È di gran lunga l’esame di maturità più internazionale, ma non è solo un esame, è anche un curriculum interessante, sfidante e aperto ai grandi problemi globali.
Apre le porte delle università di mezzo mondo ma è anche molto selettivo ed estremamente meritocratico: i risultati degli esami sono corretti a livello centrale e pongono il candidato in concorrenza con tutti coloro che sostengono quegli stessi esami.
Normalmente si sostiene in inglese, ma esiste anche in francese e spagnolo.
Di che cosa parlo?
Dell’International Baccalaureate (detto brevemente IB), un baccellierato internazionale offerto nelle scuole internazionali di tutto il mondo, ma anche in molte scuole inglesi pubbliche e private.
E’ un percorso di studi che si sostiene tra i 16 e i 18/19 anni all’interno del quale lo studente sceglie le materie che vuole studiare.
Ma come funziona, in concreto, l’esame di Diploma IB?
L’IB raggruppa le materie in 6 gruppi:
- gruppo 1: lingua e letteratura;
- gruppo 2: language acquisition (ossia la seconda lingua);
- gruppo 3: individui e società (vi fanno capo le discpline che rientrano tra le scienze economiche e sociali, come business e management, economia, antropologia, storia, psicologia, ad esempio);
- gruppo 4: scienze sperimentali (biologia, chimica, tecnologia e design, fisica ecc.);
- gruppo 5: matematica e informatica;
- gruppo 6: le arti (danza, musica, teatro, cinema, arti visive).
Gli studenti del programma di Diploma IB devono scegliere una materia da ciascuno dei gruppi da 1 a 5. Oltre a queste, gli studenti studiano una sesta materia scelta dal gruppo 6 o da qualsiasi gruppo tra 1 e 5.
Oltre alle materie ci sono, poi, i livelli, nel senso che ogni materia può essere sostenuta ad un livello più o meno avanzato. Tre o quattro materie vanno fatte al livello superiore e il resto al livello standard.
Ma il vero fiore all’occhiello dell’IB non sono (solo) le materie fondamentali, ma i componenti aggiuntivi (obbligatori). Infatti, oltre allo studio disciplinare e interdisciplinare, il Diploma IB ha tre ulteriori componenti obbligatorie.
La prima componente è un insegnamento in più, obbligatorio per tutti e trasversale. La materia si chiama “teoria della conoscenza” (Theory of Knowledge – TOK) e, sostanzialmente, è un corso base di epistemologia che ha lo scopo di sviluppare il pensiero critico e spingere gli studenti a trovare le connessioni tra i vari insegnamenti.
La seconda componente è un saggio esteso di 4.000 parole, che gli studenti devono scrivere svolgendo una ricerca indipendente, attraverso l’approfondimento di un argomento relativo ad una delle materie che hanno scelto. L’IB prevede – secondo la tipica etica protestante – un rigoroso patto etico da parte di studenti e delle loro famiglie che si impegnano per iscritto (c’è una sorta di codice d’onore) a garantire che il lavoro è originale dell’allievo, senza possibilità di copiare e di farsi aiutare. Chi contravviene a queste regole è fuori (ecco qualcosa che nella scuola italiana servirebbe molto…).
La terza componente risponde all’acronimo di CAS, che sta per Creatività, Azione e Servizio. L’area della creatività incoraggia gli studenti a farsi coinvolgere nelle arti e utilizzare il pensiero creativo, quella di azione mira a sviluppare uno stile di vita sano attraverso l’attività fisica e quella di servizio alla comunità è forse la più importante ed è quella che mira a responsabilizzare lo studente e a renderlo parte di una comunità più allargata. Insomma la componente CAS richiede agli studenti di partecipare ad attività artistiche, sportive e comunitarie per tutto il periodo di studio, per promuovere la consapevolezza della vita al di fuori del contesto puramente “accademico”. Si tratta delle tipiche esperienze sempre presenti nei cv anglossassoni e che vengono valutate positivamente sia dalle Università, sia dai futuri datori di lavoro.
Il Baccellierato Internazionale (IB) dipende dall’IBO, che è una fondazione educativa senza scopo di lucro, fondata nel 1968. L’IBO attualmente collabora con 3.875 scuole in 147 paesi per sviluppare e offrire programmi di studio per più di 1.220.000 studenti dai 3 ai 19 anni.
Infatti, oltre al programma di diploma, il sistema l’IBO offre altri programmi di formazione internazionale e, quindi, la possibilità di una esperienza educativa internazionale che va dall’infanzia (PYP – Primary years program, per la scuola primaria), passando per la scuola media (Middle Years Program) per poi arrivare al Diploma IB vero e proprio. Ogni scuola che voglia offrire un percorso IB deve prima avere una serie di requisiti e ricevere l’autorizzazione dall’IBO. I requisiti sono gli stessi per tutte le scuole e la procedura di autorizzazione è molto rigorosa. Tutte le scuole sono poi sottoposte continuamente a verifiche.
