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Cosa è e come funziona l’IB? L’International Baccalaureate in parole semplici

educazioneglobale IB WORLDÈ di gran lunga l’esame di maturità più internazionale, ma non è solo un esame, è anche un curriculum interessante, sfidante e aperto ai grandi problemi globali.

Apre le porte delle università di mezzo mondo ma è anche molto selettivo ed estremamente meritocratico: i risultati degli esami sono corretti a livello centrale e pongono il candidato in concorrenza con tutti coloro che sostengono quegli stessi esami.

Normalmente si sostiene in inglese, ma esiste anche in francese e spagnolo.

Di che cosa parlo?

Dell’International Baccalaureate (detto brevemente IB), un baccellierato internazionale offerto nelle scuole internazionali di tutto il mondo, ma anche in molte scuole inglesi pubbliche e private.

E’ un percorso di studi che si sostiene tra i 16 e i 18/19 anni all’interno del quale lo studente sceglie le materie che vuole studiare.

Ma come funziona, in concreto, l’esame di Diploma IB?

L’IB raggruppa le materie in 6 gruppi:

  • gruppo 1: lingua e letteratura;
  • gruppo 2: language acquisition (ossia la seconda lingua);
  • gruppo 3: individui e società (vi fanno capo le discpline che rientrano tra le scienze economiche e sociali, come business e management, economia, antropologia, storia, psicologia, ad esempio);
  • gruppo 4: scienze sperimentali (biologia, chimica, tecnologia e design, fisica ecc.);
  • gruppo 5: matematica e informatica;
  • gruppo 6: le arti (danza, musica, teatro, cinema, arti visive).

Gli studenti del programma di Diploma IB devono scegliere una materia da ciascuno dei gruppi da 1 a 5. Oltre a queste, gli studenti studiano una sesta materia scelta dal gruppo 6 o da qualsiasi gruppo tra 1 e 5.

Oltre alle materie ci sono, poi, i livelli, nel senso che ogni materia può essere sostenuta ad un livello più o meno avanzato. Tre o quattro materie vanno fatte al livello superiore e il resto al livello standard.

Ma il vero fiore all’occhiello dell’IB non sono (solo) le materie fondamentali, ma i componenti aggiuntivi (obbligatori).  Infatti, oltre allo studio disciplinare e interdisciplinare, il Diploma IB ha tre ulteriori componenti obbligatorie.

La prima componente è un insegnamento in più, obbligatorio per tutti e trasversale. La materia si chiama “teoria della conoscenza” (Theory of Knowledge – TOK) e, sostanzialmente, è un corso base di epistemologia che ha lo scopo di sviluppare il pensiero critico e spingere gli studenti a trovare le connessioni tra i vari insegnamenti.

La seconda componente è un saggio esteso di 4.000 parole, che gli studenti devono scrivere svolgendo una ricerca indipendente, attraverso l’approfondimento di un argomento relativo ad una delle materie che hanno scelto. L’IB prevede – secondo la tipica etica protestante – un rigoroso patto etico da parte di studenti e delle loro famiglie che si impegnano per iscritto (c’è una sorta di codice d’onore) a garantire che il lavoro è originale dell’allievo, senza possibilità di copiare e di farsi aiutare. Chi contravviene a queste regole è fuori (ecco qualcosa che nella scuola italiana servirebbe molto…).

La terza componente risponde all’acronimo di CAS, che sta per Creatività, Azione e Servizio. L’area della creatività incoraggia gli studenti a farsi coinvolgere nelle arti e utilizzare il pensiero creativo, quella di azione mira a sviluppare uno stile di vita sano attraverso l’attività fisica e quella di servizio alla comunità è forse la più importante ed è quella che mira a responsabilizzare lo studente e a renderlo parte di una comunità più allargata. Insomma la componente CAS richiede agli studenti di partecipare ad attività artistiche, sportive e comunitarie per tutto il periodo di studio, per promuovere la consapevolezza della vita al di fuori del contesto puramente “accademico”. Si tratta delle tipiche esperienze sempre presenti nei cv anglossassoni e che vengono valutate positivamente sia dalle Università, sia dai futuri datori di lavoro.

