Alcuni anni fa, una giornata piovosa e fredda che irrompeva nella primavera romana come un fulmine a ciel sereno, io e una mia amica andavamo a visitare una delle scuole internazionali della capitale, nella fattispecie una scuola che segue il curriculum inglese.
La mia amica aveva infatti ottenuto un appuntamento con un’altra mamma che ha i figli in quella scuola la quale, molto cortesemente, ci ha accolte, spiegato come funzionava e fatto fare un giro del giardino e della parte esterna dell’edificio. Tra una chiacchiera e l’altra, abbiamo scoperto che la dirigente scolastica era libera e siamo andate a parlare anche con lei.
E’ parlando con la dirigente scolastica che ho finalmente capito la differenza tra i due percorsi conclusivi del cursus studiorum britannico: gli A level e l’IB (a dire il vero, quest’ultimo, seguito da molte scuole internazionali di lingua inglese, anche americane e sostenibile – in teoria – anche in francese o in spagnolo).
Intendiamoci: conoscevo già i due sistemi, ma non avevo veramente colto quale potesse essere la bussola per guidare il genitore o l’allievo indeciso tra i due.
Il fatto interessante è che questa scuola internazionale è una delle poche che, avendo imboccato il sistema dell’IB anni fa, l’ha poi abbandonato per strada per ritornare al classico sistema inglese dei GCSE (nella versione migliorata che è quella “International”, dunque non GCSE ma IGSCE) e poi AS e A levels. Ma andiamo con ordine.
Cosa è l’IB? Cosa sono gli A levels?
Facciamo un passo indietro. La scuola superiore inglese dura 4 anni, dai 14 ai 18 anni. A 16 anni si sostengono degli esami che si chiamano General Certificate of Secondary Education (GCSE). Il numero e la scelta stessa delle materie dipendono dai singoli studenti. C’è un esame per ogni singola materia. Se uno studente supera questi esami, può accedere a determinati impieghi e corsi professionali, ma non bastano i GCSE per accedere a tutte le università.
Tra i 16 e i 18 anni, dunque, si sostengono gli A levels (il termine, se non ho capito male, sta per General Certificate of Education Advanced Level (GCE A level) e GCE Advanced Supplementary (GCE AS level).
Quello che comunemente è chiamato A level è un esame rivolto a studenti di 18 anni (in pratica è la nostra Maturità, che oggi si chiama Esame di Stato). Lo studente a questa età si specializza in determinate materie, solitamente quelle fondamentali per iscriversi al corso di laurea desiderato. In Inghilterra nessuna università prevede il diritto automatico di iscrizione e c’è dappertutto il numero chiuso. Non è quindi facile accedere alle università, tanto più a quelle prestigiose, come Oxford e Cambridge.
Tra GCSE ed A -levels ci sono anche gli AS levels (ossia i GCE Advanced Supplementary level). Gli Advanced Supplementary danno la possibilità agli studenti combinare studi anche divergenti, materie scientifiche e umanistiche, richiedono la metà delle ore di studio rispetto all’Advanced e due AS Level valgono quanto un Advanced per l’iscrizione all’università.
E l’IB?
L’IB, o International Baccalaureate (in italiano Baccellierato Internazionale) è sempre un “esame di maturità” e quindi un programma di studi superiori, ma con caratteristiche leggermente diverse.
Nato per i figli dei diplomatici, l’IB è un programma di Diploma sempre più diffuso che offre agli studenti l’opportunità per acquisire una formazione riconosciuta in tutto il mondo (per saperne di più si può consultare il sito www.ibo.org).
Alcune scuole internazionali di stampo britannico delle grandi città italiane (Roma, Milano ecc..) offrono entrambi i programmi. Per alcuni genitori italiani si pone dunque il problema di quale sistema scegliere tra i due.
Cosa è meglio tra A levels e IB?
Quale dei due sistemi dà maggiori opportunità ai fini delle ammissioni universitarie?
Entrambi i diplomi sono accettati sia dalle università italiane (a determinate condizioni) sia dalle università estere. Posto che nessuno potrà dire in assoluto quale sia il migliore, una differenza fondamentale tra i due esami e, dunque, tra i due programmi, sta nel numero e nella tipologia delle materie studiate, che influenzerà il percorso futuro di studi dello studente.
Mi spiego meglio, sempre per quanto ho potuto approfondire.
Nell’iter IGCSE – A Levels si portano inizialmente 10 materie, che poi diventano 6 e scendono – se non ho capito male – a 4 al livello di Advanced Level. Ovviamente chi vuole e può ne sostiene di più, ma, sempre se ho capito bene, lo studente tra i 14 e i 18 anni si specializza molto. Questo fa sì che, in qualche modo, possa restringere i suoi interessi ad un determinato campo (storico, linguistico, scientifico, matematico e così via). Se è uno studente “math & science oriented” può scegliere tre materie scientifiche. Se è più un “liberal arts student” può portare un trittico di materie umanistiche, e via dicendo.
Nell’IB invece si portano sino alla fine 6 materie, che devono essere scelte tra sei diverse aree (lingua, seconda lingua, scienze sociali, scienze sperimentali, matematica, arti figurative). Bisogna inoltre sostenere un essay di “teoria della conoscenza”.
Dunque, l’IB comprende per forza un programma più ampio, mentre il sistema britannico dell’A level, ti consente, se vuoi, di restringere l’area di studio, anche se questo influenzerà la tua formazione e limiterà l’accesso a determinati corsi di laurea.
Pertanto, da quello che ho avuto modo di capire, la scelta tra IB e A level quindi, a parità di capacità linguistiche e di apprendimento dello studente, dipende dalla volontà o meno di specializzarsi già a 16 anni concentrandosi al massimo su ciò che si ritiene sarà la propria strada professionale, oppure mantenere una varietà formativa (anche per cultura personale), con il rischio però di affaticarsi e non riuscire ad ottenere i voti sufficientemente alti per accedere alle prestigiose e molto selettive università inglesi o americane.
Insomma, la sensazione è questa, che chi è un ottimo studente in tutte le materie farà bene in entrambi i sistemi, ma chi invece è bravo ma sbilanciato verso una determinata area (ad esempio il classico umanista che non ha il pallino della matematica) può ottenere voti più alti seguendo la strada degli A levels, dunque specializzandosi nelle sue materie “forti”.