Insomma, quali sono i vantaggi del sistema IB per uno studente italiano che è in grado di sostenerne lo studio in inglese?
- Il primo è che si può entrare in quasi tutte le università del mondo (a parte la questione della lingua e del voto finale: ad es. in Francia l’I.B. è riconosciuto purché si sia sostenuto in francese o almeno con francese L2 con ottimi voti; ad Oxbridge ovviamente si entra solo con voti altissimi nell’esame finale).
- Il secondo vantaggio è che le scuole superiori IB durano solo 4 anni (il Diploma IB, di per sè, dura solo 2 anni) e quindi si esce un anno prima.
Quali gli svantaggi? Dal punto di vista di molti genitori, il difetto principale è il costo, che di certo pesa assai nello scegliere la scuola.
Una volta, in un commento ad un post, questo blog è stato neanche troppo velatamente accusato di essere “il club delle scuole internazionali” (dunque di scuole private ed elitarie, se non altro per le rette che vengono chieste alle famiglie). A scanso di equivoci vorrei chiarire che il mio interesse per l’IB nasce da un fatto, ossia che è – per ora – l’unico modello o standard educativo pensato per formare i futuri cittadini del mondo globale e non di un singolo Stato Nazionale e questo ha molto a che vedere con la mission stessa di educazioneglobale.
Peccato che l’IB non sia uno standard accessibile a tutti e, dunque, democratico. Entrare nei posti dove è offerto gratuitamente o a poco prezzo è riservato a pochi studenti eccezionalmente maturi e talentuosi. In tutti gli altri casi, ci si trova a pagare una scuola internazionale con rette che, per la scuola superiore, oscillano tra i 18.000 o 22.000 euro l’anno (almeno per le grandi città italiane). Si tratta di costi veramente proibitivi, per quasi tutte le famiglie, specie per quelle con più figli (ed è per questo che nessuno dei miei figli fa l’IB).
Eppure, malgrado gli ingenti costi, l’IB gode di un crescente successo. Se prima era una stranezza da figli di diplomatici ora è molto amato da studenti e famiglie; tuttavia sbagliano coloro che, avendo i mezzi, scelgono l’IB per i propri figli solo per l’inglese. L’IB non va visto come un percorso di istruzione “in lingua”, ma, come si è visto, come qualcosa di molto diverso. Scegliere una scuola non è mai banale, per questo sul tema ho scritto un ebook. Optando per l’IB si accede ad un programma internazionale rigoroso, competitivo e selettivo. La lingua è il mezzo – e non il fine – di una simile scelta. Inoltre, come si è accennato e contrariamente a quanto molti pensano, l’IB non porta automaticamente nelle migliori università del mondo perché questo dipende dai risultati che si ottengono, insomma da quanto un allievo è brillante.
Chi volesse un percorso più radicato nella cultura italiana, con un inglese più o meno rafforzato, farebbe meglio ad optare, ad esempio, per un percorso liceale con il programma Cambridge, integrando con summer camp estivi all’estero.
Come ho accennato, l’IB è, inoltre, sempre più amato da scuole e università, tanto che alcune scuole inglesi abbandonano il sistema britannico degli A levels per lanciarsi nell’IB (oppure offrono in parallelo le due alternative). Oggi l’IB è quindi disponibile in centinaia di scuole in tutto il Regno Unito e chi fosse indeciso tra i due percorsi di studio potrebbe leggere il post IB o A – levels quale scegliere?).
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Elisabetta,
Innanzittutto ti ringrazio della descrizione esauriente della I.B, dei suoi vantaggi e svantaggi. Non so se hai mai sentito parlare del Collegio del Mondo Unito? Ne sono vari in tutto il mondo, ed uno in Italia a Duino, vicino a Trieste. Io ne ho esperienza diretta e non posso che parlarne bene. Consiglio a tutti di guardare il sito per avere tutte le informazioni al riguardo. Bene, anche in questa scuola fanno la I.B. ed effettivamente è riconosciuta in tutto il mondo.
Margaret
Grazie Margaret, si li conosco…ed infatti scriverò ancora sull’IB e sui Collegi del Mondo Unito…
Buongiorno Elisabetta
Avrei bisogno di un consiglio. Ho 2 bimbi di 6 e 4 anni ( parlano 3 lingue: italiano da parte materna; spagnolo da parte paterna e tedesco perché viviamo in Austria da 3 anni). A settembre il più grande dovrà iniziare le elementari. Esiste in alta Austria una scuola paritaria IB a Linz ( ha un costo di poco più di 100euro al mese) Noi abitiamo a 40′ da questa città . Per motivi lavorativi non so quanto rimarremo in Austria (1/2 /3 anni). Non so se far iniziare ad entrambi il percorso in questa scuola (dove esiste anche l’asilo per il piccolo) o in una scuola austriaca . Da un lato per la stabilità emotiva dei bambini la scuola austriaca (multietnica)sotto casa e’ perfetta (dove andranno molti amichetti dell’asilo)ma se faccio un ragionamento a lungo termine abbiamo un’opportunità enorme a 40 km da casa nostra ( con una scuola ottima Ib ad un costo irrisorio!)Il problema è che dovremmo trasferirci in questa città per via degli orari della scuola e vorrebbe dire altro scombussolamento per tutti senza avere la certezza di rimanere per almeno 4 anni ancora. Diciamo per sintetizzate: da un lato la scuola sotto casa (Tra l’altro valida) garantirebbe una tranquillità emotiva ai cuccioli ; dall’altra la scuola IB sulle elementari mi sembra un progetto valido e a lungo termine più affine alla nostra realtà familiare. (Anche sociale visto che mio marito non parla tedesco e con Ib potrebbe essere coinvolto anche lui nella vita scolastica dei figli)
Mi piacerebbe leggere un Suo parere in merito.