Il Baccellierato Internazionale (IB) dipende dall’IBO, che è una fondazione educativa senza scopo di lucro, fondata nel 1968. L’IBO attualmente collabora con 3.875 scuole in 147 paesi per sviluppare e offrire programmi di studio per più di 1.220.000 studenti dai 3 ai 19 anni.

Infatti, oltre al programma di diploma, il sistema l’IBO offre altri programmi di formazione internazionale e, quindi, la possibilità di una esperienza educativa internazionale che va dall’infanzia (PYP – Primary years program, per la scuola primaria), passando per la scuola media (Middle Years Program) per poi arrivare al Diploma IB vero e proprio. Ogni scuola che voglia offrire un percorso IB deve prima avere una serie di requisiti e ricevere l’autorizzazione dall’IBO. I requisiti sono gli stessi per tutte le scuole e la procedura di autorizzazione è molto rigorosa. Tutte le scuole sono poi sottoposte continuamente a verifiche.

Insomma, quali sono i vantaggi del sistema IB per uno studente italiano che è in grado di sostenerne lo studio in inglese?

  • Il primo è che si può entrare in quasi tutte le università del mondo (a parte la questione della lingua e del voto finale: ad es. in Francia l’I.B. è riconosciuto purché si sia sostenuto in francese o almeno con francese L2 con ottimi voti; ad Oxbridge ovviamente si entra solo con voti altissimi nell’esame finale).
  • Il secondo vantaggio è che le scuole superiori IB durano solo 4 anni (il Diploma IB, di per sè, dura solo 2 anni) e quindi si esce un anno prima.

Quali gli svantaggi? Dal punto di vista di molti genitori, il difetto principale è il costo, che di certo pesa assai nello scegliere la scuola.

Una volta, in un commento ad un post, questo blog è stato neanche troppo velatamente accusato di essere “il club delle scuole internazionali” (dunque di scuole private ed elitarie, se non altro per le rette che vengono chieste alle famiglie). A scanso di equivoci vorrei chiarire che il mio interesse per l’IB nasce da un fatto, ossia che è – per ora – l’unico modello o standard educativo pensato per formare i futuri cittadini del mondo globale e non di un singolo Stato Nazionale e questo ha molto a che vedere con la mission stessa di educazioneglobale.

Peccato che l’IB non sia uno standard accessibile a tutti e, dunque, democratico. Entrare nei posti dove è offerto gratuitamente o a poco prezzo è riservato a pochi studenti eccezionalmente maturi e talentuosi. In tutti gli altri casi, ci si trova a pagare una scuola internazionale con rette che, per la scuola superiore, oscillano tra i 18.000 o 22.000 euro l’anno (almeno per le grandi città italiane). Si tratta di costi veramente proibitivi, per quasi tutte le famiglie, specie per quelle con più figli (ed è per questo che nessuno dei miei figli fa l’IB).

Eppure, malgrado gli ingenti costi, l’IB gode di un crescente successo. Se prima era una stranezza da figli di diplomatici ora è molto amato da studenti e famiglie; tuttavia sbagliano coloro che, avendo i mezzi, scelgono l’IB per i propri figli solo per l’inglese. L’IB non va visto come un percorso di istruzione “in lingua”, ma, come si è visto, come qualcosa di molto diverso. Scegliere una scuola non è mai banale, per questo sul tema ho scritto un ebook. Optando per l’IB si accede ad un programma internazionale rigoroso, competitivo e selettivo. La lingua è il mezzo – e non il fine – di una simile scelta. Inoltre, come si è accennato e contrariamente a quanto molti pensano, l’IB non porta automaticamente nelle migliori università del mondo perché questo dipende dai risultati che si ottengono, insomma da quanto un allievo è brillante.

Chi volesse un percorso più radicato nella cultura italiana, con un inglese più o meno rafforzato, farebbe meglio ad optare, ad esempio, per un percorso liceale con il programma Cambridge, integrando con summer camp estivi all’estero.