Aggiungo un’altra considerazione, del tutto personale. La scelta della specializzazione è vincente solo se si hanno le idee chiare su cosa fare “dopo”. Se lo studente ha già chiaro in mente che vorrà studiare medicina, o scienze o matematica, ingegneria, bene, ma se ha ancora le idee poco chiare è meglio che abbia una formazione più ampia.
Tutti questi ragionamenti valgono per lo studente di una scuola internazionale che voglia proseguire gli studi all’estero. Ma, come è bene noto, le scuole internazionali costano e non sono, quindi, per tutti.
Ma chi fa un liceo italiano e volesse continuare gli studi in Inghilterra invece di fare l’università italiana, cosa può fare?
In realtà anche chi viene dal liceo italiano può decidere di terminare i propri studi all’estero, trasferendosi in una boarding school inglese negli ultimi due anni di liceo e sostenendo gli esami lì. Società e consulenti offrono aiuto alle famiglie che vogliano intraprendere questa (non meno costosa, ma forse più formativa) avventura. Tra le società che offrono consulenza in questo campo vi sono annoall’estero.it ed educationalconsultants.it
Inoltre, anche senza terminare l’anno scolastico in Inghilterra, gli studenti italiani possono accedere a determinate condizioni alle università inglesi. Quali sono queste condizioni? Per saperlo basta partire dal sito dell’UCAS.
E se qualcuno ha fatto questa esperienza, da studente o da genitore, spero la voglia narrare ad educazioneglobale!
Se vuoi partecipare alla discussione aggiungi un commento. Leggi anche:
- Cosa è e come funziona l’IB? L’International Baccalaureate in parole semplici
- L’international Baccalaureate spiegato da un insegnante
- Scuola internazionale: un papà racconta
- Licei pubblici italiani Cambridge International
- Una scuola superiore internazionale e gratuita? E’ possibile nei Collegi del Mondo Unito
- Licei italiani che offrono gli IGCSE: vantaggi e svantaggi
- Il quarto anno di liceo negli USA…e poi?
Ciao Elisabetta,
mi chiamo Alessandra. Ti scrivo in quanto ho una sorella che a 15 anni è andata in Inghilterra per continuare gli studi. Lì non solo ha conseguito gli A levels, ma anche la laurea. Al suo ritorno in Italia ha avuto diversi problemi per quanto riguardava il riconoscimento del titolo di studio sia per gli A levels che per il titolo di laurea.
In linea generale ottenere l’equipollenza è stato un tour de force, detto ciò magari ora le cose sono cambiate.
Ad ogni modo la preparazione che viene data dal sistema di scuola superiore italiano è molto più ampia e variegata di quella inglese. Io ricordo che alla maturità ho dovuto portare 9 materie, mentre mia sorella per gli A levels solo 4, tra l’altro scelte da lei.
La scuola inglese, come hai giustamente scritto tu, fornisce una preparazione molto più specifica. Infatti se si vuole accedere alla facoltà di medicina, sono richiesti gli A levels in biologia, chimica ad esempio e non valgono chiaramente le materie letterarie. Pertanto lo studente è chiamato a decidere molto prima il suo percorso di studi e quindi anche quello lavorativo.
Quindi come avevi evidenziato anche tu, bisogna capire se uno ha già le idee chiare in testa di quello che vuole fare “da grande”, oppure no.
Per quanto concerne l’ingresso nelle università inglesi, ci tengo a far presente che a metà dell’ultimo anno dell’high school si fa domanda alle università presso le quali ci si vuole iscrivere. Ogni università indica tra i requisiti, non solo gli A levels necessari per essere ammessi, ma anche la valutazione.
E qui la faccenda si fa un po’ “tricky”. La valutazione che viene fornita è data dai voti che i professori ritengono che lo studente otterrà alla fine dell’anno, chiaramente in base all’andamento del primo semestre. Allora potreste dire voi, dove è il problema?
Eccovelo: mia sorella aveva B nel primo semestre, ma alla fine dell’anno era riuscita ad ottenere A (che è il massimo), peccato che per la valutazione data dall’insegnante non avesse potuto fare domanda all’università che desiderava. Alla fine ha preferito prendere un gap year e fare domanda l’anno successivo per università più prestigiose.
Spero di aver chiarito alcuni punti, senza essere troppo pedante.
A proposito, complimenti ad Elisabetta per il blog, davvero molto interessante.
Un saluto a tutti
Alessandra
Cara Alessandra,
grazie veramente per aver condiviso l’esperienza di tua sorella – e le relative informazioni.
Penso che il sistema inglese per quanto riguarda la scuola superiore abbia alcuni indubbi vantaggi: esami veramente meritocratici (corretti da commissioni esterne in forma anonima) e un iter di studi che tende a repsonsabilizzare lo studente e renderlo artefice del proprio destino. Anche se si dovesse prendere un “gap year” alla fine si finirebbe esattamente insieme agli studenti italiani, visto che in UK si finisce un anno prima…
D’altro canto, la specializzazione precoce danneggia quelli che lo scrittore Checov avrebbe chiamato i “fiori tardivi”, ossia tutti coloro che passano tutta la loro adolescenza (e una parte della maturità) a cercare di capire cosa vogliono fare “da grandi”. Se uno avesse le idee chiare sarebbe più facile scegliere, anche in funzione degli studi universitari. Ad esempio ad un ragazzo che ha già chiaro negli anni del liceo che vuole fare fisica si può consigliare abbastanza a cuor leggero di rimanere in Italia anche per l’università (salvo studi post laurea all’estero) perchè – a quanto mi dicono – sforniamo ancora ottimi fisici. Se invece qualcuno dovesse chiedermi dove è meglio studiare Scienze Politiche -sempre per quanto ne so – forse andare all’estero, in Francia o in Inghilterra (ad esempio ad Oxford a fare PPE, ossia Philosophy, Politics & Economics) mi sembrerebbe più formativo.
L’IB è a più ampio respiro in quanto costringe a sostenere esami in aree diverse, cioè non si può evitare di fare un esame di matematica, uno di scienze (bio, chimica o fisica), uno di drama, musica o arte, etc. In questo senso la preparazione è più completa e adatta ai cosidetti BWRK (Bright Well-Rounded Kids). Tuttavia, le università più selettive (Oxbridge in UK o MIT e Princeton in USA) hanno una preferenza per quelli che vengono definiti angular kids, cioè quelli che eccellono accademicamente in un determinato campo e che stanno nel top 0,5% in quel campo. In questo caso, gli A-level (o l’equivalente USA noti come APs) permettono agli studenti di ritagliarsi su misura il proprio percorso e mostrare le proprie capacità. Attenzione!, è vero che sono richiesti solo 4 o 5 A-level con un grado di A o A*, ma molti studenti cercano di farne molti di più per segnalare il loro impegno e capacità a superare brillantemente anche 8 A-level e totalizzare più UCAS points (il sistema di valutazione per l’ammissione nelle università inglesi).