Grazieeeee
Stefania
Stefania, mi dai una grande responsabilità, ma provo a dirti quello che mi viene da pensare per il vostro caso. Ti sorprenderà forse ma sceglierei la scuola austriaca sotto casa, magari cercando di accertarmi che facciano anche un po’ di inglese. Diciamo che il programma IB è fantastico per la scuole superiore ma il primary years program dell’IB non è particolarmente rinomato. Casomai l’argomento a favore della scuola IB sarebbe la lingua inglese. Chi vive da expat, cambiando paese di anno in anno, sceglie o il sistema anglo americano o quello francese di istruzione perchè si trovano ovunque. Ma se voi navigate nell’incertezza circa la durata del soggiorno l’investimento di tempo e stress per introdurre la quarta lingua e farvi 40 minuti di tragitto (o cambiare casa) mi pare sproporzionato. La vera domanda è: dopo l’Austria dove andrete? Tornerete in Italia o cambierete paese? Perché il calcolo lo devi fare anche sulle prospettive a lungo termine…
L’IB non è sempre a costi proibitivi. A Genova ci sono due scuole (che io sappia) che offrono il programma IB. La prima è una scuola internazionale privata. Ma l’altra, la Deledda International School, è una scuola gestita da una fondazione che chiede rette che non superano i 500 euro, a seconda dell’ISEE. Parte dei costi sono coperti dal Comune di Genova. Genova è una città piccola e chiusa ma che sa fare bene i conti, forse questa combinazione di fattori non è esportabile in altre città d’Italia.
Buongiorno,
io ho 16 anni e frequento il terzo anno di un liceo scientifico delle scienze applicate che offre un’eccelllente preparazione in campo scientifico e tecnologico. Il mio obbiettivo é quello di frequentare una universitá all’estero, presumibilmente per studiare business ed economia Quest’anno ho intenzione di partecipare alle selezioni per il Collegio del Mondo Unito, ma, sapendo che è davvero difficile essere ammessi, sto cercando delle altre soluzioni per continuare gli studi in modo da ottenere un diploma che mi permetta di essere accettata dalle universitá estere. Lei può darmi dei consigli? Di sicuro la scuola che sto frequentando ora mi garantisce un’ottima preparazione, ma credo che avere un diploma internazionale sia tutta un’altra storia… C’é modo di finire le superiori da qualche altra parte nel mondo ottenendo il diploma estero? Perché so che quando ci si iscrive ai programmi come quello di Intercultura non si ottiene un diploma e il programma scolastico che si frequenta durante l’anno di scambio é nettamente inferiore a quello italiano. Inoltre, quando sará il momento, ho intenzione di pertecipare al programma di Mondo Insieme per ricevere delle offerte dalle universitá americane convenzionate con loro, lei ne ha mai sentito parlare? Che cosa ne pensa? Ci sono delle altre associazioni che trattano con le universitá estere e/o che offrono programmi per il conseguimento di diplomi internazionali? Io al momento che cosa potrei fare per arricchire il mio curriculum?
La ringrazio molto,
Matilde Quarin
Matilde, se ho capito bene, vuoi fare un anno di high school all’estero e frequentare una università all’estero. Scrivendo “estero” palesi che non sai bene dove andare, il chè è importante perché devi avere competenze linguistiche avanzate di quel paese per poter sfruttare al meglio le possibilità. Immagino che intendi andare in UK o USA. Ignoro quindi gli altri paesi anche perché non ho esperienze particolari al di fuori di UK o USA.
UK e USA hanno sistemi universitari diversi e quindi se ambisci all’eccellenza (cioè le top universities) devi avere chiare le idee già da adesso. Se invece intendi andare all’estero per arricchire il tuo cv futuro quando da laureata sarai sul job market allora le cose cambiano. Nessuno meglio di te sa come posizionarsi.