Come ho accennato, l’IB è, inoltre, sempre più amato da scuole e università, tanto che alcune scuole inglesi abbandonano il sistema britannico degli A levels per lanciarsi nell’IB (oppure offrono in parallelo le due alternative). Oggi l’IB è quindi disponibile in centinaia di scuole in tutto il Regno Unito e chi fosse indeciso tra i due percorsi di studio potrebbe leggere il post IB o A – levels quale scegliere?).

 

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Comments

  1. A prima lettura. Mi pare che i dati positivi superino le potenziali perplessita’ che ci sono sempre quando sulla scena si affaccia un soggetto nuovo.
    Primo, se parliamo di IB la linea e’ dettata dalla IBO di Ginevra, quindi da un soggetto non influenzabile a livello locale. Un poco come acquisire una azienda certificata ISO 9000: se si vuol restare tali, lo standard resta quello chiunque diriga.
    Secondo: H Farm e’ quotata. Oggi che iscrivo i pupi compro anche un’azione, vado alla assemblea di classe , ma anche alla assemblea ordinaria.
    Terzo: per il liceo, se leggete bene il comunicato stampa, si parla di accordo col Pio X per poi avviare una struttura propria. Osservo allora che informalmente, a quanto mi consta tale accordo gia’ esisteva, poi che in questo modo dovrebbe nascere un liceo nuovo, che porterebbe a tre quelli presenti in zona. La concorrenza e’ cosa buona e giusta, anche perche’ abbassa i prezzi.
    Da ultimo, spero che il nuovo titolare, con la sua immagine di Steve Jobs de noantri, agisca come calamita per attirare nuovi iscritti, e che all’ improvviso la cosa “cool” da fare diventi iscriversi allo IB, e non al liceo di diritto italiano. Ma qui forse, dato che e’ mattina, sto ancora sognando.
    Il passo successivo sara’ raccogliere info sul posto. Keep you informed, stay hungry and stay foolish (questa ultima cosa, ma solo quella, per me non e’ particolarmente difficile) 🙂

  2. Buongiorno,
    ho 16 e sto frequentando il terzo anno di Liceo Scientifico. Volevo chiederLe se esistono, e come accedere, ad altre scuole (come i Collegi del Mondo Unito) dove si possa sostenere l’IB attraverso delle borse di studio.
    Grazie mille per la disponibilità,
    Giulia

    1. Che diano una bors di studio non ne conosco; che abbiano costi contenuti ve ne sono: a Genova, ad esempio, la Grazia Deledda http://www.deledda.eu/ ma non penso faccia boarding school. Altrimenti in Inghilterra vi sono boarding school pubbliche con l’IB in cui si paga solo il boarding, se uno è così bravo da riuscire a farsi ammettere (direi che è solo per chi ha una media di voti di eccellenza). Però, anche così, è un’operazione costosa.
      Elisabetta

      1. Cito per sentito dire, ma mi risulta gratuito, con accesso per solo merito, proprio il Collegio del Mondo Unito che ha sede in Italia, per la precisione a Trieste. Dal suo post non capisco se Giulia abbia o no considerato questa possibilita’.

  3. Salve,
    vorrei sapere se è possibile prendere il diploma IB dopo i 19 anni e se è possibile prenderlo da privatista qui in Italia, possibilmente a Torino.
    Grazie in anticipo.

    1. Sinceramente mi chiedi una cosa che non so. In teoria penso che si possa prendere un IB dopo i 19 anni così come si può sostenere un Esame di Stato (una maturità) a qualsiasi età. Mi chiedo a cosa giovi, ma questa è un’altra storia.
      Fossi in te però chiederei lumi alla International Baccalaureate Organization, la pagina dei contatti è questa:
      http://www.ibo.org/contact-the-ib/
      A Torino c’è una scuola IB (http://www.isturin.it/) che non so se ti possa accettare come privatista agli esami. Puoi anche provare a contattare qualcuno della EF Academy che organizza corsi ed esami IB per studenti internazionali http://www.ef-italia.it/academy/programs/ibdp/

  4. Buongiorno , frequento ii quarto liceo scientifico e sinceramente non sono molto contenta della scuola che ho scelto. Volevo chiedere se era possibile finire e fare la maturità all estero. Grazie

  5. Salve, viviamo a Zurigo e siamo stati a visitare la scuola internazionale qui vicino a casa. Al momento mio figlio sta frequentando il Kindergarten bilingue tedesco/inglese ma per le elementari vorrei fare una scelta monolingue. Mi chiedo però, se ci dovessimo spostare ancora e dovessimo venire a conoscenza di un’ottima scuola ma NON con programma IB, ci sarebbero difficolta di trasferimento per mio figlio? Test da superare od altro? Parlo comunque di anni che includono elementari o medie, non più in la’. Grazie!