Rispetto al sistema italiano, dove si portano due materie scritte all’esame di maturità, e una insalata di materie all’orale giudicate dalla commissione in modo soggettivo e spesso arbitrario, il paragone è materialmente impossibile anche tra scuole simili situate in città diverse, figurarsi con sistemi completamente diversi di altri paesi.
Grazie Francesco, dai tuoi commenti imparo sempre molto; interessanti poi le definizioni, “angular kid” mi mancava!
Elisabetta
Per caso sono incappata in questo articolo del Corriere della Sera del 2008….”Dopo le imprese (o prima delle imprese), si sono internazionalizzati anche gli studi dei figli della classe imprenditoriale e manageriale italiana…” http://archiviostorico.corriere.it/2008/novembre/10/Scuola_elite_boom_delle_inglesi_ce_0_081110042.shtml
Ciao. Grazie delle informazioni. Io faccio A’level studio da sola ma per due moduli mi servirebbe un tutore per fisica per caso conoschi un tutore a roma per fisica che posso contattare per favore?
Grazie
Non ne conosco. Ma una volta avevo trovato un forum di discussione di docenti delle scuole internazionali, tipo “The international teacher forum” o qualcosa del genere. Puo’ essere un buon posto dove cercare. Oppure puoi mettere un annuncio su “wanted in” (Rome or Milan, dipende da dove sei…). Infine potresti chiedere ad una scuola internazionale della tua città o vedere se una libreria inglese ha un posto dove mettere degli annunci..spesso ce li hanno e i docenti si fanno pubblicità lì.
Anche mio figlio si sta preparando da solo per ‘A’ Level Physics e ho cercato delle video-lezioni per lui.
Questi sono website con professori inglesi che fanno video istruttivi proprio per ‘A’ Level Physics:
Physics Websites
Free Physics Online Courses,Physics Video Lectures,Physics Video …www.onlinevideolecture.com/physics/ Free Physics video lectures, free Online Physics courses, Video Tutorials, … online video courses lecture … Classical Mechanics A Level Physics Tutorials …
http://www.igcsephysicstutor.com/
IGCSEPhysicsTutor.com – video tutorials on CIE IGCSE Physics and exam paper walkthroughs. Some paid, but lots of free resources!
• http://www.aplusphysics.com/ Great videos for learning physics
• http://www.physicshelp.co.uk/ physics help for a level – free website explaining A level physics in simple terms. Great to understannd concepts. With video tutorials too!
Mr Simon Porter’s brilliant revision site – Great website with whole IB and IGCSE Physics courses Powerpointed. Past papers and jokes too!
• http://physics.andreadecapoa.net/ Teaching physics using YouTube videos – A collection of YouTube videos selected by a physics teacher for their educational value.
http://www.swotrevision.com/pages/alevel/physics.html SWOT Revison – A good website covering AS-Level physics (posted by theflyingpig).
• http://hyperphysics.phy-astr.gsu.edu/hbase/hframe.htmlHyperphysics – This is a very useful website, I use it all the time (posted by jpowell). Just to note this is aimed at university level physics – in fact first year undergrads are warned some of it will go over them but a lot is still very useful for A-levels and Advanced Placement.
Antonine – A Teachers Notes specifically for A-level Physics.
http://scienceworld.wolfram.com/physics/ PhysicsWorld – Very useful site (posted by croissantfever).
• http://ocw.mit.edu/courses/physics/8-02-electricity-and-magnetism-spring-2002/ MIT Video Lecture – Electricity and Magnetism (posted by Bluefairy).
• http://ocw.mit.edu/courses/physics/8-02-electricity-and-magnetism-spring-2002/ MIT Video Lecture – Waves and Vibrations (posted by Bluefairy).
• http://www.s-cool.co.uk/ S-Cool – good revision website for GCSE and AS /A level for all subjects including physics (posted by Bluefairy).
• http://www.splung.com/ Splung.com Physics – is a site for teaching and revising physics. It is aimed at A-level students and pre-university students. The site uses flash to demonstrate key ideas and there is a forum where you can ask a physicist questions.
• http://www.physicsinfo.co.uk/ PhysicsInfo – Great for physics past papers and notes for GCSE and AS/A Level
• Institute of physics – Really good for finding resources, and links to some other great sites!
• http://www.khanacademy.org/ khanacadamy.org – This guy is a legend. Awesome for Physics, as well as other subjects. (posted by Awesomesauce).
•
ToKToL Physics – Adaptive self-study platform for physics A-levels; you select the topic and study by answering questions that are repeated if you get things wrong; questions get harder as you get better
• Podcast youtube channel for Physics A-level revision – A new podcast/video type channel that has stuff on the AQA physics syllabus and is adding videos all the time.
• https://sites.google.com/site/advancedphysicstutor/ Advanced Physics tutor website – A new website that aims to cover all A-level physics specs and boards, through podcast, videos, games, past paper questions etc.
SPERO TI POSSANO ESSERE UTILI.
Susan
P.S.: Dove pensi di svolgere l’esame? Hai gia trovato una sede in Italia?
WOW Susan! Grazie
Sè si vuole dare l’esame di Alevels, si può rivolgere in British council Roma….
Salve sonola sig.ra Greco Rosa
cittadina italiana, ma attualmente vivo a Malta, chiedo informazioni precise sulla validità del diploma High School internecional .
Mio figlio di anni 16 sta frequentando a Malta presso la scuola Verdala, il primo anno di high school (anno scolastico 2013/14) si prevede che effettuerà il 2° anno nell’anno 2014/15 terminando il percorso scolastico.
Secondo l’avviso 1 – allegato 1 del 15/04/2013 avvisa che si possono iscrivere al primo anno accademico delle università italiane, le persone in possesso del titolo High School che abbiano sostenuto almeno 3 “Advenced Placements statunitensi” (Aps) di cui uno obbligatorio in lingua Italiana e le altre 2 materie inerenti all’indirizzo universitario richiesto.
La scuola che frequenta mio figlio mi informa che anche se è statunitense rilascia dei certificati (HL per le 3 materie).
Con questo chiedo ha la stessa validità?