Dall’Italia partono molti italiani che al quarto anno della scuola italiana vanno negli USA per collocarsi all’utlimo anno della high school (se l’inglese è pessimo, si viene collocati al 3° anno). Da quello che so gli italiani vanno per imparare la lingua e non sono molto picky sul tipo di scuola che andranno a frequentare e sul tipo di corsi che si andaranno a frequentare. Al quarto anno di High School gli studenti hanno già fatto l’application alle università e intorno novembre ricevono le prime lettere di ammisisone (a marzo l’ultima ondata). Quindi sono tutti rilassati. Inoltre, i corsi più avanzati (che hanno la dizione AP o Honors) sono a numero chiuso e c’è molta competizione per cui gli italiani che arrivano freschi di caprese normalmente non vi accedono, da un lato perché non sono in tempo per fare domanda, dall’altro perché gli italiani non lo sanno (e forse nemmeno gli interessa).
Tutti gli studenti, o quasi, che frequentano il quarto anno di high school ricevono un diploma, ma questo diploma non serve né negli USA né in Italia. Contano i corsi che vengono fatti nel corso dei 4 anni precedenti e i voti (il GPA, con la variante weighted, che vuol dire che esistono diversi pesi per i corsi standard, i corsi honors e i corsi AP).
Facendo 3 o 4 AP (di cui uno in italiano) è condizione sufficiente per poter avere accesso a una università italiana (si salta cioè il quinto anno di liceo).
Ovviamente pochi possono permettersi di fare 3 o 4 AP senza l’adeguata preparazione anticipata dall’Italia, in quanto i corsi (a parte l’italiano) sono veramente tosti, e il livello è “college level”. Ad esempio, il corso AP di biologia è più ampio e approfondito del corso di biologia che si insegna nelle università italiane.
Le migliori università USA (che costano un okkio) tengono molto sul numero di corsi honors e AP svolti nei quattro anni. Conta sia il numero che il voto conseguito. Ad esempio, c’è chi fa negli anni 10 AP e chi ne fa solo 2 o 3. Ovviamente, il primo ha un vantaggio nella selezione.
Il sistema UK va per biennio, ed e quindi è difficile conseguire il diploma stando un solo anno, per cui poi si deve rientrare e finire il quinti anno italiano.
Premesso che sia il sistema UK e quello USA danno peso alle qualità accademiche (cioè al numero di corsi avanzati e al voto), il sistema UK non considera praticamente per nulla le attività extracurriculari, mentre il sistema USA dà qualche peso.
Dal punto di vista operativo (solo per gli USA) un anno prima di partire,
– verifica quale HS e che corsi avanzati dispone e come si fa ad accedervi;
– seleziona i corsi avanzati in cui ci si sente preparati o interessati prenotandosi per tempo e verificandone la disponibilità effettiva (i corsi standard sono poco diversi da quelli per ragazzi di scuola media).
– scegli i college a cui vuoi fare domanda, e fai la domanda prima del 4° anno (qui non avrai AP da presentare e questo ti mette in svantaggio rispetto agli altri), questo vuol dire che devi fare la traduzione di tutti i voti dei vari anni con conversioni da parte di società USa che fanno le conversioni dei voti. Partire con già dei nomi da cui farsi scrivere le lettere di referenza (cioè tuoi professori passati che sanno l’inglese e che dovranno spedire direttamente le lettere di referenza).
Il processo di domanda è un massacro, e quindi va pianificato molto bene. Per non parlare dei costi.
E qui ti invito a considerare dove vuoi andare per lo scambio in HS, e dove all’università.
dimenticavo, per le università USA serve anche prepararsi a fare i test SAT o ACT, che si fanno alla fine del 3° anno, o come ultima spiaggia, a settembre del 4°. In realtà si possono fare anche prima, e in qualunque parte del mondo.
Avevo scritto un commento simile a quello di cui sopra in questo thread https://www.educazioneglobale.com/2014/03/il-quarto-anno-di-liceo-negli-usa-e-poi/
In realtà i test come ACT possono essere sostenuti in varie date nell’anno, io ti consiglio di iscriverti per una data in aprile, il che ti consentirà di avere una buona preparazione avendo passato in USA già 8 dei 10 mesi del programma.
Info qui: http://www.act.org/content/act/en/products-and-services/the-act/registration.html#dates
Se vai (forse già sarai andata) negli USA per il 4° anno di HS ti posso dare qualche consiglio:
1) A seconda delle norme dello stato USA in vigore le scuole possono o non rilasciare un diploma agli studenti Exchange. Siccome non si può in genere fare opzione dello stato (adesso EF a pagamento mi pare che ti possa far scegliere la “zona” (es: Nord Est, Ovest…)), dove capiti è casuale e quindi non hai garanzia del diploma al termine dell’anno, ma non è un problema.
2) Il placement come “Junior” (3° anno di HS, 11th grade) o “Senior” (4° ed ultimo anno di HS, 12th grade) dipende dal punto 1. Se la scuola non rilascia diplomi di fine corso agli exchange credo che tu venga inserita tecnicamente come Junior proprio perchè non farai la “graduation” di fine anno con gli altri Seniors.
3) Anche se vieni inserito come Junior nulla ti impedisce di inserire nel tuo piano di studio ad inizio anno materie del 12° anno (Senior) o AP.