  6. Salve, sono una studentessa al secondo anno di Liceo delle scienze applicate che mi sta offrendo ottime basi. Il mio desiderio è però quello di studiare all’estero, pertanto stavo pensando, per il prossimo anno, di frequentare una scuola pubblica in Canada con programma IB (nell’articolo non sono citate, ma esistono). A questo punto avrei bisogno di sapere alcune cose, primo fra tutti se un livello di inglese medio (FCE) è sufficiente per iniziare.
    La seconda domanda riguarda le materie: se io scelgo, al posto di una materia del gruppo 6, un’altra disciplina da uno degli altri nuclei, conseguo comunque il diploma intero? In altre parole, il CAS è indipendente dalle materie scelte e si completa quindi con attività extracurricolari?
    La terza domanda è un po’ sciocca, ma ho la necessità di capire bene: l’extended essay va presentato al termine del percorso di studi, ovvero dopo 2 anni, corretto?
    Ultima domanda: ci sono esami al termine del primo anno di IB?
    Grazie in anticipo per i chiarimenti!

    1. Scusa ma mi pare prematuro porsi queste domande se non hai deciso in quale scuola di quale città del Canada provare ad accedere…infatti non è detto che ti debbano accettare.
      Le scuole pubbliche con IB in Canada sono molto competitive: ho amici canadesi che dicono che la figlia (bravissima a scuola) riuscirà ad entrarci solo “if she’s going to keep up the good grades…”.
      Io ti consiglierei prima di scegliere il luogo, avere una admission alla scuola e, solo dopo , chiedere direttamente a loro o alla stessa International Baccalaureate Organization (http://www.ibo.org/) le domande più tecniche.
      Ad ogni modo, ti rispondo per le mie conoscenze:
      – puoi saltare una materia del gruppo 6 (Arts) se aggiungi una materia in più degli altri gruppi (come scritto qua http://www.ibo.org/programmes/diploma-programme/curriculum/) “Students may opt to study an additional sciences, individuals and societies, or languages course, instead of a course in the arts”
      – il CAS è obbligatorio
      – per l’Extended essay la tempistica è stabilita dalla scuola, ma ritengo vada consegnato nel secondo anno http://www.ibo.org/programmes/diploma-programme/curriculum/extended-essay/submission-deadline/
      ciao
      Elisabetta

  7. Buongiorno, ho sentito dire che in Italia, per la precisione a Duino, ci sono dei posti riservati ai residenti. Per questo motivo, è possibile entrare pagando. Tutto ciò corrisponde al vero?
    grazie Marco

          1. Non voglio abusare della sua disponibilità: ho controllato i bilanci e in effetti, i fondi arrivano dalla Farnesina e dalla Regione. Lo status giuridico è ONLUS, che prevede forti agevolazioni fiscali: non mi sorprenderebbe che la Regione abbia chiesto qualcosa in cambio. Peccato per la mancanza di trasparenza. Grazie, Marco

  8. Sono tutti discorsi molto belli e validi, ma la scuola italiana, con tutte le sue innegabili pecche, ha un grosso vantaggio: è gratutita, possono accedere tutti, indipendentemente da meriti e conti in banca.
    elena

    1. A livello di scuole superiori ci sono un paio di posti in Italia dove si può sostenere l’IB diploma program (dunque solo l’ultimo biennio) gratuitamente: i Collegi del Mondo Unito (vi si entra per merito) e mi pare anche la Deledda International School http://www.genoaschool.eu/ di Genova.
      Nel Regno Unito varie sono le IB schools gratuite, in cui di nuovo si entra per merito. Anche la figlia di alcuni miei amici canadesi farà una scuola IB dove si entra con certi voti ma che è a tutti gli effetti per loro una scuola pubblica.
      Malgrado tutto ciò, ovviamente, la scuola primaria statale rimane certamente il massimo come democraticità ed inclusività.
      Non si può più dire altrettanto delle scuole secondarie di primo e secondo grado, che, purtroppo, ormai si basano su contributi vari dei genitori (contributo volontario, erogazione liberale, contributo Cambridge per chi fa le classi Cambridge e così via).