Sono solo dei termini abbreviati ma che hanno lo stesso significato?
APS o HL si riferiscono ad alto livello.
Posso avere maggiori dettagli?
Grazie
Gentile signora Rosa, purtroppo non conosco la risposta alla sua domanda (in fondo sono solo una mamma blogger!), ma magari la conosce qualcuno che ci legge.
A me sembra, da quello che ho letto qui: http://www.studiare-in-italia.it/studying/info-19.html
che ci vogliano gli Advance Placements.
C’è anche questo link del MIUR che le può interessare: http://www.miur.it/0002Univer/0023Studen/0059Studen/0371Dispos/index_cf2.htm
e, a proposito di MIUR, è proprio il Ministero che può fornirle una risposta certa alla domanda e, visto che ha un ottima interfaccia web dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) perchè non usarla?
Eccola
http://www.istruzione.it/urp/
Auguri
Elisabetta C.
Salve ,
volevo fare una domanda.
Se un alunno frequenta due anni di IB conseguendo il diploma( in una scuola internazionale italiana) e poi vuole andare a studiare in Inghilterra, ci sono delle facilitazioni per l’ammissione, avendo il diploma IB invece della maturità italiana ?
Grazie
Tiziana,
provo a risponderti sulla base delle info che ho.
Se un alunno ha conseguito il diploma IB in una scuola internazionale in Italia egli ha più chance rispetto ad un equivalente alunno che magari ha preso anche un voto di maturità relativamente più alto. Il vantaggio è su almeno due fronti.
Il primo è il voto complessivo dell’IB che è standardizzato. Se uno studente ha preso, ad esempio, 39 all’IB, l’admission office sa bene come confrontarlo con la media di un diploma inglese, con la media del gpa di uno studente americano, o il voto di un bac francese o abitur tedesco. L’86 del diploma italiano invece non è confrontabile nemmeno in Italia con un altro 86, anche di un istituto analogo della stessa città (liceo scientiico vs liceo scientifico).
L’altro fronte è il voto della singola materia. Se l’alunno vuole iscriversi in una materia scientifica all’università, allora l’admission office considererà in modo particolare i voti in matematica e nelle altre materie scientifiche (biologia, chimica o fisica, ad esempio). Anche in questo caso il 6 o il 7 preso nel High Level di matematica è confrontabile sia con altri 6 o 7 in math HL, sia con gli A level o gli AP di matematica etc. Un 10 in matematica nella scuola italiana non è chiaro cosa voglia dire. Al sud si dice che fiocchino i voti alti più che al nord. Questo carnevale è noto
In conclusione, sia il voto complessivo che quello delle singole materie sono voti standardizzati e forniscono una garanzia superiore rispetto al voto di maturità e a quello delle singole materie. Ovviamente un 28 all’IB vale meno di un 100 allo scientifico, anche se la notoria confusione del ns sistema di assegnazione dei voti può penalizzare anche il 100 ben meritato.
Naturalmente ciò vale in modo particolare per le università e per i corsi di laurea più selettivi. In UK ci sono, da un lato, circa 20 università del Russell Group (tra cui Oxford e Cambridge) che hanno standard di ammissione più elevati e vi è più competizione all’ingresso; dall’altro, ci sono circa 80 università con standard di ammissione molto più laschi.
Spero di aver risposto alla domanda.
Grazie mille per la risposta !
Ma le vorrei chiedere un’altra cosa.
Molte persone mi hanno detto che per andare nelle università inglesi , si devono fare prima una sorte di esami di livello ( inglese IELTS) e altri due anni di soggiorno li.
Mi chiedevo se conseguendo il diploma IB si potesse evitare di fare eventuali esami ecc.?
E come funzionerebbe ?
Grazie mille
la regola generale è che se la lingua di istruzione di dove viene conseguito il diploma è diversa dall’inglese allora viene richiesta una certificazione del livello di conoscenza dell’inglese, IELTS e TOEFL sono i test più comuni. Normalmente la lingua di istruzione per l’IB è l’inglese e quindi non è necessario altro. Non so chi possa aver suggerito di fare due anni di soggiorno, che è totalmente inutile se non dannoso.
La domanda di ammissione alle università inglesi si fa in modo unificato attraverso ucas.com. L’application si fa per un massimo di cinque università, quindi non è consigliabile per gli studenti di fare domanda alla London School of Economics e altre 4 università top per studiare economia (gettonatissima) se hanno un voto basso e quindi non competitivo perché sprecherebbero tutte le opzioni e rischierebbero di finire a mani vuote. Pertanto è necessario fare domanda ai corsi e alle università in relazione al proprio voto complessivo e nelle specifiche materie in modo da massimizzare la possibilità di ammissione a uno specifico corso.
Salve,
Mi chiamo Natalie, ho 31 anni e sono mamma di 2 belle bimbe. Sono Inglese e vivo qui in Italia da sette anni. Le mie bimbe stanno per iniziare la scuola elementare e asilo per la piccola, e vorrei anch’io tornare a studiare.
Ho sempre voluto fare la infermiera, e so che a Treviso c’è la scuola. Però non so se i miei certificati di scuola sono conosciuto o valido qui in Italia.
Ho fatto secondary school con GCSE’S e poi 2 anni di College A-LEVELS .
Ho cercato online ma trovo poco niente ci sono tanta gente che vanno al estero a studiare da qui ma pochi che vengono qui a studiare..
Grazie mille
Natalie
Hi Natalie,
Si, gli A level sono riconosciuti. Secondo quello che leggo dal sito del Ministero dell’Istruzione italiano (MIUR) devi avere fatto almeno 3 A level in materie rilevanti per il corso di laurea cui vuoi accedere. Io non so quali siano i requiremnts per fare l’inferimiera, devo supporre, ad esempio, che tu debba aver fatto biologia, ma è solo una supposizione. Vedi questa pagina:
http://www.miur.it/0002Univer/0023Studen/0059Studen/0371Dispos/0418Docume/1594Allega_cf2.htm
al punto 5 (titoli britannici).
Io però ti consiglio di andarti ad informare all’università che hai scelto ma, ancora prima, di telefonare e scrivere all’Ufficio Relazioni con il Pubblico del MIUR, che trovi qui:
http://www.istruzione.it/urp/
Spero che qualcuno possa dirti più di quanto ti ho detto io!