4) Anche se puoi farli anche al tuo ritorni in Italia ti consiglio vivamente di iscriverti, prepararti per tempo e partecipare ad una sessione dei test SAT o ACT (parlane al tuo counselor all’arrivo alla HS ed iscriviti online per tempo). Questi test sono riconosciuti ed accettati come prova di ingresso in genere non solo da TUTTE le uni e colleges in USA ma da quasi tutte le Uni serie nel mondo. Ogni Uni ha dei requisiti precisi di punteggi minimi. Anche se non hai il minimo per entrare ad Harvard ma comunque fa sempre curriculum e mostra interesse.
5) Partecipa a tutte le attività Extra curriculari che puoi durante l’anno in USA.
6) Fatti scrivere “Letters of References” dagli insegnanti con cui hai trovato una miglior sinergia. Queste ti saranno molto utili nel caso di accesso all’università. Prenditi anche se possibile i loro dati di contatto.
7) Non scegliere solo “Teatro”, “Psicologia”, “Teoria del cucito” ma anche materie più “solide” soprattutto in ambito scientifico (in ottica “STEM” = Science, Technology, Engineering, Medicine), in genere rispetto ad un liceo scientifico italiano sono insegnate in maniera più pratica e divertente, spesso più semplice.
8) Quando torni valuta le Uni in UK, NL, DK (NL e DK offrono tanti corsi di laurea in inglese). In UK (ancora non si sa per quanto visto la Brexit) se fai richiesta di “Student Finance” e sei residente in EU da almeno 3 anni ti coprono le spese di tuition (in genere £9.250/anno nel 2017) al 100% con un prestito che poi inizi a restituire solo dopo che lavori percependo un salario di almeno £21K/anno. In NL e DK (e anche Wales e Scozia) le cose sono ancora migliori, alcune università hanno ranking da top 20 al mondo e la tuition annuale è pari o inferiore a quella che si paga in Italia per una Uni pubblica (dove ahimè non solo i ranking ma anche la vita studentesca e l’organizzazione generale e disponibilità dei docenti spesso lascia molto a desiderare).
Sia in UK che in NL posso dirti che il processo di domanda per iscrizione alle Uni è centralizzato (tutto da un unico sito web e gestito in maniera organica), ha regole chiarissime e semplici (in UK: UCAS, in NL: Studielink) e uguali anno per anno (scadenze per domande in genere 15 gennaio).
9) Quando torni certifica il tuo livello di inglese quanto prima con uno dei test accettati dalle Uni per corsi di laurea in inglese, in genere IELTS (gestito ottimamente dal british council in Italia) o TOEFL. Per lo IELTS in genere punta ad un 7.0 con 6.0 in tutte le subsezioni, anche qui tonnellate di materiale e corsi online sono disponibili a costi bassi.
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L’esperienza di Anno Accademico all’estero (USA, ma anche Canada, UK…) fatta al 4° anno è molto formativa e viene tenuta molto in conto da chi legge i CV e le domande di ammissione alle UNI. In più non è difficile ottenere una media GPA elevata (es: 4.1 su 5.0) che fa molto comodo quando ci si presenta alle Uni. Oltre a questo, specialmente in un paese ancora chiuso in sé stesso e un po’ arretrato (diciamocelo pure) come il nostro, è una arma molto utile per il futuro. Insomma un ottimo investimento che consiglio sia da genitore di Exchange Student che da partecipante all’esperienza.
In bocca al lupo!
Mattia
Mattia, non ricordo più a chi era destinato il tuo commento ma volevo ringraziarti, pur con molto ritardo, per la quantità e qualità delle informazioni che hai dato ai lettori di educazioneglobale su come gestire al meglio l’esperienza dell’anno all’estero anche ai fini del successivo percorso universitario. Tra le tue risposte e quelle di Francesco100 potrei costruire un post sul tema e, se non ti dispiace, non escludo di farlo. Grazie ancora
elisabetta@educazioneglobale.com
Buongiorno! sono la mamma di una ragazza di 17 che sta frequentando il suo quarto anno di liceo negli USA, ha doppio passaporto sia italiano che americano, abbiamo preparato questo anno in Virginia in modo casalingo e diretto sul posto( quindi no iscrizione tramite agenzie)…vive con i nonni ed è stata iscritta al 3° anno all’High School della città dove vive., sta andando tutto benissimo e le materie scelte e i livelli sono stati concordati insieme ai prof dello Scientifico qui di Milano……..il problema o comunque il nodo enorme che si sta creando è che mia figlia vuole ad ogni costo rimanere e terminare il percorso della scuola superiore negli USA.
Io e mio marito, soprattutto lui memore della trafila pazzesca per l’equipollenza fatta 20 anni fa per la sua laurea americana, ci siamo mossi subito e abbiamo visto che la strada è veramente in salita, dura e folle a livello burocratico……
vorrei chiedere a voi che strada ci consigliate di percorrere onde evitare il famoso anno sabbatico per chi fa il riconoscimento dei titoli esteri liceali con il Miur ( sapete anche voi che la commissione che valuta la pratica e esamina la ragazza si ritrova in genere mai prima dell’inizio di ottobre rendendo impossibile immatricolarsi subito all’Università)….