  9. Gratuita, a ben guardare, non e’, perche’ la paghiamo tutti, con le nostre imposte, ed e’ cosa buona e giusta. Il problema allora diventa vedere quale uso di questo denaro viene fatto, ovvero che tipo di servizio si riceve in cambio. Osservo poi che, superata l’istruzione obbligatoria, e’ la stessa Costituzione che consente di selezionare in base al merito, affermando che “i capaci e meritevoli” hanno diritto di accedere ai massimi livelli degli studi “anche se privi di mezzi”. Nel sistema, alla logica della gratuita’ generale si dovrebbe affiancare quella del diritto per merito. Anche qui pero’ si tratta di vedere quanto di tutto cio’ venga attuato, e con che risultati.

  10. Io sono convinta che le eccellenze sono comunque favorite. Il merito conta e apre le strade. Il punto è che la maggior parte degli studenti non sono eccellenze. Ci sono i bravi, i bravini, i “normali” quelli che faticano. Per loro è dura. Per loro che si fa?

  11. La mia impressione è che la IB che frequenta mia figlio sia molto più indicata per un ragazzo normale piuttosto della scuola pubblica. I ragazzi sono seguiti e valorizzati anche su aspetti normalmente non importanti nella scuola pubblica Alla primaria e alle medie Non vengono dati voti ne’ classificati come alla scuole italiane classiche dove fin da piccoli si creano gerarchie. Al liceo che ho frequentato io umiliavano i ragazzi che non riuscivano , con voti molto bassi e offese anche verbali ( cosa che sento ancora oggi alle medie e in alcune scuole). Innanzitutto insegnano a ragionare, ad essere critici , ad essere autonomi ed entusiasti: scusate ma non mi sembra poco.

  12. Salve, i vivo in Danimarca con la mia famiglia e le scuole IB sono gratuite! Il mio problema adesso è capire quali università italiane con corsi di laurea in medicina accettano studenti con diploma IB e da quali scuole in particolare. Mi sembra di aver capito che le università italiane non accettano i diplomi IB di tutte le scuole sparse per il mondo ma solo quelli di alcune.
    Grazie e complimenti per il blog.
    Andrea

    1. Per quanto mi consta, gia’ da tempi lontani, in Italia il diploma IB e’ equiparato alla maturita’ nazionale.

    2. In realtà non è tutto semplice come dice Francesco, tanto è vero che ne abbiamo già parlato nei commenti a questo post https://www.educazioneglobale.com/2013/05/ib-o-a-level-qual-scegliere/

      Dipende dove si è preso il Diploma di International Baccalaureate, perché si distinguono due diversi casi:

      1. Il Diploma IB ottenuto da scuole estere che operano in Italia e che hanno richiesto un riconoscimento anche al Ministero della Pubblica Istruzione Italiana (ad es. a Roma la St. George’s British International School). In questo caso, gli studenti italiani possono scegliere se seguire un certo numero e tipo di materie all’estero in modo che il diploma IB venga anche equiparato alle maturità italiane o scientifica o linguistica (vedi per esempio il sito della American Overseas School di Roma che lo spiega per i suoi studenti: https://www.aosr.org/academics/international-baccalaureate-ib-program/equipollenza-con-maturita-italiana)

      2. Se, invece, si decide il programma di studi scelto autonomamente, oppure si fa l’IB all’estero, si ricade nella normativa che vale per chi viene dall’estero, da una scuola IB estera non accreditata dal ministero italiano (il caso del nostro lettore Andrea): nel momento della domanda di ammissione alle università italiane, il diploma IB verrà riconosciuto e accettato come titolo straniero, senza equipollenza con la maturità italiana, ma lo studente, a quanto ho letto, entrerà nelle “quote riservate agli studenti stranieri frequentanti in Italia” (con relativa prova di italiano all’ingresso, sembra di capire!) e – penso – con procedure di traduzione presso il consolato del luogo dove si è ottenuto l’IB. Per tutto questo secondo caso meglio guardare qui: http://www.studiare-in-italia.it/studentistranieri/1-2.html