Elisabetta
Natalie, ho trovato pure che esiste un ente che fa solo questo che si chiama CIMEA – CIMEA – Information Centre on Academic Mobility and Equivalence was established in 1984 by the initiative of the Fondazione Rui. Since 1986, it has operated on the basis of an agreement with MIUR (Ministry of Education, University and Research). CIMEA is the Italian centre within the NARIC network (National Academic Recognition Information Centres).
Purposes
– give information to individuals about opportunities and procedures for the recognition of foreign study qualifications
– provide advice to institutions on the comparability of foreign qualifications for recognition purposes
– promote the free movement of EU citizens with particular reference to international student mobility
Ti consiglio di guardare questa pagina (pure in inglese!)
http://www.cimea.it/default.aspx?IDC=31
E di contattare il CIMEA con i tuoi quesiti:
Please contact CIMEA at the following e-mail address:
cimea@fondazionerui.it
Viale XXI Aprile 36 – 00162 Roma
e-mail: cimea@fondazionerui.it
web: http://www.cimea.it
Hope this helps! Elisabetta
Buon giorno! Se Natalie sta dalle parti di treviso, la posso aiutare io. La webmaster sa che sono bravino a muovermi nei meandri della burocrazia… Massima disponibilità per organizzare un contatto: io aspetto. A presto!
La webmaster e blog-owner conferma! Elisabetta
Cara Elisabetta,
Mi scuso se rispondo con più di un anno di ritardo alle tue gentilissime e puntualissime risposte.
Non mi ero spiegata a fondo e ora faccio una breve sintesi: entrambi i miei figli hanno frequentato una scuola internazionale qui in Italia dalla Nursery alla fine della 3a Media conseguendo l’esame di terza media con una commissione italiana esterna in una scuola statale mai vista prima con ottimi voti (la scuola non è parificata). Poi hanno iniziato il percorso nel sistema italiano. Mentre mia figlia si è inserita bene per carattere diverso dal fratello, mio figlio non si è trovato bene nelle dinamiche di classe molto diverse da quelle alle quali era stato abituato ed avendo delle idee molto chiare sul suo avvenire ha preferito optare (dopo due anni infelici a scuola italiana e due anni di discussioni con il padre contrario al cambiamento) per il sistema inglese di IGCSE e poi A LEVELS. Però non si è più iscritto ad una scuola da frequentare, bensì una scuola a distanza inglese di Oxford che prepara i ragazzi con programma di studio individuale a casa, correzione di compiti online e preparazione agli esami. La difficoltà è stata trovare qui in Italia una scuola sede d’esame che lo accettasse per tutte le materie che aveva scelto. (Gli esami si svolgono in un arco di tre settimane per cui altrimenti avrebbe dovuto soggiornare in Inghilterra per questo arco di tempo e siccome doveva coordinare anche impegni sportivi importanti preferiva evitare questa soluzione.). In ogni caso una scuola distante 400 Km si è gentilmente offerta come sede di esame che mio figlio ha svolto a maggio e ne siamo veramente grati. Sono stati molto disponibili anche perché l’impegno per loro non è stato poco…
Penso che per i ragazzi che vogliono mirare a degli studi precisi sia migliore il sistema inglese di IGCSE ed A LEVELS mentre l’IB da un’educazione più globale come la maturità. Poi per l’università dipende dove si studierà – io ho studiato inaspettatamente a Monaco di Baviera ed hanno accettato i miei esami inglesi tranquillamente.
Il tuo blog e davvero utile per guidare le persone attraverso questo ‘mare’ di possibilità d’istruzione diverse scegliendo quello che sia più adatto a loro. Complimenti ancora!
Susan
Per chi fosse interessato, la scuola a distanza che ha preparato mio figlio agli esami e molto seria e compie 120 anni quest’anno per cui hanno molta esperienza, preparando Nelson Mandela per la sua laurea in legge finché era in carcere. Preparano un programma dettagliato di studio su libri che inviano loro, seguono settimanalmente i compiti assegnati in ogni materia che correggono puntualmente, effettuano colloqui saltuari via Skype secondo necessità, danno input audio, video, verifiche e quant’altro, spiegano errori e danno consigli ma non effettuano vere e proprie lezioni. Lo studio e individuale ed il compito sta nel risolvere i problemi che pongono settimanalmente. Poi loro correggono e commentano aiutando a capire dove sono gli errori e come migliorarsi. La sede di esame e l’unica cosa che non sono autorizzati a trovare ed ognuno deve cercarsela. In Inghilterra c’è n’è sono tantissimi, in Italia abbastanza ma che offrono due tre materie principali. Con gli anni intendono ampliare la scelta per cui è solo questione di tempo.
La scuola si chiama WOLSEY HALL OXFORD al link http://wolseyhalloxford.org.uk.
Spero essere stata utile con queste informazioni,
Susan
Cara Susan,
sono un ragazzo di 16 anni di Palermo che vorrebbe prepararsi, tramite la WOLSEY HALL OXFORD, a conseguire 13 IGCSEs l’anno prossimo. Ho appena sostenuto a Cambridge l’esame advanced in inglese ( CAE) ed ho urgente bisogno di conoscere una sede d’esami in ITALIA nella quale possa sostenere tutti e 13 i IGCSEs. Le materie su cui ho intenzione di prepararmi sono: Mathematics, Mathematics additional (da solo), English language,English literature, Biology, Chemistry, Physics, Geography, History, Latin, Economics ( da solo), Computer studies ( da solo), ICT.
Grazie in anticipo per l’aiuto,
Raul
Ciao Raul,
Innanzitutto dovresti vedere se WOLSEY HALL OXFORD offre tutte le materie che pensi di studiare con loro perché non coprono tutte le materie anche se hanno aggiunto il Latino da poco e ne aggiungono nuove ogni tanto.
Per quanto riguarda la sede in Italia, ti consiglierei prima di consultare le scuole più vicine te perché io avevo solo guardato Italia del nord. Magari c’è una scuola in Sicilia che sarebbe disponibile. Questo eviterebbe cose come 12 ore di treno in giornata andata – ritorno per 15 minuti di esame orale per ENGLISH as a Second Language perché non offrivano First Language ed avrebbero dovuto farlo solo per mio figlio (come alcune altre materie che ha fatto) per cui diventava oneroso per tutti; oppure il giorno che c’era inaspettatamente sciopero dei treni a metà via e che per la rotta del collo e arrivato in orario all’esame utilizzando mezzi di fortuna in andata e ritorno. I giorni invece che aveva più esami di seguito in una settimana ha soggiornato li, nell’ostello locale per contenere i costi. L’ultimo giorno era il 2 giugno, festa della Repubblica ed hanno dovuto aprire la scuola solo per il suo esame. Insomma se trovi una scuola vicino a te e meglio, oppure considera anche un soggiorno di circa 3 settimane (magari presso conoscenti) in Inghilterra, che risulterebbe più facile.