Conoscete qualcuno che ha deciso di fare due anni consecutivi di High School negli USA e poi abbia deciso di presentarsi come privatista per la maturità? per ora la situazione nella sia high school è molto positiva, gli esami sostenuti il mese scorso sono risultati tutti con il punteggio piu’ alto tutte classi AP per Phisics, Calculus, Latin,Literature e Geometry. I prof spingono perchè lei rimanga ma perfino che si iscriva ad una Università US, cosa che abbiamo già deciso in partenza di non fare…..
comunque tutta questa pappardella per chiedere….. meglio la Maturità da privatista o tentare la carta dell’Equipollenza riconoscimento titolo buttando via il primo anno di Uni. per impossibilità tempistica di iscrizione? Purtroppo per quanto riguarda il Diploma IB non è praticabile, la scuola piu’ vicina ha saturato i posti disponibili e non accetta più alunni IB per i prossimi due anni. ( e l’IB americano si ritroverebbe comunque ad essere valutato come il percorso ordinario di equipollenza, purtroppo ripetuto a voce piu’ volte dalla dirigente sez. Equipollenza qui di Milano )
grazie mille
Ines
Ciao Ines, non è possibile dare un consiglio generico in una situazione come la tua.
Per quanto riguarda l’ammissione all’università italiana, normalmente è previsto (cambiano criteri quasi ogni anno) l’aver conseguito un numero minimo (spesso tre) di AP con voto almeno di 3 su 5, incluso uno in italiano per i cittadini stranieri (qui l’esempio di POLIMI http://www.poliorientami.polimi.it/come-si-accede/studenti-con-titolo-estero/chi-puo-partecipare-al-test/). Ovviamente l’ammissione dipende anche da un test, ma POLIMI accetta il SAT o l’ACT, test molto popolari in tutte le scuole americane. Senza AP è necessario aver sostenuto e superato i primi due anni di college. L’assurdo è che si può essere ammessi all’MIT ma non all’Università di Enna.
Regole simii valgono anche per altre universtià, ma bisogna verificare la specifica università per sicurezza, anche per la velocità ed erraticità con cui cambiano criteri.
Vorrei sapere se esiste un elenco di IB boarding schools in Italia o per altri paesi europei . Grazie
Per l’informazione richiesta, consulta il sito ufficiale http://www.ibo.org
Tieni però presente che una scuola ibo può essere una boarding school, ovvero un convitto, ma ciò non è necessario ai fini della certificazione. Devi quindi consultare i siti delle singole scuole nell’ elenco. Ciao!
Salve,
il tuo articolo è stato abbastanza chiaro e completo.
Ma volevo aggiungere al tuo articolo, e far conoscere agli altri, che ci sono fondazioni in Italia e nel mondo, come UWC, Collegi Uniti nel Mondo, dove si può’ entra solo per merito, senza spendere niente, in quanto i costi vengono coperte da una borsa di studio.
Uno di questi ragazzi che è riuscito ad entrarci è stato mio figlio, e che il giorno 25/05/2015 terminerà il primo anno, e tornerà a casa.
Per la precisione il collegio si trova in Germania, precisamente è: UWC R. Bosch di Friburgo.
Grazie
Francesco
Ciao Francesco e intanto complimenti per tuo figlio! In realtà in questo blog si è già scritto degli UWC in vari commenti prima del tuo. Se scorri l’elenco a salire ritrovi i commenti di Margaret e di Matilde in cui se ne è scritto. Prima o poi farò un vero e proprio post sul tema, ma, come avrai notato, scrivo di molte cose diverse e non posso essere enciclopedica su un solo tema.
A presto
Elisabetta
Ho letto con interesse e paura l’articolo sull’IB program. Avrei bisogno di una consulenza su cosa fare per mia figlia che, attualmente all’ASM di Milano in grade 10, si deve spostare alla CAC del Cairo in Egitto.
I miei dubbi vengono da quanto scritto da Elisabetta, da Francesco e dall’IB coordinator dell’ASM, tentero di andare per ordine:
Le 6 materie (minimo 3 HL) vanno scelte 1 per ognuno dei primi 5 gruppi e la sesta materia o dal 6 gruppo o da uno dei precedenti gruppi. La coordinatrice ha suggerito per lasciare aperta la possibilità di accesso ad un università italiana di fare Inglese HL (gruppo 1), Francese e Spagnolo (gruppo 2), biologie HL e chimica HL ( gruppo 4), math sl (gruppo 5).
Fermo restando che così ci sarebbero per due volte due materie dello stesso gruppo, mi chiedevo se come scrive francesco, sia assolutamente necessario fare l’italianoHL, secondo se sia possibile fare un piano di studi così a metà strada fra un linguistico ed uno scientifico.
Seconda domanda: mia figlia dice. He senza math HL non si può accedere sia ad una facoltà di chimica che di biologia sia in italia che all’estero, non so’ se sia vero.
