.Private schools which are offering CAMBRIDGE EXAMS are so expensive….need ur expertise in this situation ….which schools are available for IGCSE and A-LEVELS and which universities offer programmes in english after A-levels………….looking forward for ur kind words……..
      REGARDS.

      1. Hi Mona, I see you are writing to Emma Mandò, so I was wondering whether to answer or not…but I will. You have forgotten to tell us a number of things: first where are you.
        If you are in Rome or in a smaller town it makes a difference as far as which school to choose. You also did not say how old are your children and which exams they have already done.
        I want to warn you, though, that Italian liceos offering Cambridge IGCSE exams are not usually offering A levels. The Cambridge IGCSE exams are, in their case, added on top of the Italian program, which is done in Italian, with all the courses you do in the Italian Education system (which has also Latin, for example).
        Elisabetta

        1. hi ELIZABETH,
          thanks for quick reply,i am in ROME.i have three sons,elder one is 16years oldand have given his o-levels equivalent to IGCSE. And back home country he was preparing for AS exams….second one is 14 years old and was doing IGCSE.third one is 12 yeras old and is just ready to start his iGCSE…….
          and i want to send them to Uk for higher studies…so is their some chance for A-levels…..coz i really do not want to ryin my my kids study,and when i checked fee in international schools ,its too costly……so looking for some really good public school in Italy.i can change my city for my kids study……………elder ones have taken science subjects…………..and for younger one he is also interested in sciences….really in need of help.
          regards,
          MONA

          1. Ho Mona, the cheaper alternative in Rome for A levels for your oldest son is the New School on via Camilluccia. “Cheap” is a misnomer: it still costs about 17.000 euros a year… which is very much if you extend it to the second son.
            I believe the younger son may still be in time to learn some Italian fast and attend an Italian school, maybe starting at a bilingual school like Istituto Marymount http://www.marymount.it (cost of about 7.000 euros yearly). The problem is that this stops by age 14, at which point he’ll have to choose between a (free) Italian school or an (Expensive) international school.
            You may go and talk to somebody the italian liceo scientifico Salvini, in the parioli area http://www.iisviasalvini.gov.it/ but, to tell you the truth, yours seems to me an impossible task. Nowhere in Italy you will find free IGCSE and A levels, as far as I know, unless there is something I have yet to know…
            See, the only places where you can get the whole british school system for free is…in the UK!
            After all, every education system in the world is State-based, so it is typical of a certain country. “International” schools, whether following the british, american or french education system are offered by private institution that charge costly fees for them. Cambridge IGCSE exams in the public Italian system are an exception to the rule, but their are added to the Italian system, by which I mean that you still have to study phisics and biology, philosophy and Latin, Italian language and literature (and so on) PLUS sit the IGCSE exam.
            That is how far I can help you with explanations, after all I am only a mother and a blogger! Have you tried getting some help from you embassy? I do not know where you are from, but they might help.
            Elisabetta

    2. Buongiorno Prof ,mia figlia è interessata al liceo italo inglese che si svolge presso l Istituto Salvini. Lei è cresciuta come bilingue e ha già idea di studiare presso una università inglese . È indirizzata verso il diritto internazionale . Mi può consigliare e spiegare un po’ ! Grazie

      1. Ciao Barbara, immagino il tuo messaggio fosse per la prof. Mandò.
        Visto che non ha ancora risposto, ti rispondo io per quanto ne so.
        I percorsi internazionali all’Azzarita/Salvini, sono due: quello (solo) Cambridge e quello internazionale opzione italoa inglese.
        Il secondo, che è quello che ti interessa, rispetto al primo ha in comune gli esami IGCSE (ESL, physics, Biology, Geography ..mi pare siano questi).
        In aggiunta, però ha:
        – più ore di inglese curricolare (5 settimanali)
        – la terza lingua per 3 ore (a scelta o francese o spagnolo)
        – due A levels, che mi pare siano ESL e Math
        Di conseguenza ha due giornate lunghe (uscita alle 3 e alle 4 rispettivamente) e 3, si fa per dire, brevi (8-2pm) come risulta
        dal monte ore: http://www.iisviasalvini.gov.it/attachments/article/160/Quadro%20orario%20del%20Liceo%20Internazionale%20opzione%20Italo%20Inglese.pdf

        Tieni presente che la prima coorte di studenti dell’internazionale fa ora il secondo anno, dunque nessuno ha ancora sostenuto gli A levels, ma hanno fatto gli IGCSE.

        Ecco, in estrema sintesi. Comunque se guardi questa pagina trovi altre info
        http://www.iisviasalvini.gov.it/orientamento/180-aaa

  14. Dear Elizbeth,
    thanks for giving me much time from ur tough routine…..just one more question ,as i do not know italian ,and have got such acknowledged personality like u so……can A levels exams be given as private candidate….as if i take help on line from my naive country its easy for me, on line tuition can be available and IGCSE ,i can teach chemistry,english,computer science,and my naive language URDU,along with english as language….i have taught my elder son myself all there subjectss…..and my elder son can help in maths and physics…as my eldest son has got A in both subjects and middle one is an extra ordinary student since his 1st grade….a topper one…..i think any thing is possible we could do…..i wana try other wise its better for me to be back my home land un till my kids finish their basic studies…. ….but if they can sit in exams as private student from some sohool(public /priavte)…..could be managed………..maybe its my fancy thinking………..but can u look for ans………………..
    thanks for ur kind words,
    mona

  15. and i am not looking for free education but defiantly a reasonable cost……as three of the kids are in going to be in high classes…..if its yearly cost is nearly 5000 ….its affordable for me…….but 17000 is too much….

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