Guarda, ho trovato questo:
http://www.lombardoradicect.it/liceo-linguistico-internazionale
IL LICEO LINGUISTICO
“CAMBRIDGE INTERNATIONAL SCHOOL”
A Catania il Liceo “G. Lombardo Radice”è l’unica scuola sede di certificazioni Cambridge IGCSE. Essere Centro di Certificazioni Cambridge IGCSE vuol dire superare standard di qualità e di garanzia internazionali. I corsi Cambridge IGCSE consentono di studiare materie non linguistiche in lingua inglese e preparano agli esami per il conseguimento delle certificazioni internazionali.
La scuola è stata registrata quale Cambridge International School al n.IT891 in data 29 luglio 2013.
Oppure:
Napoli, The British Council
Exams Telephone: Via R. Morghen 36 Fax: 80129 Naples Email: Italy Website: Naples
39 081 578 8247 Ext:
39 081 578 20 46 simon.creasey@britishcouncil.it http://www.britishcouncil.it
Private candidates accepted: Yes
Spero di esserti stata utile e tienimi aggiornata,
Susan
Ciao Elisabetta
Vorrei chiedere come posso tradurre “General Certificate of Education” e “Inernational General Certificate of Secondary Education” in Italiano e sono equivalenti a quale titolo scolastico Italiano.
Non si traducono proprio perchè non c’è un corrispettivo nell’ordinamento scolastico italiano. Ad ogni modo, la traduzione generale sarebbe Certificato Generale di Educazione (o Istruzione, se preferisci) Secondaria e, nella versione internazionale, potresti tradurre come Certificato Generale Internazionale di Educazione Secondaria. Sconsiglio però di tradurre, nessuno capirebbe a cosa ti riferisci! I GCSE e gli IGCSE sono, in sostanza, una serie di esami di Stato inglesi che si sostengono alla fine della scuola dell’obbligo, ossia a 16 anni. In Italia non vi è corrispettivo perchè originariamente la scuola dell’obbligo terminava con gli esami di terza media (oggi di terza secondaria di primo grado, tanto per complicarsi la vita). L’obbligo scolastico è stato poi innalzato anche in Italia, dove mi pare siano obbligatori i primi due (o tre? non sono certa) anni di scuola secondaria di secondo grado (insomma, liceo, istituto tecnico o istituto professionale) ma non è stato previsto alcun esame “di uscita”. Pertanto, nel nostro ordinamento, o hai il titolo di terza media oppure prosegui e fai l’esame di Stato finale delle secondarie, ossia la vecchia maturità.
Dunque tradurre il titolo inglese non ha senso. Senza contare, infine, che i GCSE sono esami uguali per tutti, valutati a livello centralizzato e non locale, che se ne sostiene uno in ciascuna materia etc… insomma, un altro pianeta rispetto ai nostri esami, come anche argomentavo qui https://www.educazioneglobale.com/2014/02/maturita-perche-lesame-di-stato-non-va-bene/
Buona sera, chiedo se qualcuno sa rispondere a questa mia domanda (soprattutto mi rivolgo ai papa’ “internazionali”) cosa sa cosa sono gli isa (international school assessment) che vengono fatti nelle scuole internazionalii?
ma soprattutto i risultati di questi test possono essere confrontati/paragonati con i piu’ comuni PISA delle scuole europee ( con sempre scuola finlandese in testa)?
saluti
grazie
miki
Miki, il termine non l’ho mai incontrato (su questo dopo), però l’OCSE nell’ambito del PISA ha prodotto un servizio, denominato PISA-based Test for Schools, che permette alle singole scuole di testare i propri quindicenni utilizzando lo stesso format del test PISA in modo da verificare il posizionamento dei singoli ragazzi, e della scuola nel complesso, rispetto al framework ormai più che collaudato dei PISA che sono invece condotti ogni tre anni a livello nazionale su un campione di scuole. Ad esempio, il test fatto a giugno 2015 potrebbe dare una indicazione di come quella specifica scuola, o la specifica classe, o la specifica studentessa, si sarebbe posizionata se avesse partecipato al PISA. Data la grande quantità di studi prodotti nel tempo sull’argomento, se salta fuori che una scuola ha una media intorno al 500 e una grossa variabilità dovuta alla variabilità di reddito si saprebbe in teoria quali misure adottare. Se invece questa variabilità non è dovuta alla variabilità di reddito ma altri fattori, allora le misure da intraprendere sarebbero differenti, e così via. Insomma, esiste una letteratura PISA che aiuta non solo con la diagnosi ma anche con la prognosi.
Da quello che so, questo PISA personalizzato è attualmente disponibile solo per le scuole americane, canadesi e forse australiane (non me lo ricordo). Naturalmente ci deve essere un provider, cioé un terzo che è accreditato dall’OCSE per somministrare indipendentemente i test in questione. Quindi non può una scuola di Roma autonomamente somministrarselo. Il test ISA che citi, pare richiamare questo schema se si va a guardare il sito australiano di ACER, Australian Council of Education Resarch, che lo menziona. Credo che loro facciano questa cosa qui per le scuole australiane che lo richiedono. Non ho idea, se una scuola internazionale di Milano o di Napoli può farsi somministrare questo test da ACER o da altri provider. Spero che basti.
Buongiorno,mio figlio 17 anni vorrebbe abbandonare la scuola italiana e trasferirsi in UK,da quello che sono riuscita a capire dovrebbe prima iscriversi per seguire il corso ESOL ( per apprendere la lingua)di uno o due anni e dopo aver superato gli esami iscriversi ad un college per seguire il BTech e scegliere il corso di studi, poi mi sono persa e non ho capito come si dovrà muovere..qualcuno potrebbe gentilmente spiegarmi un po’ meglio? grazie
Non ho ben compreso la questione, Martina. Per accedere ad un Btech tuo figlio ha comunque bisogno di completare la scuola secondaria di secondo grado..senza contare che, se la lingua ancora non la sa, la strada è molto in salita.
Devi consultare il sito dell’UCAS https://www.ucas.com/ per vedere quali sono i requirements per fare un Btech: certamente deve avere l’esame di Stato italiano oppure un certo numero di A levels con certi voti.