Ultima domanda: lei è molto indecisa ma se fossimo rimasti in italia avrebbe fatto le lingue, biologia, chimica ma soprattutto Psicologia che è quello che avrebbe voluto fare. In Egitto non c’è questo corso e se volesse poi fare proprio psicologia all’università ci sarebbero problemi ad entrare?
Vingrazio entrambi per una gentile risposta eventualmente anche in privato per non annoiare i lettori con un discorso personale.
Cordialmente
Mario Biagi
Se l’obiettivo è fare psicologia in una università inglese, non serve necessariamente Mathematics HL. Ad esempio, a Warwick gli entry requirement prevedono un 5 HL o un 6 SL in maths. http://www2.warwick.ac.uk/study/undergraduate/courses/c800/#course-tab-3
Per quanto riguarda i criteri per uniformare il programma IB con la maturità italiana nelle varie configurazioni (classica, scientifica, etc.), vedi come ispirazione il D.M. del MIUR che ti allego http://ospitiweb.indire.it/~pipv2/equipollenza/dm164_10.pdf
La combinazione di corsi suggerita dalla coordinatrice sembra calibrata per aspiranti studenti di medicina, dove è obbligatorio (nelle uni inglesi) chimica HL. Non vedo comunque il gruppo 3 relativo alla humanities (history, geography, economics etc.).
Scusate, dimenticavo di dire, che in Italia il collegio si chiama UWC Duino, si trova per l’appunto a Duino provincia di Trieste.
Grazie
Salve
Mi trovo a lasciare la mia città e il liceo scientifico che sto frequentando, per trascorrere il quarto anno negli usa tramite borsa di studio. La mia domanda era questa, al ritorno dopo aver sostenuto gli esami nella mia scuola e aver convalidato l’anno anche in italia, c’è qualcosa che posso fare invece del quinto anno tradizionale? Mi riferisco appunto all’IB e alle varie soluzioni proposte nei commenti precedenti. Mi sarebbe infinitamente d’aiuto qualche consiglio! Grazie mille in anticipo
Riccardo
Riccardo, hai fatto bene a postare il tuo commento qui anzichè scrivermi su Facebook (per gli altri lettori di educazioneglobale: Riccardo mi aveva già scritto su Facebook un quesito più ampio di questo che ha postato sul blog).
La tua domanda è stata fatta varie volte in questi blog in altri commenti, da ultimo, se scorri più sopra, anche da Matilde, alla quale Francesco100 ha fornito una dettagliata risposta.
In breve:
– l’IB è un programma che dura 2 anni e che ti consente di avere un diploma ti maturità internazionale. A te, l’anno prossimo, di anno ne mancherà solo 1, dunque perchè allungare il corso di studi per rischiare di prendere comunque un voto basso all’IB? (l’IB è molto competitivo e tu non hai studiato in quel tipo di sistema e partiresti svantaggiato). L’IB andrebbe iniziato a 16 anni, per te a questo punto il gioco non vale la candela.
– Al quarto anno di High School (Senior Year) gli studenti hanno già fatto l’application alle università e, intorno a novembre, ricevono le prime lettere di ammissione (a marzo l’ultima ondata), dunque per l’Università americana sei in ritardo (oltre al fatto che costa cifre astronomiche).
Dunque, cosa fare, ammesso che uno voglia poi puntare a studiare all’estero dopo la scuola?
Io ti suggerisco quanto segue:
1. Impadronirsi dell’inglese ad un livello molto alto. Ossia, non solo impararlo bene, ma anche leggere molto (le scuole americane hanno le biblioteche!) e impadronirsi almeno dei fondamentali della letteratura americana (da Hemingway a David Foster Wallace), leggere del buon giornalismo americano ed inglese (The New Yorker, New York Times, The Economist). Fare anche corsi extra scolastici pomeridiani di scrittura o giornalismo se ve ne sono e, al ritorno in Italia sostenere il test di inglese IELTS con il miglior voto possibile, il che ti servirà per attestare la conoscenza della lingua per studiare all’estero (almeno in Europa). In loco potresti sostenere gli SATs che sono invece la maturità americana (ma senza corsi AP o honor ci fai poco, credo);
– scegliere materie di studio che ti servono anche in Italia (matematica, fisica, chimica ecc..) ad un livello avanzato;
– tornare in Italia e cercare di conludere l’anno e l’esame con il miglior voto possibile. In una università inglese puoi entrare anche con l’Esame di Stato italiano;
– cominciare a vedere in quest’anno i siti delle Univeristà che ti iteressano per le facoltà che ti interessano e, per il Regno Unito, il sito dell’UCAS. Inoltre impara a scrivere una lettera di auto candidatura carina ed originale e trova degli esempi delle lettere di presentazione che i tuoi professori dovranno scriverti se vuoi accedere in una università estera, perchè, come è probabile, i tuoi professori italiani non sapranno fare queste cose per inesperienza e certamente non le avranno mai fatte in inglese.