      La burocrazia italiana è allucinante e io mi toglierei il dubbio parlando con qualcuno del MIUR attraverso l’URP http://www.istruzione.it/urp/

      Segnalo, infine, che, grazie all’autonomia universitaria, secondo me si fa prima a consultare le singole università e corsi di laurea che interessano e vedere chi viene accettato e a quali condizioni (per medicina c’è il test di ammissione).

  13. Ciao,
    Per i collegi del mondo unito dobbiamo far richiesta per l’IB a inizio seconda superiore, entro dicembre e quindi passeremo la terza e quarta all’estero.
    Chiedo questo perchè sul sito di UWC c’è scritto che per partecipare bisogna essere iscritti al terzo anno di scuola superiore però non capisco se per inviare la domanda o, in caso si passi per andare al collegio (ovvero passare la seconda senza bocciare).
    Quindi, quando bisogna inviare la domanda? A inizio seconda o a inizio terza?

    1. “La partecipazione sia riservata agli studenti italiani che frequentano il terzo anno di un istituto di istruzione superiore”, dice il bando. Dunque all’inizio del terzo anno, per gli studenti che fanno la scuola italiana.

      1. Ah peccato, io pensavo che l’IB finisse un anno prima della scuola italiana, credevo di dover mandare la domanda all’inizio della seconda :/

        1. Se fai una scuola internazionale si, fai un biennio e poi l’IB diploma program che dura due anni, ma, evidentemente, agli UWC di Trieste sapendo che prendono studenti italiani di scuola italiana hanno adattato così il bando. Per finire un anno prima c’è sempre la strada della scuola IB in Inghilterra in una boarding school, ma per entrare in una statale e dunque pagare solo la retta del boarding e non le fees didattiche servono voti molto alti.

  14. Buongiorno, avrei una domanda:
    se uno studente frequenta i primi due anni di liceo scientifico in Italia e prende l’IB in una scuola straniera, nello specifico a Malta, può iscriversi ai corsi universitari italiani? Sul sito del MIUR c’è scritto che l’accesso è possibile se lo studente, prima
    di conseguire l’IB, aveva ottenuto la promozione alla 12a classe del percorso di studi complessivo, quindi dovrebbe fare, da come capisco, 3 anni in Italia e 2 all’estero per vedersi riconosciuto il diritto all’accesso alle università italiane… E’ così? Scusate ma non sto capendo più niente con tutti questi sistemi scolastici. Il fatto è che la mia famiglia si trasferirà a giugno a Malta per necessità di lavoro e dobbiamo inserire i nostri figli a scuola. Grazie a chiunque potrà essermi utile

    1. da quando è nato questo blog di Elisabetta, le disposizioni per l’accesso all’università italiana sono cambiate molte volte. Ad esempio, qualche anno fa, si poteva essere ammessi all’MIT di Boston, aver fatto il primo anno sempre all’MIT e non potersi immatricolare in una università italiana ma prendersi un diploma o finire il biennio universitario in America. I criteri sono cambiati nel frattempo più volte, sostituendo paradossi con altri paradossi.

      In ogni caso, le ultime disposizioni pubblicate dal MIUR lo scorso aprile per l’anno accademico 2016/17 ammettono l’IB se conseguito in due anni, cioé ci vogliono almeno due anni di studio all’estero presso la scuola IB. In realtà ammettono qualsiasi scuola che abbia almeno 12 anni di insegnamento obbligatorio.

      Vedi

      http://www.studiare-in-italia.it/studentistranieri

      http://www.studiare-in-italia.it/studentistranieri/moduli/allegato1_rev_2016_v2.pdf

      spero sia sufficiente.

  15. Grazie francesco, mi pare quindi evidente che debba essere presente in ogni caso almeno una materia di ciascun gruppo da 1 a 5.
    Oggi provero’ a parlare con la coordinatrice.
    Saluti
    Mario

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