Grazie per la risposta,allora lui frequenta il 3 anno di liceo scientifico, e a settembre vorrebbe partire,trasferirsi a Londra da parenti ed iscriversi ad un corso Esol e dopo aver superato gli esami iscriversi ad un Btech..perchè dici che è necessario il diploma? Ci sono corsi Esol per ragazzi dai 16 ai 19 anni,poi si rientra nella fascia adulti…
grazie
Scusami, non ci siamo capite, tu mi scrivevi “mio figlio vuole abbandonare la scuola italiana e trasferirsi in UK”, dunque pensavo volesse trasferirsi (senza sapere l’inglese) ancora PRIMA dell’esame di maturità… se è dopo, nulla quaestio!
Questo però vuol dire che è in ritardo rispetto ai suoi omologhi inglesi che fanno domanda per le università anche con un anno di anticipo….
Comunque l’iter di accesso ad una università in UK l’ho descritta qui
https://www.educazioneglobale.com/2014/01/universita-in-inghilterra-il-british-council-ti-da-una-mano/
e il primo passo è consultare il chiarissimo sito dell’UCAS.
Quanto a fare un corso intensivo di lingua non ci sono requisiti…basta pagare. Per qualche indirizzo vedi questo post https://www.educazioneglobale.com/2015/01/estate-in-uk-corsi-accademici-per-bambini-e-ragazzi/
deve però riuscire in breve tempo ad ottenere un buon punteggio nello IELTS (l’esame di lingua richiesto agli studenti internazionali).
Ciao.
Volevo prima ringraziarti per i tuoi articoli che ci aiutano a decidere in maniera consapevole il futuro dei nostri ragazzi.
La mia maggiore sta frequentando un scuola media italiana con inglese rinforzato e sta sostenendo i vari esami di certificazione in lingua e dovrebbe uscire dalla terza media con il first completato.
Mi chiedevo se con quella competenza linguistica può accedere ad una scuola per seguire il percorso IB oppure degli A levels ?
Inoltre mi par di capire che finito gli studi con uno di questi due percorsi può trnquillamente netrare in una università inglese oppure americana (in base al suo punteggio finale), ma mi chiedevo se finito gli studi superiori volesse restare in Italia e fare l’università qui (sarà una sua scelta che non posso oggi conoscere) se avrà problemi per l’ammissione e se i titoli di studi ottenuti le saranno riconosciuti ?
Paolo.
Ciao Paolo,
grazie, sono contenta di essere utile!
Circa l’admission in una scuola con A level o IB penso che potrebbe farcela, ma comunque queste scuole ti sottopongono a dei test, mica si basano sulle certificazioni di lingua per stranieri!
Per esempio New School e Maymount international o AOSR ti fanno fare test di inglese e matemetica, St. George’s anche di logica verbale e non verbale (ovviamente in inglese).
L’IB è molto duro, però, per accedere ad una buona università bisogna prendere da 38 in poi (mi pare che 45 sia il massimo), quindi attenzione ai risultati ma anche alle materie che si scelgono allo higher level…
Quanto all’ammissione alle università italiane, vedi questi linK:
http://www.studiare-in-italia.it/studying/info-19.html
http://www.universitaly.it/index.php/
Ma le scuole stesse ti possono dire dove vanno a studiare i propri studenti e quali requisiti di ammissione debbono avere.
Attenzione, poi, ai costi. Fare l’università in UK può costare tra i 20.000 e i 30.000 euro annui (solo di tasse siamo sulle 9.000 sterline, credo). Studiare negli Stati Uniti può costare molto di più, anche 50.000 euro annui. Meglio andarci da “graduate”, magari per un anno, quando si è capito che tipo di percorso si vuole scegliere.
Infine sempre di più in tutta Europa ci sono corsi universitari in inglese: dall’Olanda alla Francia passando per l’Italia. Bisogna capire cosa è meglio fare a seconda della materia che sceglierà. Dunque meglio privilegiare i percorsi che lasciano molte porte aperte. Un consiglio è quello di non trascurare matematica e sceinze: per tantissime materie, dalla biologia alla medicina alla psicologia, chi non ha fatto matematica ad un certo livello nel resto del mondo è out. Dunque attenzione al Liceo Classico scelto solo in funzione di “fuggire dalla matematica”: è la classica scelta di autoesclusione femminile che ha senso solo nel caso di una vera passione, che so, per l’archeologia o per il sanscrito o cose del genere.
Ti ho confuso bene le idee? 🙂
Comunque ho una figlia in terza media, dunque conosco i tanti dubbi di questo delicato periodo….
Ciao Elisabetta.
Grazie per le preziose informazioni. Vedo che sei nella mia stessa situazione e hai i miei stessi dubbi nello scegliere la strada migliore per il futuro dei nostri figli. Un tempo la strada era meno articolata e tranquilla, ma adesso la sensazione è di smarrimento su tutte le opzioni possibili e sulle loro ricadute sul futuro dei ragazzi.
Tornando in topic la scuola IB mi intriga molto specie per quanto riguarda il più ampio spettro di materie previste che mi sembra lo renda meno rigido degli A levels e permette una maggiore flessibilità di scelta nel futuro universitario.Mi sbaglio ?
Sono inoltre molto perplesso circa l’efficacia degli esperimenti Cambridge delle scuole pubbliche italiane (e specie romane). Ho la sensazione che affiancando gli IGCSE alle materie curriculari italiane sovraccarichino moltissimo gli studenti e poi con che risultati ? Non si fanno gli A levels e gli IGCSE sono spalmati in un periodo molto ampio. Alla fine lo sforzo vale candela ? A me non sembra. Mi sbaglio ?
Quindi se ho ragione la scelta dovrebbe essere scuola IB. Ma quale? A Roma sono solo 4 e tutte private. Anche volendo rinunciare ad un rene per pagare la retta, in che ambiente finiranno le nostre figlie?
C’e’ una della 4 scuole IB romane che non abbia un ambiente che potremo definire “Pariolino” come dicono a Roma o “Posillipino” come direbbero nella mia Napoli?
Come vedi poche idee e confuse. 🙂
Speriamo in un’illuminazione.
Paolo.