Questo è quanto mi viene in mente ora, ma vedi quanto scritto da Francesco100.
Elisabetta
Salve, per motivi di lavoro ci siamo trasferiti in Francia ed abbiamo iscritto i nostri figli in una scuola internazionale privata.
Il minore, 16 anni a settembre, inizierà il secondo anno di IGCE, e dovrà recuperare quanto già studiato l’anno prima per poter sostenere l’esame a maggio 2016. Gli argomenti nelle materie scientifiche e matematiche le ha già studiate nel Liceo italiano da cui arrivano entrambi, per cui dovrà solo essere in grado di esporle in inglese.
Il più grande,17 anni, inizia il primo anno di IB ed ha scelto 3 materie HL e 3 materie SL tra cui vi è Letteratura Italiana in Italiano.
Viste le sue conoscenze ritiene che abbiano l’età giusta per questa scuola; potranno acquisire quanto necessario per potersi iscrivere alle università non italiane? esempio UK e USA.
Grazie
Maddalena
Ciao, c’è qualcosa che hai omesso: quale è il livello di inglese dei tuoi figli?
Sia gli IGCSE che l’IB sono esami molto competitivi e radicalmente diverso è il modo di studiare rispetto alla scuola italiana, per cui l’ideale è non avere almeno il problema della lingua!
Quanto alle università dipende da quale corso e da quale università, bisogna vedere i singoli requirements sul sito dell’UCAS: prendere un buon voto all’IB non è facile, ma se uno studente è brillantissimo può anche mirare alto.
Tieni anche presente che in Francia ci sono corsi universitari anche in inglese. Insomma: dovrei avere la palla di vetro per rispondere in modo serio a definitivo alla tua domanda…
Elisabetta
Mi permetto un’aggiunta. Maddalena ha gia’ parlato coi docenti dei suoi figli? Date le caratteristiche tecniche della iscrizione ad una universita’ Uk, sssin cui la domanda va appoggiata dalle dichiarazioni degli insegnanti, mi pare che costoro dovrebbero poterle dire qualcosa. Se invece, soprattutto ad un liceo IB, non avessero mai avuto a che fare con uno studente che vuole seguire questa strada, io qualche preoccupazione la avrei.
Salve, mio figlio dii 16 anni ha iniziato quest’anno l’IB presso un college a Malta. Premetto che il livello di inglese di mio figlio era pre-intermedio (valutazione da test prima dell’ingresso). Ha frequentato quest’estate un corso intensivo di inglese e vive presso una famiglia locale. In tre mesi sta già esprimendosi in un buon inglese e inizia anche a scrivere accettabilmente. Ho ricevuto le valutazioni di ottobre ma non riesco a capire come confrontarle con le Italiane. Per esempio, mi esprimono una percentuale complessiva delle 6 materie (75%) e per ogni materia mi viene data la singola percentuale ponderata tra lavoro a casa, sforzo e attività in scuola. Ho una materia che addirittura mi da 90%, seguita da altre, come inglese, 65%. Chi mi può aiutare a capire? Grazie mille
Ciao e complimenti per questo sito. Io sono la mamma di uno studente italiano che frequenta il secondo anno di Ingegneria in UK e vorrei sapere se ci sono altri che possono raccontare la loro esperienza di studenti all’estero. Mio figlio ha già ricevuto due premi per i voti del primo anno e sta preparando le applicazioni per le internship e per l’anno di studio nelle Università gemellate con la sua. Insomma ha già avuto opportunità che i suoi compagni che sono al Politecnico di Milano non hanno oltre al fatto che si trova benissimo con il sistema inglese e ha imparato la lingua senza problemi. Insomma non rimpiange nulla dell’Italia e noi genitori…..aspettiamo le vacanze per riabbracciarlo…..
Volevo chiedere a Francesco Spisani se ha letto o sentito della nuova scuola che sorgerà alla H-farm a Quarto D’Altino dalla fusione della international di Treviso e DP program della Pio X? Cosa ne pensi?
Non so ancora nulla di questo progetto: mi dai qualche coordinata aggiuntiva, così mi informo? Grazie!
Ciao Daniele,
ovviamente non è zona mia e anche io non e so nulla, ma sono una grande fan (online) della Digital Accademia, che poi è un derivato di H farm e anche se ormai nel mondo del web ci lavoro penso sempre che mi piacerebbe farmi un corso lì un’estate… mi sembrano proprio bravi. Unica cosa un pò innnovativa in Italia insieme alla scuola di Scrittura Holden di Baricco (due cose totalmente diverse, ne convengo, ma che sembrano concepite fuori dal nostro immobile paese).
Dunque se sta anche nascendo una scuola mi sembra una gran cosa….dacci lumi!
Elisabetta
Su H-internationalschool.com c’ è’ la sintesi del progetto con a capo l’ex rettore ca’ foscari il prof Carraro.
http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2015/3-dicembre-2015/h-farm-lancia-h-campuscostruiamo-scuola-nuova-2302277791273.shtml