Paolo,
in realtà il massimo di flessibilità te lo danno gli A levels, perchè puoi decidere di darne anche sei o sette o tre o quattro (minimo se ne fanno 3) tutti scientifici o tutti storico-letterari o tutti linguistici, per questo gli A levels vanno meglio per gli ‘angular kids’, ossia per chi ha pochi ma profondi interessi e non va bene in tutte le materie (la New School fa gli A levels). L’IB implica, come del resto ho scritto in vari articoli (vedi questo https://www.educazioneglobale.com/2014/09/cosa-e-e-come-funziona-lib-linternational-baccalaureate-in-parole-semplici/)
che uno faccia diverse materie afferenti alla matematica, alle scienze, alle lingue, alle scienze sociali…
Quanto all’ambiente delle scuole lascio i commenti a chi le conosce dal di dentro.
Viceversa, sulle scuole Cambridge, è chiaro che un ibrido ha i suoi limiti. Peraltro alcune scuole stanno pensando di diminuire il numero di IGCSE e di fare qualche AS level (che viene prima degli A level) dunque è un panorama tutto in movimento…
Ciao Elisabetta.
Dalla lettura del tuo articolo e dalla tua risposta capisco che gli A levels aiutano a “cucire” su misura una didattica ed una formazione sulle esigenze e sugli obiettibi di uno studente.
Il mio dubbio è solo per quei “fiori tardivi” che non hanno ancora espresso una particolare inclinazione e tantomento hanno le idee chiare sul loro futuro.
In questo caso una scelta formativa più “generalista” come sembra offrire quella degli IB potrebbe evitare di prendere strade che si riveleranno sterili.
Non credi ?
concordo con la risposta di Elisabetta, gli A level sono più flessibili degli IB, in quanto si può squilibrare il curriculum in una direzione molto nettamente, mentre l’IB mantiene un certo equilibrio tra gruppi di materie.
Per quanto riguarda il pariolini a Roma, le scuole internazionali sono popolate da tre grandi gruppi: i nazionali del paese della scuola, (inglesi nelle scuole inglesi, americani nelle scuole americane, etc.), gli internazionali, cioé quelli che sono a Roma per qualche ragione e scelgono una scuola non locale (ci sono anche gli americani che vanno all’inglese e viceversa, ma sono situazioni particolari) e provengono dall’Asia, dall’Africa, dal resto d’Europa. Infine, ci sono gli italiani, che per le scuole sono una fonte di reddito costante ma possono alterare la cultura della scuola. Siccome le rette sono pesanti, allora hai due tipologie di italiani. Il primo gruppo è quello che non ha alcun problema finanziario nel sborsare la retta salatissima, e che poco gli importa. E’ uno status symbol per ragioni varie (cantanti, politici, attori, imprenditori da Billionaire) e possono in qualche modo rassomigliare al pariolino ma non lo sono per nulla nemmeno loro. Il secondo gruppo invece ha deciso di investire una quota consistente del proprio reddito nell’educazione dei propri figli in quanto hanno percepito dalla propria esperienza che l’istruzione fa la differenza. Vengono da professioni più intellettuali e in qualche modo rifiutano i nonsense. In conclusione, non vi sono scuole internazionali più parioline. Ci sono scuole con un tasso più alto di attori. Questo sì, e sono quelle americane.
Ciao Francesco.
Grazie per l’intervento.
Per quanto riguarda il rapporto tra A levels e IB ho scritto sopra ad Elisabetta , ma sarei interessato anche ad una tua opinione in merito.
Per quanto riguarda il discorso ambiente come avrei capito il mio desiderio è dare una buona educazione a mia figlia, ma cercando di evitare gli eccessi di un ambiente in cui non si riconoscerebbe per etica familiare acquisita.
Come avrei capito faccio parte di quella parte di persone che per l’istruzione dei figli hanno deciso di rinunciare al rinunciabile e anche oltre.
Ma lo scopo è lungi da essere di inserirla in un ambiente di “elite” anzi la cosa mi dispiacerebbe e non poco.
Dal tuo post già mi par di capire che tra le scuole romane quelle di estrazione britannica sono più vicine alla mia sensibilità mentre quelle americane sembrerebbe meno.
Adesso sarebbe da individuare la migliore tra queste ultime.
Informazioni fresche, provenienti dalla rassegna “Study in UK” di sabato scorso a Milano:
– per l’ammissione, la grande maggioranza delle università inglesi richiede non il Cambridge, di cui più o meno non sa che farsene, ma lo IELTS con livello equivalente a C1 (non è poco!). per chi ha un diploma IB in inglese, invece, la conoscenza della lingua si ha per acquisita;
– le tasse sono di £ 9000 all’anno, limite massimo previsto dalla legge (“officlally capped”), ma è possibile, senza ISEE e diavolerie varie, ottenere un finanziamento praticamente indolore. Ciò per i corsi undergraduate in Inghilterra, ove sono di norma triennali. Esistono agevolazioni: per esempio, attualmente per le professioni sanitarie ausiliarie (infermiere, ostetrico…) non si paga nulla: vista la carenza, paga il NHS. In Scozia, corsi quadriennali, gli studenti UE invece NON pagano le tasse;
– molte università fanno una stima dei costi di mantenimento, fuori tutto (per esempio, non esiste l’affitto in nero agli studenti): leggere le brochures ed eventualmente chiedere.
Per qualsiasi altra cosa, sono qui.
Ciao Francesco.
Grazie delle info fresche.
Da quello che capisco con il diploma IB si ha l’accesso automatico alle università americane senza una verifica linguistica, naturalmente tenendo conto dei risultati accademici. Ho capito bene?
Con lo stesso diploma l’accesso ad un’università italiana invece mi sembra meno automatico e la situazione più confusa (come sempre).
Grazie 🙂
Caro Paolo, il diploma IB (segui il link che ti ha indicato Elisabetta!) è riconosciuto in tutto il mondo. In Italia, grazie ad un decreto ministeriale ad hoc, che risale se non ricordo male addirittura al 1962, ha lo stesso valore di una maturità quinquennale. Quindi, si accede all’università, anche italiana per quello che essa vale, a parità di condizioni rispetto ai titolari di diploma “nazionale”. Per maggiori informazioni, consulta http://www.ibo.org, il sito dell’organizzazione che gestisce il diploma in questione. Sulle altre problematiche che sollevi, avrei le mie opinioni, ma sono un talebano, quindi penso sia meglio che io taccia… 🙂
Grazie per la preziosa informazione. E se vuoi darmi la tua opinione anche sugli altri argomenti ne sarò felice. A volte anche un giudizio estremo o “talebano” può aiutare a vedere un problema da un’angolazione nuova e forse risolutiva.